Sono le 9:15.
La situazione nella mia camera è indescrivibile,ho più vestiti sparsi sul letto,sulla scrivania e a terra che nell'armadio. Ovviamente chi poteva essere la causa di tutto questo trambusto? Lizzy.
E immaginate un po',ancora,dopo due ore di continui cambi di outfit,accessori,acconciature non abbiamo raggiunto un compromesso che vada bene per entrambe. Per di più non ho la più pallida idea di cosa succederà sta sera e dove sarò,quindi il dubbio ricade anche su cosa mettermi.
Elegante? Sportivo? Vestito? Tuta? Gonna? O forse è meglio un jeans? Ma poi dovrei anche indossare una giacca? Staremo all'aperto o al chiuso?
Ecco ci risiamo,mille domande mi occupano la mente e mi distraggono da Liz che fa mille ragionamenti per poter ideare l'outfit perfetto.
"Ma se scegliamo un semplice jeans e una felpa, no?" cerco di convincerla per non vederla più andare da una parte all'altra della stanza,come se dovessi andare a un matrimonio e fossi io la sposa... Anche no, grazie.
In risposta alla mia domanda supplichevole ottengo un'occhiataccia e mi ammutolisco, soffocando una risata con le mani.
Come se non avessi detto niente lei ritorna a gettare vestiti dappertutto e io mi butto sul letto esalando un respiro di sconforto.
Non finiremo mai.
Dopo varie lamentele da parte mia e mille vestiti abbinati da lei,che sono però stati scartati dopo pochi minuti dalle mie espressioni sgradevoli,decido di cedere ad un pantalone in pelle e un top a patto di mettere gli anfibi anziché i tacchi.
Un po' dispiaciuta, Liz, acconsente.
Inizia a squadrarmi da capo a piedi, concentrata e soddisfatta della sua piccola opera d'arte, analizza ogni dettagli del mio corpo e dei vestiti che ci aderiscono perfettamente.
Aggiungiamo gli ultimi particolari con qualche anello,una collanina e un po' di mascara.
E alla fine invece c'è l'abbiamo fatta.
Controllo l'ora e sono le 10:05,dovrei farcela ad arrivare in orario. Afferro il mio cellulare e le chiavi e non appena varco la porta della mia stanza penso ad un dettaglio importante che avevo trascurato: mio padre non deve assolutamente vedermi uscire di casa.
"E adesso cosa faccio? Se mi scopre sull'uscio della porta,mentre sto varcando la soglia,da sola e vestita così li viene un infarto e mi farà un discorsetto che finirà domani mattina!" sussurrò con una punta di panico.
Non ho voglia di subirmi un altro dei suoi discorsetti da padre,figuriamoci,a malapena riesco a mantenere un profilo basso solo rispondendo alla sue domande o interagire con lui con qualche frase.
Vedendomi nello sconforto più totale, Liz mi mette la mano sulla spalla dicendomi:
"Ho un piano,ecco cosa faremo!"
Dopo avermi descritto nei minimi dettagli ogni mossa e ogni parola che deve essere pronunciata e qualche prova per assicurarci che tutto vada liscio e secondo il piano, siamo pronte per questa missione.
La prima mossa è la mia. Dico a mio padre che sbadatamente non abbiamo fatto caso all'orario e che sfortunatamente si è fatto troppo tardi e che non potendo ritornare a casa, Liz può fermarsi da noi questa notte. A questa mia affermazione detta tutto d'un fiato la risposta di mio padre è stato solamente un si pronunciato con la testa sui documenti seguito da un movimento della mano che mi invitava ad uscire dal suo ufficio. Mentre esco noto le chiavi della macchina su un porta chiavi e pensando al piano di Liz,con un movimento rapido e silenzioso
Perfetto. Mio padre per ora dovrebbe essere fuorigioco. Chissà per quanto lo sarà?
Ritorno in camera e Liz è lì che mi aspetta con i cuscini in mano. No aspetta... i cuscini?
"Se sono qui a dormire chi ti accompagnerà al tuo appuntamento?" dice con una faccia ammiccante.
Ah che stupida. Non di certo è un appuntamento. Vero?
Prendo anch'io dei cuscini e insieme a lei li poniamo al di sotto delle lenzuola e guardando il letto stento a credere che non ci siano delle persone dormienti all'interno.
Il prossimo passo è scendere senza farci notare e anche per questo Liz ha avuto un'idea. Non smetterà mai di sorprendermi questa ragazza.
Apre la finestra e con lo sguardo rivolto verso la pianta rampicante mi incita a seguirla,ormai abituata e sicura arrivo a terra in pochi minuti,ma non posso dire lo stesso di Liz che ha una faccia esilarante. Ha gli occhi spalancati,la bocca serrate e il corpo immobilizzato come se fosse in mezzo al ghiaccio.
Si accorge che la sto guardando e anche il suo viso si rilassa e si libera in una risata, "Dai Brook,lo sai che ho paura dell'altezza e poi non sono così brava a uscire di casa di nascosto come te!" dice gridando.
Alche io spalancò gli occhi e li faccio segno di non gridare per non farci sentire da mio padre,proprio ora che c'è l'abbiamo quasi fatta.
Dopo vari consigli,risate e colpi al cuore riesco a farla scendere senza farla atterrare con qualche osso rotto o le ginocchia sbucciate e sorrido esalando un respiro di soglievo.
In questo momento mi ritorna in mente l'altra sera,quando eravamo io e lui a dover uscire da quella palestra. A risvegliarmi dal mio flashback è Liz,solo ora mi accorgo di starla a fissare.
"Che c'è? È stata una passeggiata" dice sfregandosi le mani e vantandosi delle sue abilità da scalatrice di piante rampicanti e io in risposta alzo gli occhi al cielo dirigendomi verso la macchina.
Ho ancora tutt'ora la convinzione che quella pianta,un giorno o l'altro,si stanchi delle nostre scappatelle e decida di crollare e farci un dispetto. Non so cosa farei e cosa avrei fatto senza di essa.
Esco dalla giacca le chiavi della macchiana di papà e ripensandoci non è stata una buona idea... potrebbe accorgersene. Ma del resto,non avevo altri modi penso tra me e me cercando di convincermi.
"Emh ehm...Liz,tu sai guidare spero,non è così? Perché altrimenti non so com..."
"Tesoro,stai parlano con Elisabeth Beckham,certo che so guidare"
"Perfetto"
Mentre siamo diretti alla nostra meta non riesco ancora a crederci:sento ancora l'indirizzo inciso sulla mia pelle.
C'è silenzio. Ne io ne lei abbiamo niente da dirci,perciò decido di alzare il volume della radio che faceva da sottofondo e come sempre, la musica è il via libera per i miei pensieri.
Se qualche mese fa qualcuno sarebbe venuto da me a raccontarmi ciò che sto facendo ora gli avrei riso in faccia. Sono passata dal non uscire da casa per giorni,senza sentirne alcuna esigenza ad ora che non conosco ancora tutte le stanze della casa di papà. Certo,le situazioni sono diverse,le case sono diverse e anche le persone che ho vicino ora sono diverse.
A risvegliarmi dai miei pensieri sono un clacson e un paio di fari che accecano la mia vista di una macchina che abbiamo davanti a noi e Liz che frena tutto d'un tratto.Mi giro verso di lei che mi guarda con una faccia da colpevole.
"Scusami, dovevo dare la precedenza..."
"Meniamola che avevi detto di saper guidare,mi sei sembrata molto convincente"
"Ma è così,solo che... non ho ancora la patente"
Spalancò gli occhi. È pazza.
E io ancora più di lei.Sono entrata in macchina e ho lasciato guidare una persona che non ha ancora la patente?
"Però ci sto lavorando,sto ancora studiando e conto di prenderla molto presto" dice ridacchiando.
"Sicuramente la prossima volta salirò solo se vedrò la tua patente con i miei occhi" le punto il viso avvisandola.
Ridendo e scherzando ci accorgiamo di essere arrivate all'indirizzo prefissato.
Ma che strano. Non c'è nessuno,eppure controllando l'ora direi che siamo puntuali.
La strada è completamente vuota,ma strizzando gli occhi mi accorgo di una macchina in lontananza è qualcosa mi dice che è qui per me. Decido di scendere dall'auto,cercando di rassicurare Liz,ma anche un po' me stessa. Avvicinandomi a quella macchina mi accorgo che di fronte ad essa c'è un ragazzo appoggiato al muro mentre fuma una sigaretta. È alto,piazzato,ha molti tatuaggi ma... non è Jack.
Si accorge della mia presenza.
Facendo l'ultimo tiro e spegnendo la sigaretta sotto i piedi mi guarda e noto i suoi occhi color nocciola.
"Sei tu Brooklyn Foster?"____________________________________________________
Ciao a tutti,ecco qui un nuovo capitolo di questa storia!Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso per Brook. Ma chi è quel ragazzo? Dov'è Jack? E sopratutto cosa succederà?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo se sceglierete di continuare la mia storia.
Spero vi piaccia e se vi va lasciate un commento e una stellina ✨
Fatemi sapere cosa ne pensate... a presto!
-Gaia💘
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Nonplussed
ChickLitNonplussed(inglese):Quando provi qualcosa di talmente forte e contrastante che non sei in grado di descrivere a parole. Trama:Brooklyn Foster,una liceale di 17 anni,ama leggere,scattare fotografie e andare in skate. Una ragazza che riesce a inquadra...