Bambi

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Michael

«Sono innamorato di te..»

È innamorato di me? Un ragazzo è innamorato di me? Non posso credere che gli piaccia.

Non saprei che parola utilizzare per descrivere il mio stato d'animo in quel momento, forse disgusto, si è la parola adatta. Ero disgustato. O magari sorpreso, perché non avrei mai potuto immaginarlo e mai avrei voluto farlo.
Fin dal primo giorno che lo vidi ho pensato che tra me e Luke non ci sarebbe mai stato un buon rapporto. Nei primi mesi ho sempre mantenuto le distanze con lui, reputandolo un ragazzo strano, privo di vitalità e dal giorno in cui ha fatto coming out, mi ero pentito di non aver mantenuto quell'atteggiamento con lui, perché effettivamente non si meritava la mia amicizia.

Scossi la testa ridacchiando appena, amaramente e mi alzai da terra, senza proferire parola uscì dalla stanza lasciando il ragazzo in lacrime da solo. Entrai nella mia auto, dove restai per dei minuti a riflettere su ciò che era appena successo.

Accesi il motore e partii verso una meta indefinita. Forse un locale o semplicemente un posto dove non avere nessuno intorno a me. E invece andai in un supermercato alla periferia della città, dove presi qualche bottiglia di alcolici, per svuotare la mente, come ho sempre fatto dopo essermi sfogato contro qualcuno e tornai in macchina.
Aprì una bottiglia e tra un sorso e l'altro mi ubriacai in poco tempo.

***

Un raggio di sole penetrò dalla finestra facendomi svegliare, con un emicrania insopportabile, che mi stordiva, ed un forte odore di alcol, che si era diffuso per tutta la vettura.
Guardai l'ora dal telefono: 10:30 AM. Tornai al college e appena entrai in stanza venni invaso dagli sguardi di Luke ed Ashton che sembravano spaventati, lo erano.

«C-ciao..» Mi salutò, il biondo, con voce leggermente tremolante.

Non risposi e lasciai che il silenzio continuasse ad espanderti per la camera fino a quando non venne interrotto dal riccio.

«Non hai nulla da dire?» Disse con un tono di voce freddo e deciso.

Alzai lo sguardo indifferentemente, sapeva quanto poco mi interessasse di lui e sinceramente non volevo neanche capire cosa intendesse con quella domanda.

«Mi rispondi?! Invece di guardarmi svogliatamente. Lo so che non ti piaccio e tu non piaci a me. Ma pretendo delle scuse da parte tua a Luke.»

«Per aver fatto cosa? Gli ho solo dato ciò che si merita.» Scrollai le spalle socchiudendo gli occhi.

«Avergli dato ciò che si meritava? -ripeté gesticolando.- E ne sei fiero? Sei fiero di aver insultando un povero ragazzo innocente? Per averlo picchiato tanto da fargli perdere i sensi e mandarlo in ospedale? Ne sei contento?» Alzò il tono di voce.

Perdita dei sensi? Ospedale? Di che sta parlando?

«Non ti seguo.»

«Dopo che te ne sei andato, Luke ha avuto un attacco di panico ed è svenuto, per mia fortuna io sono entrato subito in camera giusto in tempo. Mi fai sempre più schifo, ogni giorno che passa. Sei una persona terribile!»

È finito in ospedale a causa mia?

Cercai di sembrare indifferente il più possibile. Ed esternamente lo sembravo, internamente no.
Iniziavo a provare una sensazione strana nei suoi confronti, che mi si rifletteva ovunque, sentivo un leggero formicolio alle mani e un leggero calore iniziava a farsi strada in ogni parte del corpo. Il senso di colpa.
Non lo avevo mai provato prima d'ora per uno come lui, non credevo avrei mai potuto.

«Non lo sapevo. Non pensavo fosse così debole e femminuccia.» Ashton mi fulminò con lo sguardo, ma non ci diedi molto peso.

«P-perchè puzzi di alcol?» Chiese Luke in un sussurro quasi preoccupato.

I hate you, don't leave me •Muke•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora