giorni di scuola

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I giorni di scuola erano simili, anche se con qualche differenza

3° giorno

-Midorya-kun- Uraraka mi si era avvicinata.
-dimmi- le sorrisi.
-Ma perché Bakugo ti chiama Deku?- chiese interessata.
-é il soprannome che mi ha dato- spiegai.
-posso chiamarti Deku-kun?- i suoi occhi brillarono.
-Ma é un dispregiativo- intervenne Iida nella conversazione.
-a me sembra il nome di qualcuno che si impegna.
"Magari se anche lei mi chiama Deku Kacchan si ingelosirà!" Sorrisi al pensiero.
-certo che puoi!- scompigliai i capelli alla ragazza che si lamentó e cercó di rimeterseli a posto sorridendo.

4° giorno

Stavo in camera quando un Aina con gli occhi splendenti mi fece una videochiamata.
-IZUKUUUUU!- gridó e subito lanciai via le cuffiette per poi rimetterle.
-mi hai ucciso i timpani!- la ripresi.
-il loro funerale dopo!- steilló lei con voce ancora un po' acuta.
-che é successo? Hai preso dieci in matematica?- chiesi sarcastica.
-no, magari!, Ma in realtà questa cosa é ancora migliore!- urló ancora.
-ti sei ritirata dalla scuola?- tirai ad indovinare.
-IL RAGAZZO CHE MI PIACE MI HA CHIESTO DI USCIRE!- urló e io lanciai di nuovo le cuffiette, sospirai e mi alzai per riprenderle.
-davvero! Aspetta e come facciamo col falso fidanzamento?- chiesi.
-gli spiegeró tutto- sorrise lei.
-ok, se questo ti fa felice- sorrisi a mia volta.
Le due ore successive dovetti stare a sentire come lo elogiava anche per il modo in cui respirava.

. . .

Erano passati diversi giorni dall'inizio della scuola e una delle mie compagne mi si stava avvicinando.
-Hey Midorya-kun!- Mina, una ragazza completamente rosa con occhi gialli e neri, mi salutó.
-Hey Ashido-san!- la salutai a mia volta.
-tra tre giorni faccio una festa per tutta la classe così vi conosciamo meglio. Tu puoi venire?- lo chiese saltellando.
-certo!- mi si illuminarono gli occhi, io adoro le feste.
-ti mando tutte le informazioni via messaggio…ma non ho il tuo numero- cosí le scrissi il mio numero su un biglietto.
Appena se ne andó arrivó Uraraka.
-dobbiamo andare a fare shopping!- disse, le piaceva farlo anche se non aveva tanti soldi.
-offro io- sorrisi.
-Ma no!- cercó di protestare lei.
-sí invece, ti dispiace se porto un'altra persona?- chiesi, lei fece no con la testa.

Il giorno dopo.

Io e Aina stavamo parlando del piú e del meno quando arrivó Uraraka.
-Uraraka-san! Ciao, lei é Aina- faccio le presentazioni.
-ciao! Io sono la ragazza di Izuku- sorrise lei continuando la nostra recita. Per lei era facile farlo la divertiva, e io sapevo recitare.
-non sapevo avessi una ragazza Deku-kun- sorrise la casta mentre stringeva la mano all'altra ragazza.
-posso chiamarti Aina-chan?- la risposta di un cenno di assenso.
-ora shopping!- decretarono le ragazze.
Cosí iniziammo a girare per i vari negozi e io pagavo a entrambe con i soldi che avevo creato con l'unicità di Momo prima di venire qui.
Io comprai un completo (il tipico vestito di villain Deku, la foto sopra), una felpa nera larga e un paio di videogiochi, ossessione presa da Tomura, Uraraka prese un vestito rosa e un paio di magliette e gonne, mentre Aina prese solo felpe e pantaloni.
-Ma dovete andare a una festa?- chiese la celeste.
-sí, scusa se non ti ho avvisato, tanto tu se non sbaglio hai già un impegno- mi riferivo all'appuntamento.
-giusto- sorrise lei.
-a proposito Deku, il Sensei mi ha detto di informarti che domani andiamo al USJ- disse la castana.

Il giorno dopo

Siamo sul pullman per arrivare alla USJ, con noi c'é Aizawa-sensei, doveva esserci anche All Might, ma a quanto pare non era venuto.
I miei compagni avevano già fatto arrabbiare Kacchan e ora ricevo guardandoli scappare da lui, poi Kirishima aprí un discorso che attiró l'attenzione di tutti: parlavano dei quirk.
-Midobro- mi chiamó il rosso.
-dimmi Kirishima-kun- lo invitai a continuare.
-Ma tu puoi risucchiare qualcosa e non farlo piú tornare in dietro?- chiese, tutti mi fissarono.
-io non saprei, non ci ho mai provato, ma credo che verrebbe risputato fuori dopo che ho chiuso il portale- nel dirlo mi guardi le mani, non ci avevo mai pensato.
-almeno se qualcuno scompare i sospetti su di te diminuiscono- rise Kaminari.
-la mia é solo una teoria- lo guardai con la coda dell'occhio, ormai ero freddo e piú serio, il biondo smise subito di ridere.
-io ho una domanda per Momo in vece- disse Uraraka.
-dimmi- sorrise la diretta interessata.
-Ma tu puoi creare tutto quello che vuoi?- chiese, stava sicuramente pensando ai soldi, mi scappó un sorriso.
-sí, ma devo sapere i materiali con cui é stato creato- sorrise in risposta la mora.
-bene ragazzi, siamo arrivati- ci incormó il professore. Tutti scendemmo velocemente dal veicolo mentre chiacchieravano.
Entrammo nell'edificio che secondo me aveva una forma un po' bizzarra, mi guardai in torno e vidi diversi scenari. "Certo che questi ne hanno di soldi da buttare per costruire ambientazioni del genere" pensai.
-bene, a lavorare con noi oggi c'é n13- ci fermammo in una piazzetta rialzata rispetto agli scenari.
Dopo poco la quiete venne interrotta, un portale viola a me troppo famigliare si aprí al centro della struttura.
"Kurogiri!? Aspetta ma se c'é anche lui vuol dire che…posso solo sperare che non mi riconoscano"
Mentre i visi dei miei compagni si dipingevano di paura per i cattivi, il mio faceva lo stesso ma per paura che questi ultimi mi riconoscessero.

Nuova vita-mhaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora