•Michael•«Io ti odio Michael. Ti odio.»
Ti odio, quel ti odio che mai sarebbe uscito dalle sua bocca, per nessuna persona, probabilmente io per primo. Provava qualcosa di così forte da non aver avuto il coraggio di odiarmi neanche quando lo resi una nullità. Ciò che provava era potente, superava ogni limite, ma non quel giorno, distrussi la sua felicità, la felicità che stava riprendendo, facendomi sentire ancora peggio nell'udire i suoi singhiozzi che pian piano si allontanano assieme a lui.
Lo vedevo andar via in lacrime, distrutto e ferito dal mio comportamento, una fitta al cuore mi penetrò facendomi provare un senso di colpa tanto forte da non aver mai provato in vita mia.
Mi alzai velocemente per cercare inutilmente di fermarlo essendo già troppo lontano per poterlo raggiungere. Sbuffai tirando un pugno al tavolo stressato dall'intera situazione, attirando nuovamente gran parte dell'attenzione dei clienti, ma questa volta non mi importava.Uscii dal ristorante passando le mani tra i miei capelli rossi, tirandoli leggermente per esasperazione. Quel ragazzo forse non era più qualcuno che non valeva nulla, forse stava davvero prendendo possesso di me in un modo che mi lusingava ma che odiavo allo stesso tempo.
Quel ragazzo stava cambiando ogni parte di me, ma era troppo difficile ammetterlo a me stesso. Senza di lui adesso era tutto vuoto.Salito in machina diedi un pugno al volante sbuffando rumorosamente, non è così che volevo che andasse. Non è così che volevo lo scoprisse, se mai avessi voluto che lo avesse scoperto.
Misi in moto partendo velocemente per una strada sconosciuta, buia, vecchia e rovinata, volevo solo allontanarmi dalla città, dalle persone, dall'oppressione del mondo.Arrivai in una lontana prateria, scesi dalla macchina ed arrivai al bagagliaio dalla quale tirai fuori delle bottiglie di vodka longeve, mi sedetti infine ai piedi dell'autovettura iniziando a fare lunghi sorsi dalla bottiglia, uno dietro l'altro, senza fine.
Stavo male, provavo dolore. Dolore per come l'avevo trattato è tutto ciò era solo colpa mia perché io iniziavo a provare qualcosa per lui, ma era qualcosa che è sbagliato. Dannatamente sbagliato. Non siamo nessuno per decidere cosa è giusto o sbagliato, ma i pregiudizi delle persone ti spingono in direzioni opposte dalla tua etica, e per quanto non sembrasse, io ero il primo a preoccuparmi del giudizio altrui.
Eppure per Luke non era così, lui è così vero e così gracile in un mondo che continua a schiacciarlo, lui che cercava solo dell'amore, qualcuno che potesse amarlo.
Si era lasciato salvare, era come se fosse racchiuso nel mio pugno intendo a proteggerlo dalle avversioni esterne, finché io stesso non ho stretto quel pugno soffocandolo e lasciandolo infine cadere."Coglione. Stupido Michael."
Mi ripetevo continuando a bere fino a finire una bottiglia e poi un'altra ancora, volevo farmi male, avrebbe affievolito forse il mio dolore. Come se fossimo due forze inversamente proporzionali, stando male io forse sarebbe stato bene lui.
E per quanto fosse un pensiero stupido avevo bisogno di quel pensiero.Il dolore era tutto ciò che meritavo per essere una persona crudele e testarda, che per non cambiare se stesso continua a far soffrire persone che meriterebbero solo amore.
E questa volta è differente dalle altre, mai avevo incontrato qualcuno come lui, qualcuno che mi faceva stare così bene, ma allo stesso tempo così male con me stesso.
Qualcuno che con un semplice bacio aveva mandato in fumo anni di corazza.
Qualcuno di speciale come Luke.Ma solo quando si perde qualcuno, ci si accorge di quanto fosse realmente importante, no?
•Luke•
Tutto ciò che riempì il silenzio della nostra desolata stanza furono i miei singhiozzi, che mi accompagnarono per una buona ora finché la stanchezza prese il sopravvento su di me.
La mattina, quando mi alzai, andai in bagno e mi spaventai vedendo la mia immagine riflessa; occhi rossi e gonfi, guance lucide per via delle lacrime versate e labbra gonfie, probabilemente colpa dei morsi dati per cercare di placare il mio pianto.
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I hate you, don't leave me •Muke•
FanfictionMichael e Luke sono coinquilini di stanza. Luke, un ragazzo indifeso con un passato da lasciare alle spalle, si trasferisce al college con la speranza di una nuova vita lontana dal dolore. Qua però incontrerà Michael, la persona più sbagliata della...