CAPITOLO 2.

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Ormai sono circa due settimane e mezza che sono in stanza con Louis. Non andiamo molto d'accordo su parecchie cose ma la cosa positiva è che almeno non è timido come credevo all'inizio,è tranquillo e cerca di non usare parole volgari, al contrario di me, che voglio fargli credere di essere una persona diversa da come in realtà sono.

Mi alzo per andare in bagno e inciampo su una maglietta che è per terra.

"Fanculo Tomlinson!" Urlo a gran voce.

"Che succede?" Dice Louis pacatamente dall'altra stanza.

"Ci sono vestiti ovunque. Un po' di ordine , non viviamo in una stalla." Urlo.

Louis con passo lento si avvicina a me.

"Sistemerò poi.." mi sussurra nell'orecchio provocandomi dei brividi.

"Poi un cazzo,tu ora sistemi."

" E se non volessi farlo?" Mi sfida.

" Non mi sfidare Tomlinson" Sputo arrabbiato, non poteva fare quello che voleva.

Non risponde ma torna nella nostra stanza.

Sono arrabbiato. Dividiamo questa stanza da una sola settimana e litighiamo tantissimo. Siamo ore ad urlarci contro. Io odio il suo disordine ma a lui sembra non importare ciò che dico.

"Louis!" urlo nuovamente.

"Harry,che c'è?" Dice con un tono normale.

"Che ne dici se mi aiuti a sistemare? Dato che è tutta roba tua sarei io a farti il favore." Dico assumendo un tono più dolce.

"Ok,Harry,ma non abituarti."

Sorrido soddisfatto.

In meno di mezz'ora la stanza è pulita ma so che non durerà molto.

"Ci è voluto poco,no?" gli sorrido.

"Tempo che però avrei potuto utilizzare in altro modo."

"Ovvero?"

"Non so,ma qualcosa avrei potuto fare."

Louis riceve una chiamata e va di là a rispondere.

Faccio finta di ascoltare la musica ma è una chiamata insolita e voglio ascoltare.

'No,Liam,ti ho detto di no. No cazzo!' ..' no,ti ho detto che non mi piace.' 'e questo cosa vuol dire?' 'no,Liam,ti sbagli,sarà solo attrazione fisica. E' figo.'

E'  figo. Figo. E' un ragazzo.

Poi chiude il telefono.

"Chi era?" dico mascherando felicità con  menefreghismo levandomi le cuffiette.

"Styles,che impiccione. Era la mia fidanzata. "

So che sta mentendo,so che era Liam ma non voglio che sappia che avevo origliato la conversazione ma mi limito ad annuire.

"Come si chiama?" Le parole escono fuori velocemente senza che me renda conto. Voglio metterlo in imbarazzo? No, credo solo che vorrei sapere la verità.

"emh.. Lei si chiama.. si,ecco. Eleonor."

"Menti." Dico sorridendo.

"Come ti permetti?" dice alzando la voce.

"Si capisce da come lo hai detto."

"Ok,non era la mia fidanzata. "

Sorrido soddisfatto,ora dovevo capire se fosse gay o no.

"Hai una fidanzata?" sorrido malizioso calcando la lettera A.

"Harry ho capito dove vuoi andare a parare. Okay? Sì,sono gay."

"Lo sapevo."

"Come facevi a saperlo? Non dire che hai sentito la conversazione di Liam al telefono. Non parlavo di te." Arrossisce.

Ha detto così perché stava parlando di me? Io non so cosa provo per lui. Credo che sia attrazione fisica,almeno credo.

Comunque non voglio dirgli che ho sentito la sua conversazione.

"No,non ho sentito nulla. Comunque lo sapevo perché tra gay ci si riconosce." Dico e poi scoppio a ridere,lui mi segue.

In realtà prima di questa conversazione al telefono era sicuro che fosse etero.

Spazio autriceee

Allora,volevo dirvi grazie per la 100 visualizzazioni in così poco tempo,aw,mi farebbe ancora più piacere se commentiate con cosa ne pensate e se la storia vi piace potete votarla lalala.

A 200 visualizzazioni posto il terzo capitolo,byee. Tanto love.

-Giulia xx

PS. il Nuovo Spazio Autrice non ci sarà in tutti i capitoli.

Instants. ➢ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora