Capitolo 11 - È Davvero La Fine

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Atterrammo in quel mondo e come mi aspettavo era pieno di palazzi e vicoli.

Aqua:Con tutti questi palazzi e vicoletti non lo troveremo mai.

A quel punto vidi una scena in cui Sora stava camminando da quelle parti.

Valeria:È passato di qui.

Dissi stringendo a me la mia collana.

Riku:Sei sicura?
Valeria:Si.

Cominciammo a camminare nella stessa direzione di Sora.

Dopo un po' di tempo che camminavamo vidi Sora, subito gli corsi in contro. Gli altri mi dicevano di non andare ma io, ormai, ero già vicino a lui, cercai di abbracciarlo ma, lui scomparve, era solo un'ologramma, una trappola, mi girai e cercai di tornare indietro ma non feci in tempo, sentii una mano sulla spalla mia spalla e notai una specie di pistola puntata alla mia testa, Xigbar.

Xigbar:Non muovetevi.

Disse con un sorrisetto, gli altri rimasero fermi, io avevo paura, non sapevo cosa fare, continuai a guardare gli altri poi Xigbar aprì un portale dietro di sé, iniziò ad indietreggiare poi una volta vicino al portale mi ci spinse dentro, io caddi a terra, davanti a me c'erano delle sbarre e davanti a queste c'era Xigbar con uno sguardo soddisfatto.

Xigbar:Goditi la tua permanenza, ragazzina.

Detto ciò se ne andò soddisfatto, io mi alzai e controllai se ci fosse una serratura ma, non c'era, non potevo fare niente, ero in trappola, decisi di mettermi seduta, con le gambe al petto. In quel momento mi sentivo come in passato, sola. In quel tempo passarono tutte le persone dell'organizzazione che mi guardavano e sorridevano soddisfatti oppure mi dicevano delle frasi come del tipo:"finalmente sei qui", oppure "finalmente ti abbiamo presa" e molte altre, mentre pensavo notai una persona dell'organizzazione ancora con il cappuccio ferma davanti alle sbarre a guardarmi, alzai lo sguardo e gli dissi:

Valeria:Che cosa vuoi, anche tu mi vuoi "prendere in giro" oppure ti ha mandato lui per controllarmi.

La figura si guardò intorno, come se stesse controllando se ci fosse qualcuno, poi si tolse il cappuccio rivelando....

Valeria:Rosaria!
Rosaria:Shh, non urlare o mi farai scoprire.
Valeria:Che ci fai qui?
Rosaria:Non potevo mica lasciare la mia cugina in pericolo.

Detto ciò aprì un portale, entrai e mi trovai fuori dalla cella.

Rosaria:Metiti questo.

Mi diede un vestito simile a quello dell'organizzazione come il suo, me lo misi, alzammo il cappuccio e ce ne andammo.

Valeria:Ma Chiara dov'è?
Rosaria:È fuori ad aspettaci.
Valeria:Quindi eravate voi negli altri mondi ad aiutare me e i miei amici?
Rosaria:Già, non crederai mica che io e Chiara non saremmo intervenute.

Ero felice che le mie cugine fossero qui per aiutarmi, mentre stavamo camminando sentimmo una persona che urlava e che diceva che ero scappata, iniziammo ad andare a un passo più accelerato di prima ma sfortunatamente ci scoprirono,  ci togliemmo l'abito dell'organizzazione e iniziammo a correre, anche se non sapevamo dove andare. Arrivammo ad una specie di balcone, e ora come facevamo ad uscire da lì, l'organizzazione dopo poco ci raggiunse. Io e Rosaria iniziammo ad indietreggiare, poi mi guardò e disse sicura di sé.

Rosaria:Al mio via Salta.
Valeria:Cosa?!
Rosaria:Via!

Rosaria si buttò giù, guardai per un attimo l'organizzazione poi guardai dietro di me, chiusi gli occhi e saltai. Poi sentii qualcosa sotto di me, qualcosa di familiare, riaprii gli occhi e notai di essere su un drago.

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