IX-Il primo giorno di scuola

50 27 7
                                    

Eccolo.
Di nuovo.
Quel nero in cui io sto sprofondando. Sembra sti cercando di risucchiarmi dentro di esso. Ma non voglio,non gliela do vinta. Cerco con tutte le mie forze di arrivare a quella luce. Quel piccolo spiraglio che mi guarda dall'alto. Quella piccola possibilità di salvezza. Ci sono quasi,sono vicina. Ma ad un tratto sento una forza prendermi dal basso e tirarmi verso di essa. Tiro un urlo.
Cazzo,ogni volta la stessa storia. Mi sveglio d'impulso e porto la mano sul collo mentre esalò un respiro profondo,come se non avessi mai inalato l'aria in tutta la mia vita. Mi accorgo di essere zuppa di sudore,così decido di fare una doccia.
L'acqua calda che scorre sul mio corpo rilassa i nervi e la mente è finalmente vuota da ogni pensiero. C'era silenzio,solo il rumore dell'acqua riempiva quest'enorme casa. Se fossi stata a casa in New Jersey,altro che pace e silenzio. Ci sarebbero state le urla dei miei fratelli che litigavano sicuramente per delle sciocchezze, mia madre che armeggiava strani strumenti per provare nuove ricette di cucina e il mio piccolo Salem che appari e e scompariva da un lato all'altro della casa.
Esco dalla doccia,pulisco con la mano lo specchio appannato e guardandomi noto due aloni scuri sotto i miei occhi.
Le mie care vecchie amiche occhiaie,non mi abbandonano mai.
Per far sembrare il mio aspetto più sano e riposato uso un po' di fondotinta e mascara. L'unica gioia dei capelli ricci è quella di non dover perdere tempo a sistemarli,tanto sono già disordinati e ingestibili di loro. Torno in camera e aprendo l'armadio la prima cosa che salta all'occhio è proprio lei:la felpa rossa. Ripenso all'altra sera,a quel misterioso ragazzo,chissà se lo vedrò a scuola e chissà che farà o dirà....
'Smettila Brook,anche se dovesse notarti in mezzo a una mandria di ragazzi non ti rivolgerà nemmeno uno sguardo,probabilmente non si ricorderà di te.'
Mi vesto e dandomi un'ultima occhiata allo specchio prendo lo skate e esco di casa.
Mentre vado a scuola ascolto una della mia band preferita:i the clash. Sin da quando ero piccola,la mamma mi diceva che la musica e questo gruppo le hanno salvato la vita,facendogliela vedere da una prospettiva diversa, migliore.
Più mi avvicino alla scuola e vedo volti mai visti in gruppo felici e spensierati,più aumenta l'ansia.
Non conosco nessuno,non so quali siano le mie classi, non ho la minima idea di quale sia il mio corso e come comportarmi. E se saltassi il primo giorno di scuola?
'Ma che sei scema? Dai almeno hai Brook in classe con te,non sei sola' cerca di tranquillizzarmi il mio subconscio.
Ma riesco a calmarmi solo quando vedo Liz con in mano due caffè, un sorriso smagliante e i suoi occhi vispi. È tutto il mio contrario,io sembro appena uscita da un film di sopravvissuti dopo un'epidemia di zombie.
"Beh come pensi sarà questo tuo primo giorno?"
"Benissimo,credo" rispondo dando un sorso al caffè sfoderando uno dei miei peggiori sorrisi per nascondere l'ansia e il nervosismo.
No, non è vero,andrà di merda,già me lo sento.
Liz come al solito ha capito che non sono a mio agio e,prendendomi sottobraccio mi trascina all'interno di questo carcere minorile.
Camminando lungo i corridoi sento tutti gli occhi addosso,ma cerco di concentrarmi sulla voce di Liz che mi sta indicando tutte le classi del nostro corso e gli orari da rispettare.
Tanto li dimenticherò tutti, ne sono sicura.
Inoltre Liz mi dice che in quella scuola c'erano molti tipo di di studenti,tutti diversi: fuori in giardino era il ritrovo dei 'nerd',giocatori di scacchi e lettori,invece affianco ai bagni e agli armadietti era il territorio dei 'topi', venivano chiamati così perché ogni volta che ne combinavano una delle loro scappavano via e chissà come mai non venivano mai beccati. Lungo i corridoi potevi incontrare qualche 'avvocato delle cause perse' o 'ambientalista' che continuava a ripetere le conseguenze delle buste di plastica dentro qualche tartaruga. Infine ma non per importanza c'erano quei ragazzi che erano ammirati da tutti,che tutti volevano essere e sognavano di stare al loro posto. Tutti li chiamavano 'i lads'. Non si sa come e perché ma questi ragazzi erano i più popolari della scuola e venivano rispetta come dei. Erano gli unici all'ora di pranzo a sedersi ai tavoli intorno a una piccola fontana e guai a chi si avvicinava o peggio ancora osava sedersi insieme a loro. Erano riservati solo ai lads.
