amicizia?

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Dopo quell’incredibile duello, la lezione di autodifesa terminò; il professore congedò gli studenti dando loro alcune indicazioni:

“ Per ora con i duelli abbiamo finito; dalla settimana prossima procederemo con l’allenamento vero e proprio; vi ricordo che oggi pomeriggio iniziano i corsi extra, quindi vedete di essere puntuali.”.

Superate con qualche difficoltà le lezioni delle varie lingue straniere, Nova e Rose si recarono alla mensa scolastica per il pranzo; dopo aver preso da mangiare, si sedettero ad uno dei vari tavoli all’esterno dell’edificio:

“ Allora, pronta per affrontare il tuo corso extra?”

“ Diciamo di sì…”

“ Non sembri molto convinta.”

“ La verità è che non ho la più pallida idea di come possa essere il mio corso; l’ho scelto solo perché mi sembra l’unico in cui combattere non è strettamente necessario.”

“ Capisco, hai paura di non farcela.”

“ Già.”.

La ragazza emise un sospiro e si alzò da tavola:

“ Io non ho più fame. Manca ancora un po’ all’inizio del corso, andrò a fare una passeggiata per schiarirmi le idee.”.

Nova si incamminò lungo la strada che conduceva ai dormitori. In cuor suo sapeva che quella della spia di certo non era la vita che aveva sempre sognato; insomma, lei non aveva certo il fisico, la calma o l’intelletto necessario per disinnescare bombe, sopravvivere a sparatorie o altre missioni pericolose. Eppure, nonostante tutto, lei era lì; stava affrontando quella vita per aiutare la sua famiglia e lentamente stava tracciando la strada verso il suo futuro.

Rimuginando sui suoi pensieri, Nova non si accorse di essere aver già percorso tutto il sentiero che la separava dal dormitorio. A svegliarla da quello stato di meditazione fu una voce a lei famigliare:

“ Ho saputo che hai battuto il gigante, novellina, complimenti.”.

Solo allora Nova si accorse della presenza di Jack: era sdraiato sul prato, all’ombra del dormitorio:

“ Cosa vuoi da me questa volta?”

“ Solo sapere se i miei consigli ti sono stati utili.”

“ Ma di che diavolo di consigli parli? Mi hai parlato in un linguaggio incomprensibile!”

“ Hai ragione… ma secondo te perché l’ho fatto?”

“ Per farmi impazzire?”.

Fu allora che Jack scoppiò in una sonora risata:

“ No, non sono così sadico. L’ho fatto per farti imparare qualcosa: se ti avessi semplicemente detto come vincere, avresti battuto il tuo avversario ma non avresti appreso nulla.”.

Nova rimase spiazzata; in un istante ripensò alle parole che il ragazzo le aveva detto quel giorno e nessuna di esse era stata pronunciata per caso; sopraffatta dallo stupore, si rivolse a Jack con tono più pacato:

“ Ti ringrazio…”

“ Di nulla. Ora che questa questione è risolta, direi che possiamo passare alla prossima: quale corso hai scelto?”

“ Infiltrazione e spionaggio, perché vuoi saperlo?”

“ Per aiutarti.”

“ Perché vuoi aiutarmi?”.

Fu allora che Jack alzò lo sguardo al cielo e con tono solenne parlò:

“ Della guerra la saggezza portiamo nel cuore

siam forza, fierezza, coraggio ed onore."

Dopo aver pronunciato quelle parole, il giovane osservò il volto di Nova che aveva assunto un’espressione perplessa:

“ Chissà, in effetti non c’è ragione per cui io ti aiuti; forse sono solo un tipo caritatevole. Muoviti ora o faremo tardi al corso.”

“ Sei sei un tipo caritatevole, lo nascondi molto bene.”

“ Anche tu frequenterai il corso di infiltrazione?”

“ L’anno scorso ho già completato tutti i corsi; in attesa che aprano anche i corsi avanzati, dovrò pur far qualcosa, no?”.

Non sapendo cosa pensare, Nova decise che, almeno per il momento, lo avrebbe assecondato; i due giovani si incamminarono lungo la strada del dormitorio a ritroso. Dopo qualche secondo, Jack esclamò:

“ Lo spionaggio è l’arte di chi sa nascondere la propria presenza.”

“ Come?”

“ Vuoi essere preparata a questo corso, giusto?”

“ Sì.”

“ Allora ascolta ciò che ti dico: se vuoi davvero agire inosservato, devi annullare la tua presenza; devi attendere il momento più adatto per agire, quello in cui il tuo bersaglio non sospetta nulla; l’infiltrazione, invece, è l’arte di chi sa mentire: devi imparare a dire qualsiasi cosa, non importa quanto falsa, con la convinzione che essa sia vera.”

“ Non ci ho capito molto…”

“ Presto lo farai: il professor Severus è un tipo eccentrico ma i suoi metodi sono efficaci.”

“ Chi è il professor Severus? Se non sbaglio il cognome del nostro insegnante è Abigor.”

“ Wilson Severus Abigor è il suo nome per intero; non gli piace essere chiamato con il suo secondo nome; per questo è divertente farlo.”

“ Da come parli, intuisco che lui non ti sopporti…”

“ Quasi nessuno dei professori mi sopporta.”

“ Come hai fatto ad essere promosso?”

“ Se hai talento, non importa quanti nemici avrai, riuscirai sempre a cavartela.”

“ Superbia è il tuo secondo nome…”

“ Mettimi alla prova.”

“ Va bene: mostrami cosa sai fare.”.

Jack allora estrasse dalla tasca un oggetto:

“ Guarda, ho trovato un portafoglio.”.

Nova si voltò e, vedendo cosa il ragazzo stringeva in mano, esclamò:

“ Ma quello è mio!”

Riprendendo l’oggetto, la ragazza pensò a quanto Jack fosse stato furtivo:

“ Insegnami.”

“ Non è così facile imparare ma, se mi stupirai nella prima prova come hai fatto nel duello, accetterò di insegnarti.”

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