Le lacrime mi strisciavano sulle guance, mi impedivano di vedere, il mondo era sfocato, il mio respiro era irregolare, soffocavo, annaspavo in cerca di ossigeno che non arrivava.
Mi appoggiai al muretto della lurida strada in cui stavo camminando, o meglio correndo, se correre si puó chiamare i movimenti scomposti che facevo per avanzare velocemente cadendo o inciampando ogni passo, barcollando pií di un'ubriaca.
Mi abbassai cercando di sedermi e alzai il viso come per chiedere ossigeno, questa volta arrivó, feci lunghi respiri, poi sentí dei passi: mi stavano cercando.
Mi misi a quattro zampe e allungai una mano per aprire un portale verde e nero da cui uscivano delle scariche simili a piccoli fulmini. Lentamente e con molta fatica ci gattonai dentro, appena arrivai dalla parte opposta mi stesi a terra senza forze e con il poco fiato che avevo mormorai "aiuto"
Poi buio.. . .
Mi svegliai, ero su un divano di seta, mi misi a sedere cercando di ricordare chi volevo incontrare qui.
Passai lo sguardo sulla stanza, era piena di soprammobili e quadri, assomiglia a uno studio, poi incappai in uno specchio, e vidi il mio riflesso: avevo i capelli neri con ciocche verdi unti e pieni di pezzi di terra, fogli e rami, il mio viso era coperto di sporcizia, che copriva le mie lentiggini e i miei occhi rossi risaltavano ancora piú accesi, indossavo il mio vestito bianco, che ora era pieno di sporcizia e terra, per giunta era pure strappato. Sembravo un mostro uscito da un film horror.
Sospirai e continuai a vagare con lo sguardo finché non vidi la scrivania, alla sedia era seduta la persona che cercavo.
-bene svegliata!- disse.
-g-grazie, si star- venni interrotta.
-non preoccuparti, ora prendi i vestiti che sono qui, quella porta va su un corridoio, l'ultima porta di esso é il bagno datti una ripulita, cosí ti sentirai piú a tuo agio- feci un cenno di ringraziamento con la testa e presi i vestiti uscendo dallo studio, il corridoio sembrava quello di una scuola. A giudicare dal rumore era vuota se non per me e la persona che cercavo.. . .
Mi ero data una ripulita e mi ero messo il vestito dato, era un semplice vestito rosso, metteva in risalto i miei occhi e si intonava con i miei capelli, sorrisi uscí dal bagno tornando nello studio.
Mi sedetti su una poltrona.
-spiegami la situazione- una tazza da the mi venne messa davanti e io la afferrai ed iniziai a bere.
-non si allarmi preside Nezu, io sono Izumi Shigaraki, la figlia minore di All For One, ho deciso di scappare da lui e ho bisogno della sua protezione, faró qualsiasi cosa per ripagarla- dissi, il preside non perse la sua compostezza.
-il tuo quirk é quello che ho visto quando sei arrivata?- chiese.
-io ho tutti i quirk signore- presi un altro sorso. E lui mi guardó interessato.
-bene, a giudicare dalla tua età direi che ti manca l'ultimo anno di medie, poi verrai alla Yuei, ci penseró ai soldi e al resto, ma ora dobbiamo trovarti un travestimento-
Sorrisi ed usai uno dei miei quirk.Diventai piú bassa, il mio corpo diventó quello di un ragazzo, con accenni femminili, i miei capelli diventarono complicata mente verdi e si accorciarono fino alle orecchie, e i miei occhi diventarono del colore dei miei capelli. Ora davanti al preside c'era un ragazzo basso con tratti femminili e due grandi occhi luminosi.
-mi chiami Izuku Midorya, il mio quirk sarà Warp Gate- gli sorrisi.
-uh! Mi sembra perfetto!-
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Nuova vita-mha
FanficIzumi Shigaraki é una ragazza dai capelli neri con varie strisce verdi e gli occhi rossi. É la figlia di All For One e sorella di Shigaraki Tomura, ma deciderà di scappare e di vivere sotto copertura con aspetto e nome di Izuku Midorya le immagini n...