스물 일곱

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Jimin si trovava alla stazione di Busan, aspettando il treno proveniente da Daegu. Era arrivato con mezz'ora di anticipo, trascinandosi dietro un Hoseok palesemente mezzo addormentato e scocciato.
— Jimin, ti avevo detto che fosse presto, almeno fammi prendere un caffè.
— E se mentre siamo in caffetteria il treno dovesse arrivare in anticipo? Se Yoongi non dovesse vedermi potrebbe preoccuparsi. Poi ha fatto tutta questa strada per vedermi, non posso farlo aspettare.
Hoseok non provò neanche a rispondere, semplicemente sospirò e alzò la testa, per vedere se almeno fosse uscito il numero del binario, ma ovviamente, ancora nulla.

Jimin aveva rubato tutti i vestiti che stava indossando dall'armadio del suo migliore amico. Voleva essere al meglio per il suo primo incontro con il ragazzo che gli interessava. Stava morendo d'ansia, tanto che lo stomaco gli faceva male. Voleva che quel giorno fosse perfetto, infatti ogni volta che si trovava a fare un primo passo, usava il piede sinistro, visto che la nonna gli aveva insegnato che portasse fortuna in un giorno importante. Jimin non aveva mai creduto a queste usanze, ma quel giorno avrebbe fatto di tutto per impedire alla cattiva sorte di avvicinarsi.

Il numero del binario era uscito, così i due si erano avviati alla banchina. Jimin stava andando palesemente in panico, gli tremavano le mani e non riusciva a stare fermo, camminando un po' avanti e indietro, sporgendo il collo e cambiando peso da un piede all'altro. Hoseok non poteva far altro che guardarlo con un sorriso sul viso.
Quando il treno arrivò, finalmente, alla stazione, il biondo si girò verso l'amico con gli occhi spalancati, completamente cadaverico. L'amico gli mise una mano sulla spalla, gli fece un sorriso di incoraggiamento e lo girò di nuovo verso la banchina, perché, proprio in quel momento, Yoongi stava scendendo dal vagone.
Jimin, appena lo vide, ebbe una fitta al cuore. Poi, i suoi piedi, automaticamente, iniziarono a camminare verso il ragazzo di Daegu, per poi aumentare sempre di più la velocità, iniziando a correre.

Yoongi l'aveva visto, l'aveva visto ancor prima di scendere dal treno dal finestrino, e prima di uscire Namjoon dovette aiutarlo a respirare normalmente.
Era in ansia, tanto. Vederlo ogni secondo sempre più vicino gli stava facendo impazzire il cuore.
Non sapeva cosa fare, come comportarsi, cosa dire e mentre il moro era fermo a guardarlo e cercare di reagire, senza neanche accorgersene, i loro corpi si scontrarono.
Il suo Jimin lo stava abbracciando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2021 ⏰

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