Brittany pov
Cosa mi era preso prima, ero stata la prima a dirle che non dovevamo fare nulla e poi le sono praticamente saltata addosso, dio Britt sei un'animale. Beh lo sarebbero tutti, nessuno riuscirebbe a trattenersi davanti a lei, è semplicemente una dea e pensare che l'ho vista ancora con i vestiti addosso non oso pensare come possa essere senza...BRITTANY, sei una pervertita. Ok ok, la smetto.
Ci stavamo tenendo per mano mentre scendevamo le scale per dirigerci in cucina, mano a mano che ci avvicinavamo la sentivo irrigidirsi quindi per evitare che si sentisse a disagio con sua madre mi tirai via da quella stretta. Mi guardò in modo interrogativo.
"Non dobbiamo affrettare le tappe, abbiamo tempo" le dissi sorridendo
"Grazie" mi regalò uno di quei sorrisi che mi facevano girare la testa
"Ciao mamma, questa è Brittany ma immagino che vi siate già presentate"
"Si ci siamo presentate poco fa, è un piacere conoscerti Brittany"
"Il piacere è mio signora Lopez" dissi arrossendo, sono sempre stata una ragazza timida con le persone che conoscevo da poco.
"Puoi chiamarmi Maria, te l'ho già detto.. le amiche di Santana sono anche amiche mie, ora vado a vedere come procede l'arrosto, intanto voi potete sedervi" e si diresse in cucina. Non sapevo se dirlo a Santana ma io adoravo l'arrosto, per quanto mi riguardava avrebbe dovuto chiamarmi ogni volta che lo preparava.
"hey San..." si voltò immediatamente
"so che potrebbe sembrarti stupido ma quando tua madre fa l'arrosto mi potresti invitare a cena, è il mio piatto preferito.." mi stava guardando come mi guardavano quelli della mia vecchia scuola quando dicevo qualcosa di stupido e banale. Aveva le braccia incrociate, la testa spostata di lato e si stava avvicinando lentamente.
"Oh Britt.." perchè deve chiamarmi sempre così, lo sa che potrei non rispondere più di me.
"...sarai a mangiare l'arrosto qui da noi più volte di quante ne immagini.." questo voleva dire che
"... e di certo non mangerai solo quello.." tutto quello che usciva da quelle labbra così gonfie e rosse mi sembrava qualcosa di estremamente eccitante e ricco di doppi sensi. Perché quello era un doppio senso vero?
Dio Brittany, tutto questo è così sbagliato ma allo stesso tempo così giusto. Vi conoscete da 3 giorni, dovresti aiutarla a spogliarsi delle sue insicurezze non a spogliarla nel vero senso della parola.
"ti ringrazio allora.." e mi staccai da lei che si era avvicinata così tanto che sarei riuscita a contare tutti i suoi nei.
"bene ragazze, a tavola" sua mamma era entrata in cucina con un piatto dove si trovava il mio adorato arrosto fumante circondato da patate al forno, lo adoravo già.
Ci sedemmo al tavolo, io mi sedetti affianco a Santana e di fronte a lei si sedette Maria, con quella disposizione avrei patito per tutta la durata della cena. Santana stava avvicinando le sue dita alla mia coscia lasciata scoperta dalla gonna decisamente troppo corta, Dio avrei potuto almeno mettermi qualcosa di più coprente, così è un suicidio.
Cominciammo a parlare del più e del meno, cercavo di rispondere nel modo più completo possibile nonostante la mia attenzione fosse tutta concentrata sulle dita di Santana che continuavano a farmi venire la pelle d'oca e a mangiare quel delizioso arrosto.
"Allora Brittany, Santana mi ha detto che sei stata la migliore durante il provino per le cheerios, eri in una squadra anche nella tua vecchia scuola?" Oh, Santana aveva parlato di me a sua madre e le aveva anche detto che ero stata la più brava. Non si aspettava nemmeno lei che sua madre tirasse fuori questo argomento perchè mi guardò come a volermi dire "Non farci caso".
"No, era la prima volta che facevo un provino per una squadra di cheerleader. Quando ero piccola ho cominciato a frequentare dei corsi di ballo e da lì non ho più smesso fino a quando non mi sono trasferita."
"Ah ho capito e come ti trovi qui a Lima, ti sei ambientata bene?"
"Beh ci sono alcuni ragazzi simpatici anche il gruppo dei cheerios non è male apparte la coach Sylvester, per il resto ho conosciuto un ragazzo di nome Sam dovremmo uscire domani "
l'avevo fatto apposta, sì, il mio piano aveva avuto l'effetto desiderato, sì.
Santana si era irrigidita dopo aver sentito il nome di Sam, sapevo che era gelosa da quando ci siamo incontrate negli spogliatoi ma mi divertivo a vederla così incazzata.
"la cena era ottima comunque, quell'arrosto era divino.."
"ti ringrazio Brittany, quando lo cucino di nuovo sarai la prima a saperlo, ora scusatemi ma vado a lavare i piatti.." non volevo sembrare scortese quindi mi alzai per aiutarla.
"No Brittany, lascia pure faccio io, tu e Santana potete andare di sopra se volete" non ero veramente pronta ad affrontare Santana dopo quel discorsetto su Sam
"Va bene, a dopo e grazie per la cena" Non appena ebbi finito di parlare San mi fece segno di seguirla di sopra, quindi mi fiondai verso di lei e la seguì.
Per i miei gusti quelle scale erano più lunghe di come me le ricordavo e di certo Santana stava ancheggiando più del necessario, saliva così lentamente che avevo il suo sedere dritto davanti ai miei occhi, ti prego San accelera non ce la faccio più.
Finalmente eravamo riuscite a salire quelle dannate scale, peggio che scalare una montagna. La latina davanti a me si era decisa ad aprire la porta della sua stanza e a farmi entrare per prima, non accese nemmeno la luce e richiuse la porta alle sue spalle.
Avevo paura del buio, avrei dovuto dirglielo.
"Senti San, puoi accendere la luce per favore, il buio mi mette un pochino a disagio" non vedevo assolutamente nulla ma sapevo che si trovava nella stanza con me perchè sentivo il suo profumo.
"Il buio Brittany in questo momento sarà l'ultimo dei tuoi problemi."
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SPAZIO AUTORE:
Ciao, scusate l'attesa.. capitolo più corto degli altri e poco convincente ma si sa, non tutte le ciambelle vengono con il buco.
Non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo ma cercherò di farlo al più presto
Buona lettura
P.
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---TOXIC---
Teen FictionBrittany si è appena trasferita a Lima. Il nuovo liceo le aprirà gli occhi e non solo quelli ahahaha