Capitolo sette

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Erano le sette del mattino quando Harry andò a bussare alla porta della cabina tredici per svegliare l'unico figlio di Ade presente.

"Avanti, Louis, apri!" Sbuffò spazientito, dopo l'ennesimo colpo alla porta. 

Finalmente, Louis si degnò di aprire la porta e... wow.

Harry non pensava che il figlio di Ade stesse ancora dormendo, prima del suo arrivo.

Era davvero una delle cose più tenere al mondo con i capelli scombinati e con i segni del cuscino sulla guancia.

Per non parlare del fatto che fosse nudo, se non per un paio di boxer.

"Zayn, che cazzo vuoi?" Sbadigliò, tenendo ancora gli occhi chiusi.

"Zayn?" Ridacchiò Harry. "Principino, apri gli occhi."

Quando Louis aprì gli occhi e davanti a sè trovò Harry e non il suo migliore amico, gli chiuse la porta in faccia.

"Ma che cazzo... LOUIS!" Urlò Harry, bussando alla porta. 

Il figlio di Ade la riaprì, ma indossava una maglietta e un pantalone. 

"Ti sei vestito?" Ridacchiò Harry, mentre Louis lo faceva accomodare. 

"Sai com'è... Zayn mi conosce da secoli, mi ha già visto nudo. Tu..."

Harry rise. "Anche io ti ho visto nudo, Louis." Si sedette sul letto del maggiore. "Anche se in una circostanza diversa di come ti ha visto Zayn, suppongo."

 Louis fece affondare la testa tra le mani, borbottando un 'giá'. 

"Ehm... Louis?" Lo chiamò Harry, sedendosi accanto a lui. "Ti va di parlare di ciò che è successo ieri sera?"

Louis lo guardò e sorrise. "No." Detto questo, si alzò e uscí dalla cabina.

Harry sbuffò e scosse la testa. "Mi farai impazzire, Louis Tomlinson." Sussurrò a se stesso. 

***

Dopo venti minuti di ricerca, Harry era finalmente riuscito a trovare Louis: era nell'arena e si stava divertendo a trafiggere un manichino.

"Ce ne hai messo di tempo per trovarmi, Curly." Disse Louis, continuando ad affondare al manichino.

Harry rimase scioccato: come diavolo aveva fatto a capire che fosse lì se neanche si era girato verso di lui? 

"Ho percepito la tua presenza." Rispose Louis, quando Harry gli pose quella domanda. 

Harry spalancò la bocca, e il figlio di Ade scoppiò a ridere. "Sto scherzando. Ti ho sentito arrivare. Non tutti hanno la tua corsetta leggera, sai?" Commentò sarcastico, visto le capacità fisiche di Harry.

Harry roteò gli occhi e si prese un momento per ammirare il corpo del figlio di Ade.

 Si morse il labbro nel vederlo indossare la canottiera, soffermandosi su quanto questa gli mettesse in evidenza i bicipiti e lasciasse intravedere la scritta 'It Is What Is Is' tatuata sul petto e Louis non sapeva se chiamare il pronto soccorso, visto che Harry stava cominciando a sbavare.

"Ti sei incantato?" Ghignò Louis, dando un veloce bacio sul naso ad Harry, che lo arricciò proprio come un bambino. "Appena ti sblocchi ti va di fare lezione di combattimento con me?"

Harry, che si era sbloccato nel momento in cui Louis gli aveva dato il bacetto sul naso, annuì. "Prendo l'arco?"

"Nessun arco." Louis si avvicinò ad un cesto e ne estrasse una spada con qualche rubino verde sull'impugnatura. La lanciò ad Harry, che riuscì a prenderla solo grazie ai riflessi da semidio. "Curly, questa è katsarós." 

The Prince Of Darkness [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora