Cap. 5

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Rosalinda Pov

Spesso sottovalutiamo il potere delle parole... lasciamo che risultino comuni, normali, prive di significato... ma la parola... l'emissione sonora di un pensiero... è uno strumento unico nel suo genere... perché la parola e potenzialità... si riempie di senso quando la pronunci o quando l'ascolti... quando la ripeti. La parola è la connessione diretta tra il pensiero ed il corpo... può innalzarti fino al cielo e in un secondo sbatterti a terra... ucciderti. Ci sono parole che sono racchiuse dentro di noi, in un profondo angolo della nostra anima... in una piccola scatola infiocchettata... e restano lì, chiuse... in silenzio... aspettando solo di essere pronunciate... di riempirsi di emozioni, di sensazioni... di riempirsi di tutto. Ci sono parole che vorresti sentirti dire... e altre che vorresti pronunciare tu... ma in alcuni casi, in alcuni rari, stramaledetti, singoli casi... ci sono parole che vorresti non aver mai avuto il coraggio di dire... che vorresti non avere mai pronunciato. Come oggi... ancora mi chiedo come io abbia anche solo potuto credere di poterle dire, senza che venissero colte dall'occhio vigile delle telecamere... come abbia potuto sperare che non mi venissero chieste spiegazioni in puntata... ero con Giulia la prima volta che mi sono esplose nel petto, per risalire rapide fino alla bocca ed esondare fuori come un fiume in piena. Ma stasera... stasera se possibile, è andata ancora peggio... avrei avuto tutto il tempo di ragionare, di pensare meglio a cosa dire... di trovare le parole giuste per giustificarmi... per nascondermi... per proteggermi. Ma ero sicura... ero certa che nel momento esatto in cui io le avessi pronunciate, tu mi avresti spalleggiata, mi avresti sostenuta come hai sempre fatto... in tutto. D'altronde è quello che mi hai lasciato intendere questo pomeriggio sul letto... che l'avresti usata anche tu quella parola... amore. È questa la parola che ora mi fa tremare al solo pensiero... amore. Ma tu... tu che sei sempre stata al mio fianco qua dentro... tu che mi hai protetta sempre contro tutto e tutti... tu che hai saputo curare il mio cuore malato per poi riempirlo di amore... tu mi hai lasciata sola proprio nel momento peggiore. Mi hai abbandonata tenendomi stretta per mano... hai preso le distanze mentre eri ad un passo da me... mentre sentivi i battiti del mio cuore picchiare come un tamburo nel mio petto. E io... io non mi posso arrabbiare... non posso più scappare... non posso fare nulla di quello che vorrei fare.  Non posso certamente fartene una colpa... se non provi quello che provo io... se non vuoi esporti come mi sono esposta io... non è colpa tua. E mentre guardo il tuo viso rigato dalle lacrime, mentre osservo i tuoi occhi gonfi e stanchi... non posso fare a meno di pensare quanto tu sia incredibilmente bella quando sei così fragile... sei talmente bella da farmi quasi male... e ancora una volta non posso fermare le parole... non riesco a trattenerle...

"sei sempre bellissima, guarda che occhi che hai. Io a volte non riesco a guardarti che mi emozioni, te lo giuro." ...

Accenni un sorriso e ti lasci andare ad una risata carica di stupore... o forse di gioia. E' così che mi hai ridotta... non riesco più a distinguere le sensazioni, non sono più sicura di saperti leggere... non sono più sicura di nulla.

"Come mai?" ...

e ancora una volta mi provochi... ancora una volta cerchi risposte da me... quante altre volte dovrò darti conferme perché tu possa finalmente fidarti di me?

"Non lo so" ...tentenno un istante, persa in un limbo tra la voglia di darti conferme e quella di scappare lontana da te... "sei bellissima, hai gli occhi puliti" ...

Osservo i tratti perfetti del tuo viso... mi perdo per un instante a guardare la linea della tua mascella... fisso il contorno perfetto delle tue labbra... sei cosi... dannatamente tutto.

(Flashback)

"Ma, hai visto tutto?"

mi scappa una risata imbarazzata... riesco a stento a mantenere l'equilibrio dall'emozione... e mentre la mia mano trema in maniera vistosa, cerco di nascondere il mio disagio girandoti le spalle per chiudere la porta della mistery in cui ero rinchiusa fino a qualche istante fa.

A un passo da te - RosmelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora