venticinque

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era il giorno dopo.
avevo il viso distrutto, sapevo solamente far stare male le persone. come potevo minimamente fingere di stare bene?

ero sdraiata sul letto ora, dopo la mattinata di scuola, e pensavo ininterrottamente a tutto quello che era successo in così poco tempo.

sapevo che non dovevo pensarci, sarei stata solo peggio, come dimostrato. in particolare pensai a sunoo, lui sapeva sempre come rallegrarmi.

mi alzai motivata per andare nella sua stanza, sperando di poterlo trovare lì e soprattutto di non imbattermi in qualcuno di indesiderato.

arrivai all'ultimo piano e bussai alla porta, dopotutto in quella stanza dormivano heeseung, jungwon, niki e sunoo, non poteva andarmi così male.

venne ad aprirmi niki.

«aeri, hai sbagliato stanza?» disse lui.

sorrisi, perché grazie a dio non sarei mai più entrata nell'altra camera, era una promessa che mi ero fatta con me stessa.

«niki, vai, è qui per me» disse una voce in lontananza. niki si girò di scatto, era la voce di sunoo. lui sapeva che ero venuta per lui?

«ok allora, benvenuta nella nostra disordinatissima stanza» disse niki aprendo del tutto la porta facendomi entrare.

effettivamente la loro stanza era letteralmente un caos, ma dopotutto io non potevo giudicare, dato che ero al loro stesso livello.

sunoo mi salutò e mi abbracciò, già stavo meglio sinceramente.

«sunoo per favore, devi aiutarmi» dissi ridendo .

«sono al corrente di quello che è successo. questi parlano più come credi. immaginavo che fossi venuta per me modestamente» disse lui poco modesto.

«mi sento così in colpa» il mio sorriso si spense, e mi sedetti a peso morto sul loro divano.

«aspetta, vado un attimo a prendere il gelato, non deprimerti please» disse, facendo spuntare un sorriso sul mio viso.

tornò dopo poco con due vaschette e cucchiaini, ci sedemmo meglio e iniziammo a mangiare il gelato. o almeno io lo stavo facendo, lui probabilmente mi faceva compagnia.

«allora ci siamo. tornando a quella cazzata che hai detto prima, nessuno di voi due ha colpe. è normale in una relazione non riuscire ad arrivare a buon fine. devi dimenticarti di tutto e ricominciare da capo» disse lui.

«ricominciare da capo?»

«pensa solo a te stessa, trattati bene e raggiungi i tuoi obbiettivi, non pensare a lui, non è necessario».

«pensando a me stessa sono diventata egoista. ho ferito sunghoon» dissi sincera.

«sunghoon sapeva meglio di te che non avrebbe funzionato. non solo ha sbagliato in partenza con quella scommessa ma ha anche continuato male. è stato lui a ferirti per primo, eppure non gli è importato più di tanto. il giorno dopo era già a trovarne un'altra».

detto da lui, tutto aveva più senso. stava riordinando le mie idee e mi stavo rendendo conto che quello che stava dicendo era completamente vero. dovevo smettere di incolparmi.

«sunoo ho praticamente 99 paranoie in meno ora. mi sento così leggera»

«lo so, capisco tutto prima di tutti» disse sorridendo.

«grazie davvero» lo ringraziai. ne ero veramente grata.

«felice di averti aiutato»

ci alzammo entrambi e uscimmo fuori al terrazzo a prendere un po' d'aria. così, giusto per.

«devo dirti una cosa, forse non dovrei..»

rimasi ad ascoltare.

«riguarda jay»

abbassai lo sguardo. non so se volevo sentire ancora di lui. il mio cuore era ancora in mille pezzi, lui non mi voleva più vedere.

«forse non dovevo toccare questo argomento» disse, mettendo una mano sulla mia spalla.

«no, continua. dopotutto mi manca, vorrei sapere se sta bene o meno»

«ecco questo volevo dirti. non sta per niente bene. è quasi ogni giorno che prende e se ne va fuori seoul. tutto questo da quando hai litigato con lui» disse a bassa voce, non voleva che altri ci sentissero.

«mi ha detto che non mi sopporta, e che io e sunghoon dovevamo stare insieme e non farci più vedere da lui» dissi.

«credo di saperla a memoria questa frase. sai che anche lui si confida con me? me la ripete sempre. e ogni volta se ne pente»

«in che senso?»

«era nero dalla rabbia. sunghoon non gli ha mai dato tanto spazio, essendo il fratello più grande, e jay ha sempre accettato le sue condizioni. non è vero che non ti sopporta, e soprattutto è l'ultima cosa che vuole che ti fidanzi con sunghoon» disse, mi stava illuminando.

«quindi non le pensa veramente quelle cose?» non riuscivo a realizzare, stavo trattenendo le lacrime.

«pensa tutto il contrario. fidati di me,
tu hai bisogno di lui, e lui ha bisogno di te».

«sai dov'è ora?»

«certo»

«portami da lui».

𝒅𝒓𝒊𝒑 ;; jay enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora