Extra: la notte dei dildi arcobaleno

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Matteo e Luigi si frequentavano ormai da diverse settimane, e quella sera Luigi aveva organizzato una cena a casa sua.

Matteo aveva raggiunto l'indirizzo con la sua macchina a pedali di ultima generazione. Per fortuna, avendo messo i leggins, era stato facile pedalare velocemente; chissà se si fosse messo il completo elegante.

"Buonasera mister Salvainey" disse il maggiordomo inglese all'entrata.

"Gud ivining" rispose il giovane con un accento degno di un madrelingua.

L'interno della villa di Luigi era spettacolare: c'erano diversi stili mischiati insieme, quadri bizzarri e fuori dal comune con nudi in varie posizioni.

"Sei arrivato, dolcezza..." disse Luigi con voce sensuale spuntando fuori da dietro il pilastro di marmo. Indossava una vestaglia di seta e teneva una pipa decorata fra le labbra.
"Andiamo a mangiare?"

***

Dopo una mega cena a base di piselli e fagioli, Luigi invitò Matteo a salire in camera.

Seduti sul letto, Luigi gli ordinò di chiudere gli occhi. "Ho una sorpresa per te" aveva detto.

Quando Matteo li riaprì, si trovò davanti un anello di cipolla fumante. Luigi gli prese la mano e lo infilò in un dito (l'anello), pronunciando queste parole: "Matteo Reginald Salvini, vuoi essere il mio schiavo?"

"ODDIO! SÌ! SÌ LO VOGLIO!" esclamò saltellando sul letto. "Quando cominciamo???"

"Anche subito" rispose Luigi facendo l'occhiolino. "Per l'occasione ho portato due cosuccie..."

Luigi tirò fuori degli oggetti.

"Perché il vestito da cameriera?" domandò curiosetto Matteo.

"Perché no?"

"A che serve il banjo?"

"Eeeh, lo scoprirai."

"E il filtro idraulico?"

"Eh sì dopo vedi"

"E quegli zoccoli tradizionali olandes-"

"SENTI QUI SI FANNO TROPPE DOMANDE. La mia prima regola da master è: non fare domande." rispose Luigi autoritario.

Detto ciò prese due cose strane e arcobaleno, Matteo non sapeva proprio decifrare cosa fossero.

"Questi li attacchi ad una superficie piana" spiegò Luigi "e poi ci fai pratica di kickboxing. Guarda un po'." e detto ciò ne attaccò uno alla scrivania e diede sfoggio delle sue mosse migliori.

"Wow! Posso provare anch'io?" domandò Matteo. Ma no Matteooo! Niente domande ricordati.

"Proverai quando te lo dirò io." disse Luigi. "Ok prova."

"WAAAAAA PRENDI QUESTO CAZZONE, E ANCHE QUESTO E YAAAAA" gridava mentre roteava i pugni di qua e di là.

"Bravissimo tesoro! Ora un calcio!" ordinò l'intransigente master Luigi.

Matteo tirò su la gamba destra, e uscì un rumore sospetto.

"Hai cagatoë?" chiese Pintus.

"Torna nell'armadio tu."

"Colpa dei fagioli di stasera!" si giustificò Matteo.

L'uomo riprovò, e sta volta il colpo andò a segno. Fu addirittura così potente da staccare il dildo dalla superficie, e farlo roteare fino a colpire in faccia Luigi.

"Sensazionale" commentò.

***

"Gigiii il mio sedere fa male!" si lamentò Matteo mentre l'amante lo accompagnava alla porta.

"Te l'avevo detto di non provare con il modellino di t-rex, ma tu non mi hai dato ascolto."

A che si riferivano?

"È ora di tornare a casa. Fai buon viaggio Reginald."

"Non chiamarmi Reginald."

"È più sexy."

Il maggiordomo inglese accompagnò Matteo al taxi che era stato chiamato per riportarlo a casa (come avrebbe potuto pedalare col sedere in quelle condizioni?).

E così, una notte sfrenata si concluse.

Amore al Quirinale | Salvini x Di MaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora