Cap.12

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Dayane Pov

Molte persone sono terrorizzate dalla notte... dal buio... dall' assordante silenzio che ci avvolge quando la luce è andata via. Molte persone temono che, di notte, tutto quello che hanno chiuso in una scatola nascosta sotto al letto, possa venire fuori... con forza e prepotenza... prendendo corpo e sembianze... assumendo l'aspetto dei fantasmi lontani... degli scheletri celati... dei sogni lasciati a metà. Molte persone temono la notte... tutti i suoi odori... rumori... tutti quei piccoli dettagli che ti mostrano la vera natura delle cose. Forse sono persone che nascondono qualcosa... o semplicemente sono cosi accecati dalla luce del giorno da non avere la vista necessaria per vedere l'indispensabile... perché si limitano a guardare... e guardare quasi sempre significa non vedere. Molte persone temono la notte... ma io... per fortuna, o forse per sfortuna, non sono mai stata una di quelle. Io non mi sento oppressa dall'oscurità... imprigionata tra le pareti invisibili di una gabbia nera. Di notte io mi sento libera, come se qualcuno mi prendesse per mano... mostrandomi tutto ciò che di reale c'è da vedere nell'oscurità... tutto quello che è... che può essere... che deve essere. Ricordo che mio fratello Lucas dormiva sempre con una piccola candela accesa... era l'unico modo per farlo addormentare... chiudeva gli occhi guardando le ombre rincorrersi nel buio della notte. Paradossalmente temeva più il buio che le ombre... ma sono proprio le ombre quelle che più si devono temere... perché sono solo frammenti di oscurità nella luce... e forse sono le ombre che devono nascondere qualcosa... non sono luce... né tenebra... sono solo un velo... ed io non voglio veli... sono quelli che mi spaventano davvero... le ombre... quelle che offuscano... che non ti lasciano vedere... ed io non voglio ombre... voglio vagare senza veli di notte... dove ogni cosa può essere tutto... e tutto può essere ogni cosa... dove il tempo si ferma... lo spazio non c'è... e diventi essenza.
Ma questa notte... mentre lascio alle spalle la giornata più opprimente della mia vita... mentre respiro l'aria soffocante di questa prigione televisiva in cui ho scelto di rimanere... mentre fisso la luce fioca di questa candela sul mio comodino... mentre mi sento completamente persa... vuota... impotente... sfinita dal dolore... io le sento... le ombre di Lucas... della sua anima strappata a questa vita... il peso della sua mancanza che lacera. Sento la mia battaglia infinta prendere forma... la mia battaglia contro qualcosa che è molto più oscuro di un'ombra... la paura. La paura reale di essere maledetta... perchè quando tutto sembra andare per il meglio... quando la mia vita inizia a prendere la strada giusta verso la felicità... qualcos'altro mi viene sempre e irrimediabilmente rubato... strappato via dalle mani senza che io possa avere la possibilità di afferrarla e trattenerla più di un solo brevissimo istante... la mia felicità. Come se fossi condannata a soffrire per sempre... condannata a una vita fatta di ombre... fatta di oscurità... di solitudine in mezzo a tanta gente... e non so per quanto tempo ancora io riuscirò a reggere... a reagire... a respirare... a guardarmi indietro e a risollevarmi. Forse... forse semplicemente ci sono persone che sono condannate all'infelicità... forse l'unico modo per avere tutto è davvero quello di smettere di desiderare ogni cosa. Ma cosa succede quando il tuo desiderio è racchiuso in una sola persona? Cosa succede quando il tuo tutto... lei... è fatta di altrettante paure e ombre? Cosa succede se devi scegliere la luce o il buio? Troppe domande per la mia mente stanca... ci sono sempre troppe domande e poche risposte.
Cosi... mentre sento il tuo braccio avvolgermi ancora la vita... il tuo respiro infrangersi sulla mia spalla... mentre fisso il buio davanti a me... come se in lui potessi vedere spuntare all'improvviso un'ombra... quella di Lucas... del suo sorriso... non so più da quanto tempo io sia sveglia. Prendo un respiro profondo e mi volto... abbandono dietro di me le domande... le spiegazioni... e trovo i tuoi occhi lì a guardarmi... è buio ma io riesco a vederli... così belli anche se gonfi... credo che nemmeno tu sia riuscita a chiudere occhio.

"Dormi amore, dormi"

La mia mano ti sfiora il viso... una carezza leggera... veloce... come a volerti ringraziare per essere al mio fianco in questo momento... per non avermi lasciata da sola con il mio dolore... con le mie ombre... neanche per un istante... o forse è semplicemente voglia... voglia di sentire la tua pelle... di avvertire un po' di calore in mezzo a tutto questo gelo che sento dentro. Stringi le tue mani nelle mie e baci delicatamente le mie dita... ancora... e ancora... mi fai sentire protetta... coccolata... come mai mi ero sentita prima d'ora in vita mia. Forse rimanere qua è stata la scelta migliore... si... perché ho scelto di restare per proteggere Sofia... ho scelto di provare a reagire senza farmi inghiottire dalla solitudine e dal silenzio a cui ho sempre affidato i miei dolori... le mie delusioni passate... ho scelto loro... i miei "coinquilini" ... ma soprattutto ho scelto te. Ho bisogno di te. Tu, il mio piccolo pulcino sperduto, così forte e presente per me... tu il mio tutto... sempre al mio fianco nonostante i miei dubbi... nonostante le mie fughe... i miei allontanamenti... perché io sono questa... chiusa... diffidente... inarrivabile... per tutti... ma non per te. Forse è questo il mio errore, cercare di capire le persone... di metterle alla prova... di dare una spiegazione e di trovare una soluzione... forse dovrei semplicemente lasciare che io e te vivessimo gli attimi... singoli o infiniti... perchè nel tentativo di capire... io blocco la vita... capire bene la gente non è vivere. Vivere è buttarsi e farsi male e poi male.... e ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi... sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulle persone e godersi semplicemente gli attimi che ci vengono concessi... perché la vita è troppo breve... la vita è un attimo. Ed in questo momento io vivo i miei attimi... sperando... sperando con tutta me stessa... che l'ombra della morte di Lucas possano svanire domani mattina... con le prime luci del sole... portandosi via tutto questo mio dolore... cancellando questa giornata o, ancora meglio, trasformandola in un brutto sogno da cui io possa svegliarmi.

A un passo da te - RosmelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora