II Capitolo- Una delle solite giornate

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È tutto buio,cerco di strizzare gli occhi per vedere meglio,ma nulla.

Vedo intorno a me il nero più assoluto.

D'un tratto riesco a scorgere in lontananza una figura chiara che corre verso di me,ma aspettate,non arriva mai,quindi decido di andargli incontro anch'io.
Un passo.
Due passi.
Cinque passi.
Ma come...non riesco a raggiungerlo.
Provo ad aumentare il passo,fino ad avere l'affanno,sempre più veloce finché riesco a trovarmelo davanti: è un uomo,poco più alto di me,del quale però non riesco a vederne il volto,incuriosita avvicino la mano al suo viso,ma appena lo sfioro non percepisco alcun tocco ritraggo la mano stranita e...

Sento arrivarmi qualcosa in faccia,qualcosa di morbido e bianco.
Aspetta...cosa?Un cuscino?
Il tempo di aprire gli occhi e mettere a fuoco vedo mia sorella difronte a me stesa sul pavimento a piegarsi in due dalle risate.

"Su sfigata alzati! Sono le 6:30"
Mi ordina appena ritornata in se,'buongiorno anche a te eh' penso rigirandomi dall'altra parte del letto.
Lo so.

Sarà come tutte le altre.

Una delle solite giornate monotone.

Ad un tratto un musetto umido viene a leccarmi la guancia,è proprio la mia piccola palla di pelo,Salem,non a caso un gatto nero.

Finalmente decido di alzarmi e di andare a fare colazione di mille portate. Ah già non mi sono ancora presentata,che sbadata!

Io sono Brooklyn Foster,anche se tutti per comodità mi chiamano Brook,ho 17 anni ho i capelli tinti di viola,occhi scuri e arrivo a stento a prendere le confezioni di biscotti sul primo ripiano della credenza,però in compenso ho un fisico formoso ,frequento il quarto anno del liceo classico della mia città.

Quella strega di mia sorella si chiama Margot,un nome e una garanzia,anche se non sembra dai suoi comportamenti ha 19 anni,io e lei siamo l'esatto opposto.
Lei ha i capelli castani,occhi verdi,un fisico niente male ma è letteralmente una tavola da surf,in confronto a me è loro più brava a socializzare e farsi amici tutti.
Ha appena cominciato gli studi di medicina,eh già,il sogno di ogni genitore.

Scendo giù in cucina e vedo mia madre e mi fratello intenti a fare i pancakes,con scarsi risultati,quindi decido di prepararmi la mia solita tazza di latte e cereali.

Mia madre è Beverly Foster,è una imprenditrice laureata in ingegneria delle telecomunicazioni e da qui si può notare l'ambizione verso mio sorella.

Il piccolo animaletto qui in cucina,eh no, non mi riferisco al mio gatto, è Liam,il più piccolo della famiglia.
Ha 14 anni ed è una vera trottola,è sempre in giro per casa indaffarato a fare mille cose freneticamente e non appena non lo vedi più è di sicuro in camera sua a giocare ai videogiochi,lui è un po' come me,molto chiuso e riservato.

Appena finito di far colazione mia madre mi chiede "Brook,ricordati di portare giù la valigia,l'autista dovrebbe arrivare tra poco",la guardo spaesata,ma dopo pochi secondi spalancò gli occhi e ricordo che giorno sia oggi.
'Oh cazzo tra qualche ora ho l'aereo!'.

'Bene Brook,fantastico,hai anche dimenticato di farti la valigia' dico tra me e me.

Ok,niente panico,cosa si fa quando si ha un volo tra poche ore?Ah giusto,prima di tutto prendo una valigia,poi il prossimo passo è riempirla.

'Uau,come sei perspicace Brook' dice il mio subconscio,lo lascio perdere e intanto riempio la valigia con i miei vestiti,libri e la mia indimenticabile Polariod 9015 e le mie amate foto.

Dopo mezz'ora sono pronta e esco di casa salutando con un sorriso,già so di essere un peso per loro,ma è pur sempre la mia famiglia.

Doveva essere un lunedì come tanti e invece mi ritrovo in aereoporto a fare il check-in per il volo New Jersey-Los Angeles.
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Ciao a tutti,io sono Gaia e questo è un nuovo capitolo della mia storia! Spero vi piaccia e se vi va lasciate un commento e una stellina
Fatemi sapere cosa ne pensate...a presto!
xoxo

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