Au: !!fate attenzione scene forti!! (poi capirete perché non ho messo il bollino)
Pov. Summer
La mattina dopo ero già in aeroporto che aspettavo Amelia che doveva arrivare da Los Angeles. Avevo chiesto a Sam, fratello di Tom, se mi poteva accompagnare visto che io 1. non avevo la macchina e 2. stavamo legando molto in quel periodo.
La aspettammo davanti al gate di uscita (?) e quando la vidi gli corsi in contro, lei abbandonò il suo bagaglio in mezzo alla gente e mi corse in contro anche lei.
Ci abbracciammo e finimmo per terra con gli occhi della gente puntati addosso.
Sam, intanto, ci guardava mentre rideva rumorosamente.
Dopo un po' di secondi ci alzammo ancora ridendo. Ci dirigemmo verso la macchina di Sam e andammo a casa.Quando arrivammo salutammo Sam ed io accompagnai Amelia in casa di mia nonna. La accompagnai nella camera degli ospiti e nel frattempo che lei si sistemava chiamai mia nonna per dirgli che Amelia mi era venuta a trovare per un tempo indefinito. Lei disse che andava bene.
"ok, ora che siamo sole, mi spieghi perché sono dovuta venire qui e come va con Tom" disse lei mentre scendeva le scale e si sedeva sul divano. Gli avevo detto tutto di Tom siccome era la mia migliore amica.
"allora..." iniziai e le raccontai tutto quello che era successo nelle ultime quarantotto ore.
"VI SIETE BACIATI?!" urlò lei.
"si, ma anche se non lo urli" replicai.
"scusa" si scusò.
"comunque sta sera ci hanno invitato ad una festa, ovviamente andremo con loro, ti va di venire?" gli chiesi sapendo già la risposta.
"e me lo chiedi pure?" appunto.
"ok va bene. Ordiniamo per il pranzo non c'ho voglia di cucinare" proposi.
"mc?" disse, ma sapeva già la mia risposta
"ovvio" dissi.Ah mi sono dimenticata di dirvi che anche lei viene dall'Italia e si è trasferita, però, a dodici anni a Los Angeles.
Quindi la maggior parte del tempo parliamo in italiano, soprattutto quando siamo da sole.Ordinammo, mangiammo e per il resto del pomeriggio rimanemmo sul divano a guardare Netflix. Tutto normale insomma. Guardammo un paio di film quando si fece l'ora di prepararsi per la festa.
Corsi di sopra e mi fiondai in doccia, stesso fece Amelia. Mi asciugai i capelli e mi vestii.
Indossai un paio di jeans chiari un po' strappati, un top nero corto, sopra il top una maglia a rete con i brillantini e un paio di tacchi neri non troppo alti.
Amelia stette sul semplice e indossò un tubino nero corto e un paio di tacchi neri alti.
Poco prima che fummo pronte mi arrivò un messaggio da Tom che diceva che tra poco sarebbero passati a prenderci per andare alla festa.
Alcuni minuti dopo, infatti, suonarono il campanello, andai ad aprire e chiamai Amelia. Salimmo in macchina e ci dirigemmo alla festa, Tom guidava, Harry davanti ed io ero in mezzo dietro tra Amelia e Sam.
Scoprii che la festa era in discoteca e scoraggiai un po' perché a me non piacciono molto le discoteche, troppo caos.
Arrivammo e quando entrammo nella discoteca io mi diressi al bancone, non intendevo bere quella sera volevo solo stare lì a guardare la gente che ballava fin quando non mi sarei annoiata e sarei andata a ballare con gli altri./due ore dopo/
Stavo ballando in pista quando un ragazzo che non conosco si avvicina a me prendendomi i fianchi. All'inizio faccio finta di niente, ma dopo lui comincia a prendermi i polsi e a portarmi via dalla discoteca, verso il retro del locale.
Cerco di liberarmi, ma la sua presa è troppo forte per farlo.
Mi porta sul retro e mi inizia a picchiare con calci nella pancia. Ormai dopo calci e pugni non reggo, sono stordita e vedo tutto sfocato. Mi inizia a spogliare. Mi bacia il collo, percorre tutto il ventre e poi risale verso il mio seno ormai scoperto.
Parole, urla, intravedo un'altra figura che si avvicina, poi buio totale.Pov. Tom
Non vedo più Summer da un po di minuti. Decido di andare a cercarla.
Bar, non c'è.
Pista, non c'è.
Bagno, non c'è.
La chiamai, non rispose.
Provai a chiedere ad Amelia, ma neanche lei l'aveva vista.Oh cazzo, pensai.
C'era un solo posto dove poteva essere. La trovai li, sul retro. Un uomo sulla trentina la stava violentando, vista la pancia viola.
Non ci vidi più dalla rabbia e cominciai a prendere a pugni l'uomo pesantemente.
Mi tolsi la giacca che avevo e la posai su di lei, per poi recuperare i vestiti e prenderla in braccio dirigendomi verso la macchina.
Lasciai un messaggio ad Haz, c'era anche lui alla festa, inventandomi una scusa dicendo che portavo Summer a casa perché era stanca.
Guidai fino a casa sua, quando arrivammo la presi in braccio e la portai in camera sua, nel mentre aveva aperto gli occhi e, vedendo che ero io, si accasciò sul mio petto.Presi una pomata e gliela spalmai delicatamente sopra alla sua pancia, ormai piena di lividi.
"grazie" disse lei in un sussurro.
Io sorrisi.
"vuoi che rimango qui per la notte?" le chiesi e lei annuì con gli occhi leggermente lucidi.
Mi sdraiai di fianco a lei, non avevo il pigiama, quindi rimasi in pantaloni.
Lei si mise sopra il mio petto, io la circondai con un braccio e le accarezzai dolcemente i capelli.Poco dopo ci addormentammo cadendo nelle braccia di Morfeo.
Angolino girls💕
Ciaoo ragazzeee, come va??
Di me lo sapete già, sopravvivo.
Questo capitolo è forte e parla di un'argomento
importante per tutti.
Spero vi sia piaciuto.
Ora vado, dai.*one kiss❤️*
-Anna🌻🦋
STAI LEGGENDO
𝙎𝙩𝙤𝙧𝙢𝙨 /𝙏𝙤𝙢 𝙃𝙤𝙡𝙡𝙖𝙣𝙙
Teen FictionSummer Jonson è una ragazza di ventun anni, vive a Los Angeles e tra non molto conoscerà un ragazzo carino, gentile e premuroso. All'inizio non ci darà tanto peso, ma forse, non si sa, succederà qualcosa. Se vuoi scoprire cosa, beh allora devi legg...