Capitolo sedici

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"Eccoci arrivati." Akhlys si girò e li guardò con un ghigno malvagio.

"Ehm... fantastico." disse Niall, impaurito. "Arrivati dove?"

"Sull'orlo della morte definitiva." Rispose la dea. "Dove Notte incontra il vuoto sotto il Tartaro."

"Credevo che non ci fosse niente sotto il Tartaro!" Esclamò Liam, che era di sicuro il più preparato di tutti.

"Oh, invece sì... " Akhlys tossì. "Anche il Tartaro doveva sorgere da qualcosa. Questo è il limite dell'oscurità più antica, mia madre. Sotto si estende il regno di Caos, mio padre."

"Ah-ah..." ridacchiò Zayn. "Rassicurante."

"Non possiamo restare qui." disse Stan.

"Credo che sia il commento più intelligente che tu abbia fatto da quando ci conosciamo, Lucas." Ringhiò Zayn, beccandosi un dito medio dal ragazzo.

"Non sentite la Foschia della Morte? La state attraversando!"

Fumo bianco si addensava intorno ai piedi di ognuno di loro e iniziò a risalire lungo le gambe. Il fumo non li stava circondando: proveniva da loro.

Louis sollevò le mani e vide che erano sfocate e indistinte. Non sapeva nemmeno più quante dita avesse. Ancora dieci, sperò. "Aah!" Esclamò guardando gli altri. "Quando siete ehm... morti?"

Avevano la pelle giallastra, le orbite scure e incavate; i capelli un secco groviglio di ragnatele.

"Oh, dei!" singhiozzò Harry. "Lou, sembri..."

"Più morto del solito, sì." Continuò Louis, facendo ridere tutti.. "Beh, sì, ho avuto giorni migliori... non riesco a muovermi con scioltezza. Ma sto bene."

Akhlys ridacchiò. "Oh, no... non stai per niente bene."

"Come smontare l'autostima di un figlio di Ade, tutorial by Akhlys!" Esclamò Niall, provando a sdrammatizzare.

"Quindi, ora siamo invisibili?" Domandò Zayn, cercando di non badare al fatto che Niall saltellasse accanto a lui dicendo di essere l'uomo di nebbia.

Pregate per loro.

"Be', forse sì." rispose la dea.

"Okay ragazzi." Sussurrò Louis, che aveva già capito la strategia della Dea. "Questo è il momento in cui ci pugnala alle spalle, quindi estraete le armi."

"... se vivrete abbastanza a lungo. Ma non accadrà." Akhlys allargò le dita nodose. Altre piante spuntarono lungo l'orlo del baratro: cicuta, morella e oleandro si espansero verso i piedi di ciascuno di loro, come un tappeto letale. "La Foschia della Morte non è solo un mascheramento. È un modo di essere. Non avrei potuto farvi questo dono senza che ne seguisse la morte... la morte vera."

"È una trappola!" esclamò Louis, come se fosse una battuta che aveva ripetuto troppe volte.

La dea ridacchiò. "Non vi aspettavate che vi tradissi?"

"Sì." Risposero tutti.

"Be', allora, non è stata una vera e propria trappola!"

"Onesta." Commentò Harry, piegando la testa di lato.

"Sì, sì." ringhiò Stan. "Andiamo al sodo. Combatti!"

Purtroppo, lei si lanciò letteralmente su di loro. Akhlys spalancò bocca fino a slogarsi la mascella, e i suoi denti gialli diventarono lunghe zanne. Louis fece una battuta sarcastica alla dea, che Harry non sentì, e questa gli conficcò gli artigli nel torace.

Inciampò ma, ehi! Vorrei vedere voi a combattere con un corpo di fumo!

Le gambe si muovevano troppo lentamente e Harry sentì le braccia come fazzoletti. Preso dalla disperazione, Niall costruì velocemente una sedia e provò a lanciarle questa, pensando che magari si potesse solidificare per aria, ma... indovinate? 

The Prince Of Darkness [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora