finale :)

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-capisco- mi allontanai velocemente.
-Ma come ti ho già detto io e lui siamo la stessa persona! E noi ti amiamo- potevo vedere il mio riflesso e avevo lo sguardo da pazza.
-io amo lui non te, lui é gentile, intelligente, bello, solare, ottimis- lo blocco posando le mie labbra sulle sue, lui cercó di scansarsi senza successo, cosí mi tiró una testata.
-uh! Ti sei arrabbiato- chiesi.
-io ti odio! Lasciami in pace!- mi allontanai alle sue urla.
-ma…tu non capisci- mi avvicinai -...tu sei mio...- mi sedetti sulle sue gambe -...non importa tu mi amerai-

. . .

-come va?- chiese Tomura.
-mi odia- girai aventi e in dietro, mi girai verso di lui.
-portiamo a termine il nostro progetto- disse lui, entrammo insieme nell'ufficio.
Una grande macchina cilindrica stava nel mezzo della stanza spruzzando fiamme dai tubi a essa collegati, una grata di metallo colore rosso fuoco faceva intravedere il liquido fosforescente. Uno schermo che mostrava interferenze era posizionato sul macchinario ed ad esso erano collegati bottoni di tutti i colori.
-quando ci metterà?- chiesi.
-un giorno- rispose Tomura.
-un giorno!?- chiesi.
-accontentati!- mi urló.
Mi avvicinai e arrivai la macchina.

Passai il resto della giornata a cercare di calmare Kacchan, a mangiare, a passare il tempo con Dabi, Toga, Tomura, Jin e Kai, che in fondo era simpatico. Mi aveva fatto conoscere pure Eri.

Stavo camminando per ritornare alla base quando dovetti scansarmi velocemente.
Uraraka.
-Ma buongiorno Ochako- sorrisi alla sua vita.
-Tu traditore!- ripartí alla carica, mi scansai.
-usa il femminile!- mi indicai.
-non me ne frega!- mi si gettó addosso nuovamente e io mi scansai per poi afferrarle un braccio, glielo storsi e lei gemette dal dolore.
-non ti preoccupare! Non farà poi tanto male quando sarai morta!- le sorrisi, anche se il sorriso era rassicurante le parole erano tutto il contrario.
-preferenza su come morire?- chiesi, come riposta la ragazza tentó di tirarmi un calcio, senza riuscirci, la spinsi a terra e le misi un piede in testa.
-combattendo! Mi piace!- sorrisi molto felice dandole un calcio che non fece in tempo a schivare. Mi allontanai per darle altro spazio, lei si rialzó velocemente e fece per toccarmi attivando il suo quirk, cosa che le lasciai fare. Inizia a fluttuare.
-adesso tocca a me con il quirk!- sorrisi poggiando i piedi sul niente, avevo iniziato a camminare sull'aria. La ragazza mi guardó un attimo con fare sorpreso per poi tornare determinata e usare il quirk su se stessa.
-pessima mossa- la avvisai.
Formai una pistola con le dita e la puntai al braccio che non le avevo spezzato.
-bang- dissi sorridente, un attimo di silenzio e puoi il rumore di una pistola che spara. Il grido della castana e il suo braccio aveva un proiettile che lasciava uscire parecchio sangue.
-bene!- disattivati il suo quirk e lei cadde a terra, atterrai pure io, ma con molta maestosità.
-sarebbe troppo facile ucciderti qui…- iniziai a riflettere ad alta voce.
-che ne dice se ti lascio a morire dissanguata?- chiesi con un che di sadico nella voce.

. . .

Mi allontanavo oramai dal corpo insanguinato e mal ridotto di Ochako, che era ancora viva, le mie mani erano ancora ricoperte di sangue che venne velocemente prelevato da Toga.
-la macchina ha finito- mi girai subito verso Tomura.
-ok dammi un minuto- dissi, mi diressi verso la mia stanza e trovai Kacchan ancora imbavagliato.
-kacchan!- gli saltai al collo e lui cercó di scansarsi.
-ora sì che mi amerai perdutamente!- sorrisi e gli diedi un veloce bacio sulla fronte.
-quindi Kacchan mi ami già? O devo costringerti- chiesi con un po' di amarezza sull'ultimo pezzo della frase.
Il biondo fece un cenno negativo avrei dovuto convincerlo e cosí faró.
Uscí arrabbiata dalla mia stanza sbattendo la porta, mi recai tra i corridoi fino ad arrivare alla porta con la macchina, aprí pure quello sbattendola.
-la macchina l*/gli ha portat* mort*- mi informó Tomura con fare triste nella voce.
Lo sguardo di tutti era puntato su di me. Toga, Twice, Dabi, Tomura, persino papà era preoccupato della mia reazione.
-procedo con la resuscitazione- sorrisi avvicinandomi mentre mi scrocchiavo le mani.
-sei sicura?- chiese la bionda.
-certo, anche se in cambio mi servirà una vita…ma so già dove prenderla. Saró di ritorno tra poco!- detto questo aprí un portale.
Appena lo attraversai mi ritrovai nella strada dove avevo lasciato la castana, e si la ritrovai ancora viva.
-grazie al cielo sei viva- mi abbassai a guardarla, lei mi rivolse uno sguardo omicida di risposta. La presi in braccio e ricevetti in cambio dei gemiti di puro dolore che mi fecero sorridere.
Aprí una altro portale e ci entrai, ero tornata nella stanza. Mi avvicinai al corpo che era fuoriuscito dalla macchina e appoggiai di fianco Ochako, gli altri trattenevano Toga che era in procinto di prendere tutto il sangue dalla ragazza.
-bene iniziamo!- iniziai a dire le formule per passare la vita di Ochako a quella del corpo.



Finalmente ci riuscí.
La castana giaceva morta.
-d-dove sono?- questa fu la frase che uscí dalle labbra di T/N.
Fine
          -Uffa-chan

Nuova vita-mhaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora