Am... ica!

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Vale e Marta stavano entrando e io corsi in cucina per non far vedere che eravamo insieme, e che avevo i capelli mezzi fradici.

V- Bella rega!  Ci siete?

E- Sì, ciao!

R- Ciao ragazzi! Come è andata?

M- Ciao!

R- Allora com'è andata la serata?

Chiesi appoggiandomi allo stipite della porta.

M- Bene! E a voi?

R- ...

Guardai Edo che stava per scoppiare a ridere e dissi:

R- Mah...Il solito dai!

E feci l'occhiolino a Edo prima di voltarmi, ma Vale se ne accorse e aggrottò subito le sopracciglia! 

V- Ovvero?

E- Niente Bro... Ci siamo fatti i fatti nostri!

Valerio non rispose e sembrava che nessuno avesse più nulla da dire, quindi ci abbandonammo ad un silenzio imbarazzante. Fu Marta a levarci dall'impiccio dicendo: 

M- Va beh... Che ne dite di andare a letto?

R- Siiiiiì grazie! 

Lo dissi con una voce quasi troppo convinta e tutti se ne accorsero, ma ero grata a Marta di aver trovato quella scusa per alleviare la tensione!

V- Allora... Buonanotte raga!

E- Notte Vale, notte Marta, notte am...

Vale si fermò e si voltò di scatto, lanciando un'occhiata fulminante a Edo. Sentii chiaramente che il suo cuore aveva saltato un battito dalla paura e mi fece MOLTO male questa cosa. Ora che conoscevo la VERA storia, questo dimostrava che Vale non aveva mia perdonato Edo per i suoi errori e non si fidava davvero di lui; insomma sicuramente non ci avrebbe affidato sua sorella! 

E- ...Ica! Amica! Notte amica mia!

R- Notte amico.

Lo sussurrai appena... avevo voglia di saltargli addosso e riempirlo di baci e, mi rendevo conto che, probabilmente, quello che era successo quella sera non sarebbe mai diventato la quotidianità.

Avevo solo voglia di scappare in camera e piangere, ma Marta mi fece l'occhiolino. E' un nostro segnale in codice per dire che bisogna trovare una scusa e rimanere da sole, perchè una delle due ha una cosa di vitale importanza da riferire all'altra!

Mandammo i ragazzi di sopra e lei mi trascinò in cucina.

M- Dimmi la verità!

Sapevo che non sarei riuscita a mentirle e finii per esplodere come un fiume in piena raccontandole tutto. Anche lei rimase sbigottita nel sentire la parola droga! Poi le raccontai quello che era successo negli ultimi sette mesi: il VERO motivo per il quale avevo lasciato Gian, i baci, le litigate, fino ad arrivare a stasera! 

Le dissi della nostra folle litigata e di come si era presto trasformata da odio a passione. 

M- ...

R- Che c'è? Perchè non mi parli? Ti faccio schifo? Mi credi una puttan*?

M- Cosa? NO! Senti... Tu hai diciotto anni cazzo! PUOI FARE QUELLO CHE VUOI! La famiglia e gli amici sono importanti, ok!    Ma devi fare anche quello che ti senti dentro! Se lo ami...BASTA!   E' così e Valerio e tutti gli altri lo capiranno!

Non mi trattenni più, e scoppiammo entrambe a piangere abbracciandoci.

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