Jimin rimase imbambolato a guardare quella foto per diversi minuti e un sorriso apparve involontariamente sul suo volto.
Quel ragazzo era davvero insistente, ma anche tenero e veramente troppo bello.
Aveva ragione, Jimin non poteva non rispondergli, ma decise di farlo aspettare un po', anche perché avrebbe dovuto seguire la lezione visto che il giorno del test si avvicinava sempre di più. Ripose il telefono nello zaino e cercò veramente di seguire la spiegazione del professore, ma inutile a dirlo, che la sua mente si trovava altrove.
Pensava a quanto sarebbe stato bello conoscere da vicino Suga, se fosse così anche nella realtà o magari fosse più bello, anche se non pensava si potesse essere più belli di così. Pensava se magari dal vivo fosse stato lo stesso così assillante e così sicuro di sé. Pensava a cosa potesse fare nella sua vita, se lavorasse e se sì che lavoro il ragazzo potesse fare.
Pensava, pensava a lui e basta e si rese conto non fosse una cosa buona.
Si rese anche conto che molto probabilmente non avrebbe mai incontrato quel ragazzo, che magari dopo un paio di giorni neanche gli avrebbe più scritto.
Il suo umore scese sotto terra e Jimin si accasciò sulla sedia, arrendendosi nel seguire la lezione.
Decise che finché avrebbero parlato, lui ci sarebbe stato, avrebbe tenuto il gioco di Suga e allo stesso tempo si ripromise di non legarsi troppo a quel ragazzo.
Quando la campanella suonò e il professore uscì dalla classe, la prima cosa che fece fu prendere il telefono e rispondergli. Voleva mandargli anche lui una foto, e per farlo ci mise davvero un po' di tempo perché voleva fosse perfetta e voleva che il suo hyung l'apprezzasse davvero.
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yubo {pjk;myg}
Fiksi Penggemar- Hyung, non voglio andare via. - Tutto ha una fine, Jiminie.