Friends

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Luke

Erano passati almeno quattro mesi ,o forse più, da quel giorno ed io e Michael eravamo davvero diventati amici, se così si può dire considerato che continuavo a nasconderli un segreto abbastanza importante.
Avevo scoperto varie cose di lui, è venuto in questo college solo per costrizione di sua madre considerato che nella sua città ne aveva combinate troppe e voleva che mettesse un po la testa apposto. A quanto pare non era affatto un figlio modello, stava sempre ubriaco e da come mi ha raccontato tutto fiero avevo capito che le ragazze là se le era fatte tutte, dalle più racchie alle più belle, come dice lui: 'l'importante è scopare'. Mi dispiace per sua madre, ma a quanto pare qua non è cambiato assolutamente nulla.
Quindi si, direi che era un puttaniere e perciò avevo messo da parte tutte le mie idee di rivelarli il mio orientamento sessuale almeno per il momento, non si sa mai.
Il problema vero però era un altro, io, per quanto fosse coglione quel ragazzo, cominciavo a provare per lui un sentimento sempre più forte. Un sentimento sbagliato che mi lacerava dentro. Non so effettivamente cosa sia questo 'sentimento' che io provi, so solo che quando lui mi guarda il mio cuore batte forte come se volesse scapparmi fuori dal petto e saltarli fra le braccia, le mie mani sudano e il mio stomaco si chiude facendomi sentire uno strano farfallio.
Cotta? Probabile.
Devi smettere di pensare a lui? Mi sembra ovvio. Hemmings, basta.

La porta si apre rilasciando un leggero scricchiolio, mi volto veloce a quel rumore credendo sia solamente Ashton e subito nel mio viso si disegnò un sorriso. Mi ero molto legato al riccio.
A quanto pare però non è ashton, è una chioma rossa a valcare la soglia della porta per poi richiuderla alle sue spalle.
Aveva un sorriso soddisfatto stampato sul volto, e quel sorriso mi faceva sentire nuovamente quello strano senso dentro lo stomaco. Lasciai perdere.

«Come mai quel sorriso?»

«E tu come mai? Stavi aspettando qualcuno per caso?» Replicò lui sorridendo quasi con malizia.

«Uhm no, figurati, pensavo solamente fosse Ash.» Risposi io scrollando le spalle.

Lui fece una faccia che definirei forse schifata, o non saprei.

«Non sopporto quel ragazzo, per me è frocio.»

Si, era decisamente schifato.
Il mio cuore iniziò a pulsare e mi morsi il labbro nervosamente. Presi un respiro prima di chiedere quel che dovevo terrorizzato da una sua risposta.
Cercai comunque di mantenere un tono calmo e deciso, senza lasciar intravedere la mia tensione che saliva sempre più.

«E...e che ci sarebbe di male se fosse gay?»

Silenzio.
Ancora silenzio ed io mi ero appena fatto uscire il sangue dal labbro.

«Mi chiedi anche perché? Fanno schifo Luke, lo fanno davvero, una volta ne ho picchiato uno e non mi sono mai sentito più soddisfatto di me stesso. Dovrebbero essere bruciati a mio parere. Ma che divertimento c'è a prenderlo nel culo? Ah basta parlarne, mi sale il vomito a pensarci. Comunque se non lo avessi capito li odio, come te credo d'altronde, impossibile non farlo.»

Un colpo al cuore.
Inconscentemente mi aveva detto che sarei dovuto morire. Fu difficile trattenere le lacrime in quel momento.
Non replicai nemmeno, ero convinto che qualunque parola fosse uscita dalla mia bocca sarebbe stata sbagliata e che sarei scoppiato a piangere subito dopo. Era tanto che non mi sentivo ripetere parole del genere, anche se alla fine non erano riferite a me.

«Comunque..allora, volevi davvero sapere perché sono così felice?» Disse con un tono di voce divertito e con il sorriso di nuovo stampato in volto.

Annuii semplicemente.
Lui prese a parlare tutto eccitato.

«Sai Barbara? Quella del terzo anno? Beh, fino a dieci minuti fa eravamo nel suo letto nudi. Dio, una delle migliori scopate della mia vita.»

I hate you, don't leave me •Muke•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora