Nuova vita-mha

festa

Anche se c'era stato l'attacco la festa che era stata programmata, fu rispettata.
Cosí mi ritrovai con il mio vestito ad accompagnare Uraraka.
C'era moltissimo cibo gentilmente offerto da Momo.
Dopo un po' ci sedemmo tutti a chiacchierare.
-cosa ne pensate dell'attacco di ieri?- chiese ad un certo punto Iida.
-é stato inaspettato- rispose dopo un pausa Tsuyu.
-e programmato male- sussurrai io, ma i miei compagni mi avevano sentito e mi stavano guardando.
-non si erano informati sui nostri quirk, non avevano un piano preciso, non hanno escogitato un piano B e non hanno pensato all'arrivo dei pro hero oppure al fatto che noi potessimo essere un problema. Voi avete fatto resistenza- nell'ultima frase guardai Kacchan, Kirishima e Todoroki.
-sí- disse il rosso contento mentre il primo sussuró un debole "tsk" e il terzo non faceva una piega.
-e voi avete trasportato il Sensei- si giró Iida verso me, Tsuyu e Mineta.
-tu hai chiamato i soccorsi, kero- disse la ragazza verso il capoclasse.
-beh almeno non hanno sconfitto All Might- sorrise Momo.
-e abbiamo preso la maggior parte di quei Villain- sorrise trionfante Denki.
Io scossi la testa.
-perché fai segno di non Midorya-kun?- mi chiese Hagakure.
-abbiamo preso solo i villain soggiogati. Loro erano fatti apposta per essere sconfitti, erano pedine create solo per essere sacrificare- abbassai la testa e mi guardai le mani mentre lo dicevo.
-Ma che cosa orribile!- intervenne Mina.
-no- sentenziai, tutti si girano verso di me -é strategia. L'attacco che abbiamo appena subito era meditato solo in una piccola parete. Se lo avessero meditato totalmente e con precisione…ora non saremmo qui- sospirai, buttando la testa all'indietro.
-cosé tutta questa stra caz*o fede nei villain?!- Kacchan si alzó.
-sto semplicemente mettendo in evidenza i fatti, se sottovalutiamo i nemici periremo- la mia voce era senza emozioni.
-allora dobbiamo aspettarci solo il peggio da loro?- chiese Uraraka.
-no, periremo lo stesso se li sopravalutiamo- continuai.
-scusate per l'argomento macrabo- mi scusi sorridendo e con voce squillante.
Subito il discorso fu cambiato.
-Ma Momo tu sei entrata per raccomandazione?- chiese Kaminari.
-uh! Sí, se non sbaglio anche Todoroki e Midorya- sorrise la ragazza.
-beh mi pare ovvio che mio padre mi abbia raccomandato- disse il bicolore.
-Midorya-kun é vero la voce che ti ha raccomandato il preside- per poco non mi strozzai con l'acqua, mi girai verso Mina.
-s-si- dissi mentre tossivo. Finalmente ritrovai l'aria.
-wow! In che rapporti siete? A noi ci hanno raccomandato i parenti- sorrise Momo.
Tutti mi guardavano e arrossí notando lo sguardo curioso di Kacchan su di me.
-é il mio tutore(?)- suonava piú come una domanda che altro.

Eravamo alla festa da alcune ore, mi alzai.
-vado in bagno- avvisai Uraraka.
Ci misi un po' a capire dove andare, appena ti trovai venni tirato via da un braccio.
Mi ritrovai contro il muro e Kacchan davanti a me con le mani sui miei polsi per bloccarmi.
-non mi hai detto di conoscere il preside- esordí mentre io arrossivo in maniera disumana.
Chiudo gli occhi per cercare di mandare via l'imbarazzo. La presa sui miei polsi sparisce e mi giunge alle orecchie un leggero "ma che cazz-"
Apro gli occhi, noto subito che al bordo della mia visuale ci sono dei ciuffi di capelli neri, torno subito alla "normalità" e tirando uno sguardo assassino al biondo vado in bagno.
Mi chiusi velocemente la porta alle spalle, mi avvicinai allo specchio e lo toccai per farmi rivedere la scena di prima, subito un'immagine si formó sulla superficie fredda.
A quanto pare in quel momento per un fattore ignoto il quirk per cambiare aspetto mi aveva fatto allungare i capelli e apparire delle ciocche nere.
-mer- imprecai sotto voce ma la porta si aprí di scatto.
-ora tu mi spieghi!- un biondo molto arrabbiato mi si avvicinó e mi prese il polso.
-magari dopo- lo guardai negli occhi.
-no ora- mi lanció uno sguardo assassino.
Io feci una cosa che avrei voluto fare da tanto tempo.
Mi alzai sulle punte e appoggiai le mie labbra sulle sue.
La presa sul polso si allentó mentre Kacchan sgranava gli occhi.
Usai subito quell'attimo per spingerlo via e correre fuori dal bagno, con un pensiero fisso in testa: "ho fatto LA cazzat*"