Guardo l'orario e a prima ora abbiamo matematica. La odio. In verità alle elementari finché c'erano solo operazioni con i numeri era abbastanza accettabile,ma da quanto sono comparse le lettere per me è una guerra persa.
Stranamente passa molto velocemente,anche perché non avevo tenuto conto del dovermi presentare a tutta la classe ,alla quale sicuramente non fregherà nulla di come mi chiamo,da dove vengo e perché sono proprio in classe con loro, vivo anche senza queste informazioni.
Dopo qualche altra lezione finalmente andiamo a mensa.
Muoio di fame.
Io e Liz ci sediamo ad un tavolo all'ombra e iniziamo a parlare del più e del meno. Incomincio a parlarle di quello che è successo pochi giorni prima e lei mi guarda sempre di più sorpresa a bocca aperta.
"Ma sai almeno come si chiama?"
"No,purtroppo so solo il suo cognome,credo sia Walker..."
"Oddio non ci posso credere,se credo di aver capito di chi stai parlando,non dovresti girarti e proprio dietr-"
Come non detto. La curiosità ha avuto la meglio e appena mi giro... non ci posso credere!
È lui. Occhi di ghiaccio. Al suo arrivo tutti smettono di parlare e tutti gli occhi addosso a lui sono come dei fari di un palco. Mentre continuo a guardarlo alle mie spalle sento una voce
"Uh Liz chi è questa figa che è con te."
È un ragazzo,mi colpisce a primo impatto di lui il suo abbigliamento:indossa un completo giacca e cravatta tutto colorato e ha un aspetto molto curato,in ogni minimo dettaglio
"Ciao Mason,lei è Liz"
Ci scambiamo un sorriso e sedendosi vicino a me aggiunge
""Tesoro,se continui a guardalo lo consumi e noi non possiamo più ammirare la sua bellezza,e tranquilla,se hai i miei stessi gusti possiamo andare a caccia di manzi insieme" facendomi l'occhiolino.
"Comunque si chiama Jack Walker,ha diciannove anni ed è all'ultimo anno"
Io e Liz lo guardiamo stupite dal fatto che sappia tutte queste cose
"Che c'è? È popolare.. chi non lo conosce?" dice Mason alzando le spalle
Finiamo il pranzo tra mille chiacchiere e risate.
Manca l'ultima ora,quella di letteratura. Fortunatamente la mia materia preferita.
Oggi il professore,il signor Finstok, inizia a introdurre un libro che tratteremo e studieremo per il primo periodo dell'anno. Orgoglio e Pregiudizio. Quel libro l'avrò letto migliaia di volte,tutte le sue pagine sono consumate a furia di sfogliarle e parti di loro sono sottolineate. L'ultima ora passa più velocemente del voluto e una volta uscita dalla classe saluto Liz. Io preferisco sistemarmi con calma prima di uscire dalla classe. Odio la confusione che si crea alla fine delle lezioni. Una volta che i corridoi sono vuoti e silenziosi decido di uscire dalla classe. Ad un tratto una voce interrompe il silenzio che si era creato,credo di averla già sentita...
'Dai Brook non andare a vedere,ti caccerai nei guai,come ogni volta!'
Tanto per cambiare non do mai ascolto al mio subconscio anche se dovrei iniziare a farlo. Trovo la classe dalla quale usciva quella voce ed era proprio la sua,Jack.
Mi avvicino alla porta,questa volta però cercando di non urlarla come già successo e sento lui discutere con un altro ragazzo...non riesco a sentire molto bene, ma capisco solo un "Non mi importa,devi organizzarmene un altro,alza la posta in gioco però" seguito da un pugno sul tavolo che rimbomba per tutta la scuola.
Piena di dubbi decido di tornare a casa e di pensarci per strada. Devo assolutamente capire di cosa stava parlando,magari un giorno di questi faccio un salto per lasciarli la felpa...
'In che guaio ti stai cacciando Brook?'
_____________________________________________

Ciao a tutti,ecco qui un nuovo capitolo di questa storia! Diciamo che il primo giorno di scuola di Brook non è andato male come credeva,ha anche scoperto il nome del ragazzo misterioso! Ma con chi stava parlando? Di cosa?
Brook sicuramente vuole dare una risposta a tutti i suoi punti interrogativi.
Spero vi piaccia e se vi va lasciate un commento e una stellina
Fatemi sapere cosa ne pensate... a presto!
-Gaia💘

xoxo

NonplussedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora