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Brittany pov

"mhhh.."

 Provai a stiracchiarmi ma qualcosa o meglio qualcuno me lo impediva. Santana era sdraiata completamente su di me con un braccio intorno alla mia vita e l'altro sul cuscino affianco alla mia testa. Girai la testa per controllare l'ora, erano ancora le 6.00, avrei potuto rimettermi a dormire ancora per un'oretta ma la vista di Santana su di me, così serena e così bella a contatto con il mio corpo che nemmeno con una dose di sedativi ci sarei riuscita.

Cosa avevamo fatto, eravamo d'accordo di andarci piano e invece dopo neanche un paio d'ore ero in intimo davanti a lei. Come avrei potuto fermarla, quelle mani mi facevano impazzire, la sua bocca, i suoi occhi, era semplicemente perfetta. 

Forse non avrei dovuto fermarla quando mi aveva chiesto se poteva avvicinarsi di più al mio centro ma aspettavo di assaggiare le sue labbra da troppo tempo per non cogliere l'occasione. Non avevo mai baciato nessuno così, solo con un leggero sfiorarsi sentivo il mio stomaco fare le capriole, per non parlare di quando abbiamo approfondito il bacio, pensavo che le mie gambe potessero cedere da un momento all'altro.

Santana era l'opposto di come veniva raffigurata a scuola, era dolce, premurosa, magnifica (questo l'ho già detto) e fragile ma faceva di tutto per non farlo notare e beh cara ispanica Brittany è proprio qui per questo.

Alzai il braccio e cominciai a massaggiarle i capelli cercando di non svegliarla. Cominciò ad agitarsi nel sonno, l'espressione sul suo viso si fece più seria, mugolava parole sconnesse.

"No... non farlo... la mamma..."

Non potevo vederla così, mi tirai su e la abbracciai sperando di poterla calmare.

"San ci sono io qui, stai tranquilla.." le lasciavo baci dolci sulla fronte, cullandola tra le mie braccia. 

Spalancò gli occhi di colpo, erano assenti, avevano perso tutto la vivacità di cui erano pieni.

"Britt.." si allontanò da me, forse per non farsi vedere nello stato in cui si trovava. Doveva aver fatto un incubo orribile perchè era distrutta.

"Non devi nasconderti da me, capita a tutti di aver brutti sogni, io non ti giudicherò.."

"non voglio... non voglio che tu mi veda così.." stava piangendo e cercava di coprirsi la faccia con il lenzuolo .

"San.." le scoprì il viso e le passai due dita sulla guancia

"non pensare nemmeno che io sia qui per giudicarti se mostri le tue debolezze, davanti ai miei occhi tu sei perfetta sempre, sia quando piangi, sia quando fai la stronza per i corridoi, sia quando mi togli i vestiti..." accennò un piccolo sorriso

"quindi smettila di allontanarti, non riesco a stare un minuto senza averti vicina" sembrava che l'avessi convinta , si avvicinò lentamente, troppo lentamente.

 Finalmente arrivò davanti a me e appoggiò le sue mani sulle mie guance, la sua fronte sulla mia e in pochi secondi mi sentii terribilmente accaldata. Azzerò in un attimo la distanza e come la sera prima nel mio stomaco si scatenaro centinaia di farfalle, era un bacio ricco di tutte quelle cose che lei non riusciva a dirmi ma per me era molto di più, era ricco di emozioni come non ne avevo mai provato per una persona conosciuta solo da pochi giorni.

"e io non riesco a smettere di baciarti " le sue labbra erano gonfie e rosse, lo erano grazie me e questo mi faceva eccitare come non mai.

"sai.." bacio

"quando hai fatto il provino per le cheerleader.." bacio

"avrei voluto sbatterti su quel parquet.." bacio

"sei una dea quando balli.." morso

"quindi mi stai confessando che non sei venuta negli spogliatoi per cacciare via Sam ma.."

"...sono venuta negli spogliatoi perché volevo vederti, da quando ti ho vista in classe non ho fatto altro che pensare a come sarebbe stato toccarti come sto facendo adesso..." era a cavalcioni sopra di me e mi stava stringendo i fianchi, le sue mani vagavano alternandosi sotto la maglietta che mi aveva prestato la sera prima. Sentire addosso il suo profumo, indossare i suoi vestiti , potevo già considerarmi a casa. 

Mi stava graffiando ma non provavo dolore anzi, tutto il contrario. Non riuscivo a capirla, un attimo prima era distrutta e non voleva farsi vedere debole mentre adesso era tutta un bacia, graffia e mordi. Cambiava umore come lord tubbington cambiava spacciatore.

Cercai di addolcire la situazione attorcigliando le braccia al suo collo e rallentando il ritmo dei baci, si rese conto che volevo andarci piano, perchè si, volevo andarci piano perchè volevo conoscerla. Volevo conoscere tutto di lei, cosa le piaceva mangiare e cosa non le piaceva, dove trascorreva le vacanze, che serie guardava, che musica ascoltava, volevo sapere ogni minimo particolare. 

Tolse le mani dal mio addome e le infilò nei miei capelli, avvicinando sempre di più il suo bacino verso di me. Era bollente, lo sentivo nello spazio della pancia lasciato scoperto dalla sua maglietta.

"San.."

"mhh.."

"Cosa hai sognato prima?"

"Non ne voglio parlare.." era ancora su di me, io avevo ancora le braccia sul suo collo e sentivo chiaramente il tremolio nella sua voce, aveva cambiato di nuovo umore.

"Va bene, ti succede spesso?"

"Ogni settimana, a volte capita anche per 3 giorni di fila.." aveva abbassato gli occhi per evitare ancora una volta il mio sguardo.

"Lo sai che non devi evitare di guardarmi vero?" le dissi mentre arricciavo una ciocca dei suoi capelli sul mio dito.

"Non ti guardo perché non voglio che tu veda che persona sono veramente..."

"..sei così dolce Britt, così pura e se tu dovessi cambiare per colpa mia non me lo perdonerei mai.."

"Guarda che non sono così pura come sembro, anche io ho dei segreti.."

"..e comunque se fossi tu a cambiarmi potrebbe non dispiacermi"

Alzò gli occhi verso di me e io mi persi dentro quelle iridi nere. Era vero lei poteva farmi tutto quello che voleva, io glielo avrei permesso.

"Sei incredibile e..." intrecciò le sue mani alle mie e il contrasto di carnagione era così perfetto che avrei potuto farci l'abitudine.

".. sei bellissima"

Ci abbracciammo di nuovo, ci baciammo ancora e ci coccolammo fino ad addormentarci.

Brittany S. Pierce non hai nemmeno idea del casino in cui sei finita.

Le fatine mi stavano parlando ma per una volta decisi di non ascoltarle, ero troppo impegnata a sentire i battiti del mio cuore troppo veloci per essere considerati normali. 

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SPAZIO AUTORE:

Hey, spero che la storia vi stia piacendo.  Scrivo i capitolo senza seguire una storia precisa quindi spero che abbiano un senso logico AHAHAHA.

Buona Lettura 

P. 


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