CAPITOLO 1.

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Sto aspettando ansiosamente il mio coinquilino. Ho deciso di vivere da solo ma non posso permettermi di pagare un appartamento e dovrò dividerlo. Non so nulla di questo nuovo compagno, credo si chiami Louis o Lewis non ricordo. Se non dovesse piacermi? Se mi trovassi male con lui non so cosa avrei potuto fare ma speravo che tra di noi andasse tutto bene.

I miei pensieri sono interrotti dal campanello che suona. E' lui.

Mi precipito ad aprire e lo vedo, qui davanti a me appare un ragazzo meraviglioso anche se solo indossando una semplice maglietta bianca, dei jeans e un paio di vans nere. Ha i capelli ordinatamente pettinati con un ciuffo che ricade sul suo volto. Ha il viso angelico e gli occhi color oceano. E' davvero perfetto.  Non mi accorgo però di essermi scordato di accoglierlo. Cerco di smettere di guardarlo e lo faccio accomodare.

"Credo che tu sia..Lewis, no?" Dico sperando di aver azzeccato il nome.

"Veramente Louis." Mi corregge imbarazzato.

"Oh okay. " rispondo, ecco la prima figura di merda.

"Avremo una stanza insieme,spero non ti dispiaccia." Continuo a parlare e vedo che arrossisce, ma non ne capisco il motivo. Poi si accende una lampadina, che avesse pensato che dormissimo in un solo letto?

"Emh.. non.. non è un l-letto matrimoniale.. Sono due emh.. singoli." Dico imbarazzato, non mi capitava spesso. Faccio spesso il duro ma non è quello che sono realmente. Di solito con le persone sono ormai abituato a nascondere i miei sentimenti. In realtà sono molto fragile. Ma è colpa dei suoi occhi, occhi blu come l'oceano che già so mi faranno impazzire.

"Oh, Ok." Risponde lui calmo.

Mi sembra una persona molto tranquilla. Io non lo sono. Non andremo d'accordo. Spero solo che sia per questo breve tempo dove ancora non ci conosciamo.

"Ti mostro l'appartamento." Dico prendendolo per mano, non so da dove venga tutta quest' audacia sincerament. Ma volevo vedere si avesse fatto qualche effetto, ed è proprio così, sento un brivido attraversarmi il corpo. Cosa mi sta succedendo?

In breve faccio il giro turistico dell'appartamento che essendo piccolo è stato ovviamente veloce.

"Comunque non mi hai ancora detto il tuo nome." Dice senza guardarmi negli occhi.

"Harry. Harry Styles." dico sorridendo leggermente, ero così preso da lui che non mi ero nemmeno presentato.

" Io Louis Tomlinson."

"Louis Tomlinson.." sussurro io. Il suo nome scivola lentamente dalle mie labbra. Ha un suono perfetto, ma in realtà ne ero già a conoscenza.

"Puoi posare le tue cose in camera." Gli comunico e lui accenna un sorriso, annuendo comincia a camminare nella stanza e dopo qualche secondo lo seguo.

Si siede sul suo nuovo letto e inizia a disfare le valigie.

"Vuoi una mano?" chiedo gentilmente guardandolo.

"No, grazie ma faccio da solo." e quel sorriso mi ha completamente distrutto.

"Ok." rispondo incapace di formulare un'altra parola.

"Come mai hai deciso di vivere da solo? Mi sembri abbastanza piccolo." Chiese lui dopo qualche momento di silenzio.

"Ho 20 anni, non sono piccolo. Comunque è perché mia madre.." Glielo dico? O no? Comunque Prima o poi l'avrebbe scoperto. "non hanno accettato un mio modo di essere." Gli dico andando sul vago.

"In che senso?" Chiede alzando un sopracciglio e piegando una maglietta rossa.

"Non ha accettato il fatto che io sia gay." Dico velocemente senza guardarlo negli occhi.

"Oh." Sussurra solamente e spero che anche dopo questo mi possa accettare, perchè se così non fosse stato non saprei cosa fare.

Tra noi c'è un silenzio imbarazzante, io fisso la parete senza dire una parola e mi torturo i polpastrelli, devo rompere in qualche modo il silenzio tra di noi.

"Louis, raccontami un po' di te."

"Oh ok. Ho i genitori divorziati e parecchie sorelle a cui ho dovuto badare. Ho vissuto con mia madre fino a qualche anno fa. Poi ho deciso di andarmene, ero stanco di quella casa, troppo rumore con tutte quelle piccole pesti che adoro. Ho trovato un bell'appartamento che dividevo con un ragazzo di nome Andy. Sono stato nell'appartamento con lui per parecchio tempo, però un mese fa ha trovato l'amore ed è andato a vivere con la sua ragazza lasciandomi solo. Ho cercato un appartamento ed ho trovato questo. Tu che mi dici?" Dice sorridendo e continuando a disfare le sue cose.

"Emh, mio padre è morto ma sinceramente non me ne fotte un cazzo perché non mi è mai stato vicino, mi ha abbandonato ed è andato con la sua amante lasciandomi da solo con mia madre all'età di pochi mesi. Con mia madre non mi sono mai trovato molto bene ma ora ha superato il limite. E' omofoba e appena l'ha saputo mi ha cacciato."

"Oh Harry, mi dispiace. Se mia madre l'avesse presa come la tua non so cosa avrei fatto." E annuisco.

Finchè il mio cervello ripensa alla sua frase. Questo voleva dire che era anche lui gay o solo che in caso fosse stato gay e gli fosse successo non avrebbe saputo cosa fare? Ma meglio non chiedere.

Non poteva essere gay.

SPAZIO AUTRICEEEE

Eccomi,ho ritrovato l'ispirazione e ho creato questa ff. Non sono molto convinta sul nome,magari lo cambierò in futuro. Per favore ditemi cosa ne pensate nei commenti. Ho già altri capitoli pronti e credo li metterò oggi,se qualcuno commenta dicendo cosa ne pensa,bye.

-Giulia xx


Nuovo Spazio Autrice.

Ho modificato alcune parti della storia, anzi molte parti saranno molte diverse, specialmente a fine, in questo non è cambiato quasi nulla, ma cambierò i capitoli prossimi.

Se siete nuove e la state leggendo per la prima volta tranquille a voi non cambia nulla.xx

Instants. ➢ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora