---TOXIC---

6.

"Pronto, si ciao Rachel sto andando all'allenamento, non pensare però che non ti faccia l'interrogatorio su quello che è successo oggi a mensa. Cerca di trovare le parole giuste perchè voglio sapere." stava per inventarsi qualche scusa ma riattaccai prima.

Bene Britt, ora cosa dirai a Quinn. Oh ciao scusa Quinn sai visto che Santana è così particolarmente eccitante non è che mi potreste accettare nel vostro gruppo così da vederla più spesso e poterci fare le cosacce. Mi prenderebbe per una maniaca arrapata. Potrei provare a chiederle come mai è sempre così incazzata con il mondo e per quale motivo quando ci siamo scontrate prima dei bagni ha tirato fuori la questione del giudizio degli altri e il non riuscire a essere se stessa. Un'idea me la sono già fatta ma averne la conferma mi aiuterebbe sicuramente, ci sono passata anche io.

Arrivai negli spogliatoi senza ancora nessuna idea su come iniziare un discorso con Quinn , bene devo dire che ho proprio tutto sotto controllo. Come botte di culo Britt, dobbiamo migliorare..Quinn stava entrando da sola, accompagnata solo dalla sua borsa del cambio che depositò subito in fondo alla stanza. Britt adesso o mai più.

"Ciao..." non sembrava avermi visto quindi si voltò di scatto.

"O mio dio Brittany, stavi per farmi venire un infarto, non ti avevo visto.." appunto

"...come mai sei negli spogliatoi così presto, l'allenamento non inizierà prima di mezz'ora.."

"..volevo parlarti di una cosa importante e prima dell'allenamento mi sembrava il momento migliore ecco..."

"..oh, dimmi pure.." mi disse mentre si sedeva su una panca per ascoltare meglio quello che avevo da dire. Britt è il momento, usa tutto il coraggio che hai e diglielo.

"...volevo parlarti di Santana.." il suo volto si tirò appena sentì che il centro della conversazione sarebbe stata la sua amica ispanica.

"..abbiamo avuto una specie di scontro questa mattina nei bagni, volevo chiederle di essere un pochino meno acida nei confronti di Rachel. Riconosco che forse ho usato dei termini sbagliati e anche con un tono un po' troppo agitato ma lei se l'è presa veramente tanto. So che non sono nessuno per chiedertelo e poi sono nuova e non voglio creare tensioni ma volevo chiederti come mai fa così, ha praticamente perso le staffe. Non voglio che creda che io sia una stronza se ne ho parlato con te, quindi non dirglielo ok?.  Mi preoccupo solamente che stia bene cosa che non sembra per niente." 

 Diciamo che mi stupisco di me stessa, sono riuscita a mettere su un discorso abbastanza decente, senza perdermi troppo. Lei però non sembra molto entusiasta, mi guarda con quel sopracciglio destro alzato forse non avrei dovuto permettermi di parlarne con lei, magari appena uscirà da qui lo dirà a Santana e li per me sarà la fine. Sta per parlare, il momento della verità.

"Allora, se dovesse venire a sapere che te ne sto parlando penso che mi ucciderebbe ma mi sembri veramente preoccupata quindi correrò il rischio. Santana ha sempre avuto questo carattere, ci conosciamo da quando siamo piccole e il quartiere dove ha vissuto e vive tutt'ora non aiuta. E' cresciuta praticamente a insulti e questo l'ha decisamente condizionata, non riesce a non usarli perchè non ha mai provato a essere dalla parte di chi li riceve. Non l'ha mai provato fino a quest'anno, l'hanno beccata con una ragazza dell'ultimo anno puoi immaginare cosa stessero facendo. E' andata completamente in panico, a me ne aveva parlato ed era sicura che non sarei andata a dirlo in giro ma quando l'hanno scoperta alcuni ragazzi ha avuto paura. Paura delle occhiate mentre camminava nei corridoi, delle risatine, delle cose che dicevano alle sue spalle e tutto questo l'ha condizionata facendola diventare ancora più stronza di prima. So che è successo qualcosa con te perchè ieri aveva cera strana e oggi visto che non è ancora arrivata di certo non verrà all'allenamento perché sa che ci sarai anche tu. L'unica cosa che posso dirti Britt è non starle molto addosso, reagirebbe ancora peggio di come sta facendo adesso e non te lo consiglio."