IV Capitolo-Welcome to Los Angeles

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Una volta entrata in auto saluto il signor Berkley,questo è il nome inciso sul targhettino,il quale mi risponde con "Buonasera signorina Foster,è un piacere conoscerla". Dal sedile posteriore posso riuscire ad osservarlo meglio:è un uomo sulla cinquantina,lo si deduce dai suoi capelli grigi e dalle sue rughe in varie parti del viso,ha gli occhi di un nocciola intenso e un sorriso molto probabilmente artificiale, ma sincero.Durante il tragitto verso casa mi chiede informazioni e curiosità sul viaggio in aereo,evidentemente mi si legge dagli occhi che ho il terrore degli aerei,odio i cambiamenti drastici e aprire delle discussioni,per di più con persone a me estranee con le quali non ho voglia di parlare,quindi dileguo la sua domanda con un "È stato un volo abbastanza tranquillo e leggero". Dopo la durata di qualche canzone commerciale la macchina si ferma.
"Spero che il tragitto in macchina sia stato di suo gradimento signorina,sono certo che il signor Foster la sta aspettando a braccia aperte" dice il signor Berkley.
Come no,l'unica cosa aperta che ha è la porta del suo studio per la sua segretaria a tutte le ore del giorno.
"Si certo...beh grazie,ci si becca in giro zio!" rispondo con nonchalance.
L'autista mi guarda con gli occhi sgranati ma poi fa un sorriso capendo il nuovo gergo degli adolescenti.
'Quasi quasi mi è simpatico' penso tra me e me.
Scendo dall'auto e la prima cosa che noto è un tramonto mozza fiato. È un vero e proprio dipinto,il celeste del cielo incontra il rosso intenso del sole e entrambi si mescolano all'interno delle nuvole,le quali sembrano dei batuffoli di zucchero filato alla fragola. Non esito a scattare una foto che,uscita dalla polaroid sventolo per farla asciugare. Mi volto e trovo davanti a me una scalinata bianca che porta a una villa altro che modesta: è a due piani,al primo piano si intravedono dalle portefinestre la cucina e il soggiorno, mentre dal piano superiore,dove presumo ci siano le camere da letto, si affacciano due balconi dal piano superiore su una splendida piscina illuminata da farò di vari colori. A bordo piscina vi è un bar e delle sdraio posizionate sotto un gazebo. Io rimango immobile ad ammirare il gioiellino di mio padre,quando ad un tratto sento il ticchettio di un tacco venire verso di me,è una donna alta,in tailleur,con i capelli raccolti in uno chignon e degli occhi vispi color smeraldo,deve essere sicuramente la segretaria.
"Ciao io sono Liliana,la segretaria del signor Foster,tu devi essere Brooklyn, giusto?" si presenta con un sorriso così tirato da sembrar finto.
"Si,sono Brook,in persona" rispondo alquanto indifferente
'Andiamo brook,sta cercando di essere gentile' mi suggerisce il mio subconscio
Eh si,il diavolo prima ti accarezza e poi si prende l'anima,quanto tarderà a dirmi che si scopa mio padre? Mh...una-due settimane?
Vengo risvegliata dai miei pensieri da una voce roca e autoritaria,si è proprio mio padre.
"Ciao Lily,vedo hai già conosciuto mia figlia Brooklyn" dice cingendole la vita.
'Cosa??? Ma stiamo scherzando???? Ora la sua segretaria ha anche un nomignolo è un rapporto così intimo con mio padre da farsi addirittura cingere la vita??..a che punto siamo arrivati,io l'ho detto che se la scopava già da un pezzo'
'Brooklyn Foster la smetti di fare la bambina e di avere questi pensieri perversi?',dopo un po' decido di abbandonare tutte le miei teorie sul rapporto tra mio padre e la sua segretarie e dare ascolto al mio subconscio.
Dopo il solito cliché mi viene mostrata la mia camera,al centro vi è un letto con sopra un pacco regalo...decido di aprirlo senza pensarci due volte e all'interno vi trovo un biglietto:

"Mia piccola Brook,forse questo ti aiuterà a sentirti meno piccola in una città così grande.
                                                                                              -Mamma"

Scosto la carta e il contenuto della scatola è un skateboard di colore nero,con una grande lettera B al centro di colore rosso. Pur non andandoci da molto,vediamo se riesco ancora a cavarmela...
Così decido di uscire a andare in quella pista di skate che ho visto a pochi minuti da casa quando ero in macchina.
Appena arrivata è come se fossi a casa,casa mia.
Nessuno ti guarda stranito o si interessa minimamente a te,tutti hanno in mente lo stesso pensiero:loro stessi e lo skate.
Appena entrata in pista, inizio a riscaldarmi facendo qualche trick e hollie sulle rampe e le varie attrezzature,ma vengo distratta e fermata dagli applausi e le urla energiche di una ragazza. Mi colpisce davvero tanto il suo stile,è bassa,forse anche più di me,ha i capelli di un verde acceso,è anche da lontano si può adocchiare il suo piercing al labbro inferiore a destra. Viene verso di me e sventolando la mano dice:
"Uoo ragazza gran bello stile,da quanto fai skate?"
Cercando di camuffare il mio imbarazzo e la mia insicurezza rispondo schiarendomi la voce:
"Oi ciao,grazie,diciamo che ho i piedi su uno skate da prima che i miei mi dessero il nome di Brooklyn Foster"
Sentendo il mio nome si immobilizza e il suo sguardo diventa di ghiaccio,ma in pochi secondi scuotendo la testa sorridendo dice di chiamarsi Elisabeth Jonson, ma per gli amici Liz.
Dopo aver parlato un po' scopro che ha la mia stessa età e frequenta il liceo al quale io dovrei iscrivermi,e 'sembrandole una ragazza apposto' ,testuali parole, decide di invitarmi a una festa in spiaggia.
Ecco,fossi una ragazza normale di questi tempi accetterei volentieri immediatamente,ma l'unica cosa che volevo evitare erano le feste e guardate un po' mi si presenta davanti proprio una richiesta del genere. Però pensandoci non posso dirle di no,infondo è la prima ragazza che conosco dopo molto tempo,magari non sarà poi così male. So che appena arrivata mi pentirò,ma hey la vita è solo una!
"Ovvio Liz ci sarò,dimmi solo dove e quando"
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Ciao a tutti,ecco qui un nuovo capitolo di questa storia! Finalmente Brook dopo molto tempo spera di sentirsi una vera e propria adolescente,chissà come andrà la festa in spiaggia??
Spero vi piaccia e se vi va lasciate un commento e una stellina ✨
Fatemi sapere cosa ne pensate... a presto!
xoxo

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