Plot twist

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"Onorevole Conti, è sicuro che questo sia il percorso giusto?" domandò Lucia in preda alla paura.

"Dubiti delle mie conoscenze? Vi ricordo che sono qua dentro da molto più tempo di voi!". Questi dilettanti sono come una spina di riccio conficcata sulla chiappa.

Giuseppe guardò in basso, nel vuoto al di sotto di loro. "Perché Putin dovrebbe avere un posto del genere nella sua fortezza?"

"Fossi in te, non mi chiederei di spiegartelo" fu la risposta di Carlo. Risposta un po' macabra, ma ormai non c'era più nulla di cui stupirsi.

Mentre proseguivano su quella fune piazzata in mezzo ad un burrone senza fine, grugniti e gorgoglii iniziarono a provenire da ogni direzione.

"Comandante! Lassù!" gridò Giorgia indicando l'altissimo soffitto.

C'erano degli esseri abnormi col corpo di Gabibbo e volto umano, che si tenevano attaccati con mani e piedi là sopra.

"Proseguire! Più velocemente possibile!" ordinò Giuseppe, e la squadra (con Carlo) eseguì.

Correre su quella fune era estremamente difficile: ondeggiava per il loro peso, in più non era molto spessa. Le lezioni di danza di Sergio per allenare l'equilibrio si dimostrarono veramente utili.

La squadra sfrecciò fino a raggiungere l'estremità della corda, attorcigliata ad un pilastro di pietra.

Saltarono uno per uno: Giorgia, Carlo, Giuseppe e...

"AAAAA QUALCOSA MI HA PRESO LA GAMBAAA" gridò ad un tratto Lucia, mentre si teneva a penzoloni dal bordo del pavimento.

"Resisti!"
Giuseppe afferrò il fucile e corse da Lucia, mirò verso il basso con la torcia accesa e guardò negli occhi il mostro: si trattava di Silvio.

Silvio... Come... Perché?

"Non posso salvarti ora, e non ti voglio uccidere. Tornerò per te, amico mio."

Dopo questa frase commovente, Giuseppe sparò un colpo al braccio del Gabibbo Berlusconi, che precipitò nel buio.

***

"Avanti Matteo, pensa! Cerca di ricordare dove ti ha portato"

"Scavando nei miei ricordi vedo una porta, una sala giochi, un dungeon, una collezione di action figures di Boku no Pico..."

"Quella è casa mia, concentrati! Mi hai colpito, poi il mio corpo è stato trasportato nella stanza vuota. Mentre ero tramortito, Putin ti ha parlato: dove? E che cosa ti ha detto?"

Matteo faceva davvero fatica: i ricordi dei momenti in cui era soggiogato sembravano una nebbia informe nella sua testa. Stregoneria russa.

"Non mettermi pressione! Mentre rifletto andiamo avanti."

Si muovevano come due ninja, strisciavano come serpenti, correvano come daini in fuga.

"Un giorno dovremmo fare roleplay in stile ninja" suggerì Matteo. Luigi lo guardò scuotendo la testa.

Svoltato un angolo, iniziarono a sentire qualcuno parlare, e sembrava fosse impegnato in una telefonata.

"Non ci sono..." pausa "Il presidente ci farà fuori se lo scopre..... Sì"

Non stava parlando in russo, ma in italiano. E la sua voce era incredibilmente familiare.

"Chi pensi che sia?" domandò Luigi al compagno.

"Non ne ho id- ETCIU'" starnutì Matteo. Con molto rumore.

"L'uomo ci ha sentiti! Ha appena pensato Che era quel rumore?"

Il superpotere di Matteo era davvero utile.

I due scapparono via saltellando in punta di piedi come piccoli folletti birichini, fino a raggiungere una scala a chiocciola molto alta e molto a chiocciola. Salirono (Matteo era troppo lento e Luigi gli sbatteva sempre contro il culo) e man mano iniziavano a sentire sempre più rumori. Si ritrovarono in un corridoio in alto che dava su un enorme salone elegante stracolmo di gente vestita bene. C'erano anche esseri strani fra loro, e moltissimi soldati russi a fare da guerdia in ogni angolo. Una setta segreta capitanata da Putin?

All'improvviso Luigi sentì qualcuno aggrapparsi a lui, guardò il suo braccio e vide Matteo accasciarsi lentamente per terra, mentre si copriva le orecchie.

"Mio piccolo babà al rum, che succede?" domandò preoccupato Luigi.

"Sento-... sento tutti i loro pensieri."

***

"Di qua!" ordinò il comandante Conte.

Si infilarono in un condotto dell'aria come succede in ogni film d'azione. E questo è un libro d'azione, sì? O un libro di merda.

Anche se non è un libro.

In fondo al condotto c'era una griglia, da cui si poteva scorgere un salone elegantissimo, pieno di grandi e illustri personaggi: Enrico Mentana, Obama, Justin Timberlake, Giuseppe Simone, Lady Gaga, e addirittura... 

...

...

*suspence*

...

...

.......?

...PAPA FRANCESCO?!

"Comandante, la nostra missione era quella di proteggere il pontefice..." iniziò Lucia "...ma lui stesso è complice del nemico?"

Amore al Quirinale | Salvini x Di MaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora