이십 육

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Il giorno era arrivato.

Yoongi non aveva chiuso occhio per tutta la notte. Quando alle 6:30 si alzò dal letto per andare a lavarsi e incontrò la sua figura allo specchio si maledisse. Voleva avere un aspetto perfetto al suo primo incontro con Jimin e invece sembrava uno zombie.

Mentre faceva la doccia, il peso al suo stomaco non faceva altro che aumentare. Come si sarebbe dovuto comportare? Jimin gli piaceva, voleva fare buona impressione. Come avrebbe dovuto salutarlo? Un semplice ciao? Un abbraccio? Una stretta di mano? Yoongi si sentiva impazzire. Non era mai stato in una situazione del genere, ma non perché non avesse mai incontrato qualcuno conosciuto online, ma perché non gli era mai interessato qualcuno quanto il ragazzo biondo.

Quella mattina avrebbero preso il treno dalla stazione di Daegu alle 8:15, in modo da arrivare abbastanza presto a Busan e passare tutta la giornata insieme. Quando arrivò davanti la caffetteria della stazione, dove doveva incontrarsi con i suoi amici, il suo corpo tremava visibilmente dall'ansia. Era già alla sua quarta sigaretta quando vide in lontananza i suoi amici, erano in ritardo di 7 minuti.
– Buongiorno Yoongi! Sei pronto ad incontrare l'uomo dei tuoi sogni?
Taehyung era fin troppo euforico. Aveva un sorriso da un orecchio all'altro e il suo tono di voce era fin troppo alto. Yoongi scostò il braccio che l'amico gli aveva poggiato sulle spalle e prese un tiro dalla sigaretta.
– Siete in ritardo, niente tempo per la colazione, avviamoci al binario.
Namjoon e Seokjin si scambiarono uno sguardo sorridendosi, non avevano mai visto Yoongi così nervoso. Pensavano fosse tenero.
Insieme, con in sottofondo le lamentele di Taehyung che voleva fare colazione e con uno Yoongi che più camminavano più diventava bianco, si avviarono al binario del treno diretto a Busan.
Aspettarono una decina di minuti prima che il treno arrivasse, Yoongi aveva finalmente realizzato completamente che stava per incontrare proprio il suo Park Jimin. Salirono e si sistemarono ai loro posti, Taehyung e Yoongi vicino ai finestrini, il primo perché era un bambino viziato e non volevano sentire le sue lamentele tutto il viaggio, il secondo perché sembrava stesse per sentirsi male.
Namjoon e Seokjin si guardarono ancora una volta, scambiandosi un sorriso intenerito, poi Namjoon, che si trovava di fianco a Yoongi, gli mise una mano sul ginocchio e quest'ultimo si girò per guardarlo.
– Yoongi-ah, non essere così nervoso. Avete parlato per molto tempo, andrà tutto bene. – poi si rivolse a Taehyung – e tu invece dovresti preoccuparti un po' di più per l'incontro con il tuo amico, non parlate e non vi vedete da secoli, magari si renderà conto che sei insopportabile.
Taehyung spalancò gli occhi e cercò di dare uno schiaffo a Namjoon. Tutti scoppiarono a ridere.
Poi il treno partì, Yoongi deglutì e senza rendersene conto strinse la mano a Namjoon.
Tra poche ore avrebbe incontrato il suo Jimin.

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