Cap. 4

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Dayane Pov

Esiste una linea sottile che divide quello che vuoi fare da quello che devi fare... che si insinua tra ciò che ti mormora il cuore e quello che ti grida la testa... tra ciò che credi sia giusto e quello che pensi sia sbagliato... una linea talmente sottile che ogni tanto dimentichi che ci sia... ma lei è sempre lì, pur se a volte così silenziosa da riuscire quasi a dimenticarla. Ed ora la sento, talmente forte, da essere in grado di separare i miei pensieri dalle mie emozioni... da sentirla urlare come fosse un grido di rabbia, misto terrore, venuto direttamente dal cuore. Riesco appena a respirare mentre i miei pensieri prendono forma, una forma che non mi sarei mai aspettata... non qui dentro, non con te. Mentre mi rimetto il microfono cerco di scacciare dalla mente i discorsi che la Voce mi ha fatto questa sera... temo che tu possa leggere la paura sul mio viso e l'ultima cosa che voglio è terrorizzarti. Sei così fragile ai miei occhi che, a volte, anche solo l'idea di sfiorarti mi spaventa... temo che potrei romperti in mille pezzi con un solo tocco della mano. E io non potrei sopportare il peso delle tue crepe, io vorrei solo aggiustarle tutte... rimettere insieme i tuoi tasselli come fossero pezzi di un puzzle... aiutarti a trovare una luce nuova... una nuova te. Da quello che mi ha detto in confessionale, sembra che la Voce abbia intuito qualcosa... e io non posso fare a meno di chiedermi se l'hai capito anche tu... se lo provi anche tu. Sento il peso dei miei pensieri calare sui miei occhi... li chiudo per un attimo, faccio un respiro profondo e ti cerco. Sei fuori a parlare di non so cosa con Giulia e Selvaggia mentre vi muovete al ritmo della musica che riecheggia in giardino... ridi e io ti guardo... mi piace così tanto vederti ridere... e non mi importa dei discorsi che ho appena sentito... forse non è giusto, ma il mio mondo qui dentro sei tu...il resto, le persone che mi circondano, le discussioni, persino le insinuazioni del confessionale non contano...io voglio te...mi fa ancora strano riuscire a formulare questo pensiero senza tremare... e sorrido di questo mio desiderio. Vi raggiungo sorridendo e iniziamo a ridere tutte insieme delle cavolate della giornata, di Pierpaolo che segue Elisabetta come un cagnolino per tutta casa, del mio alito che sa di aglio, delle coreografie che ci inventiamo... e mentre siamo tutte insieme su questa scalinata non posso fare a meno di pensare quanto sia stato positivo l'ingresso di Giulia e Selvaggia... una boccata di ossigeno puro, uno stimolo nuovo, una ventata di leggerezza. Mi serviva un po' di questa leggerezza sai? Starti vicino a volte mi fa male... e mi dispiaccio nel pensarlo, mi sento quasi in colpa. Tu sei così fragile... e io inizio a sentire il peso dei tuoi discorsi. Cerco di sorreggerti, di aiutarti a capire... ma ogni volta che parli di lui come il grande amore della tua vita, come il tuo futuro marito o il padre dei tuoi figli, sento una fitta al petto. Ti stringo da dietro mentre ci lasciamo cullare dalla musica, quasi come a chiederti perdono per aver pensato male di te... tu meriti solo amore. All'improvviso Selvaggia scoppia a piangere tra le braccia di Giulia, i momenti di malinconia qua dentro sono così... arrivano senza preavviso, ti colpiscono come uno schiaffo, in maniera inaspettata e, per quanto tu possa provare, non c'è modo di fermarli. Ci avviciniamo a loro e ci chiudiamo in un abbraccio tutte insieme, se Pierpaolo è un cagnolino noi siamo decisamente un branco. Ci guardiamo per un secondo, ti sorrido e ti bacio sulle labbra... un bacio rapido, leggero... e mentre ti volti a guardare Giulia, io guardo te... io guardo sempre te... sei mia.

(Flashback)

Sei così buffa in questo momento... e dolce... e bella, così dannatamente bella... ti guardo lamentarti da questa poltrona mentre sento la voce di Giacomo in lontananza parlare di qualcosa con Pier e Elisabetta... li stavo ascoltando fino a qualche secondo fa ma poi... sei arrivata tu e tutto intorno a me è diventato solo un rumore di sottofondo... come quelle musiche della metropolitana di Milano nelle ore di punta... sai che ci sono, ne avverti il leggero brusio tra le parole di mille persone... ma è tutto talmente ovattato da risultare solo un rumore silenzioso tra l'eco dei tuoi pensieri... tu hai sempre questo potere su di me, fai sparire tutto il resto.

A un passo da te - RosmelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora