Pianoforte

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Sedutisi a tavola per mangiare, Nova, Angela e Jack trascorsero una normale, tipica serata in famiglia: Nova raccontò alla madre di come si divertiva a scuola, degli amici che si era fatta, tralasciando tutto ciò che riguardava lo spionaggio e facendo passare ogni riferimento che gli sfuggiva per un gioco; sua madre si rasserenò sentendo ciò che la figlia le raccontava, rassicurata dal fatto che lei non fosse sola ma con tanti amici fidati a farle compagnia. Persino Jack, che da tanto non passava una serata così tranquilla, sembrò divertirsi a sentire quelle storie e ad intervenire con qualche frase azzeccata quando Nova chiedeva la sua complicità.

Dopo aver letteralmente divorato la cena ed aver velocemente salutato la madre e l'amico, Nova poté stendersi dopo tanto tempo nel suo letto e addormentarsi. Angela, invece, dopo essersi assicurata che Jack non avesse bisogno di nulla e accertandosi che si fosse addormentato anche lui, si sedette al tavolo della cucina ed iniziò a fare dei conti; fece calcoli su calcoli, sbuffò più volte e sembrò più volte sul punto di strapparsi i capelli; quando il suo cellulare iniziò a squillare, la donna guardò sullo schermo e, leggendo chi era, si irritò immediatamente; rispose con stizza ma cercò di essere il più amichevole possibile:

" Salve signor Hughes, come sta oggi? Tutto bene, spero..."

[...]

" Ah, capisco perfettamente; ci incontreremo tra tre giorni per discutere gli ultimi dettagli, sono certo che troverà il locale di suo gradimento.".

Angela chiuse la telefonata consapevole della cosa orribile che stava per fare ma comprendendo di non avere altra scelta; assorta nei suoi pensieri, non si accorse che Jack aveva inavvertitamente ascoltato tutta la conversazione.



Il giorno successivo, come ogni altra mattina prima della sua partenza, Nova andò assieme a sua madre ad aprire il bar e a preparare il necessario per quella giornata di lavoro; Anche Jack decise di unirsi a loro per qualche ragione e, dopo aver aiutato a sistemare ogni tavolo, si sedette su una sedia ad osservare lo svolgersi della giornata, aiutando controvoglia quando gli veniva chiesto; Nova e Angela pensarono più volte che il ragazzo avrebbe preferito andare a fare un giro in città ma ogni volte che glielo chiedevano, la sua risposta era sempre la stessa:

" Preferisco restare qui, è da tanto che non passo una giornata tranquilla.".

Così il giovane rimase lì seduto, osservando i pochissimi clienti che entravano nel bar; anche Nova notò il clima che girava nel locale: ogni consumatore non restava per più di qualche minuto dopo aver bevuto il café o aver mangiato una fetta di torta. Perplessi, i due ragazzi provarono ad assaggiare un pezzo di dolce e lo trovarono immangiabile: era senza sapore e la crema di cui era ricoperto era annacquata.

Immediatamente Nova chiese spiegazioni alla madre:

" Cos'è successo a tutti i dolci? Sono disgustosi.".

Posta di fronte alla verità, alla madre di Nova non rimase che abbassare lo sguardo e raccontare alla figlia come stavano veramente le cose:

" Sono così perché non ho i soldi per permettermi ingredienti migliori..."

" Come sarebbe a dire?"

" Sto per chiudere il bar..."

" Cosa?! Perché? Questo locale è il tuo sogno!"

" Siamo in bolletta, Nova."

" Com'è possibile!? Prima che io partissi, non avevamo molti clienti ma riuscivamo a cavarcela."

" Già... ma dopo che sei partita, a causa della crisi, il numero dei clienti è improvvisamente calato; ho cercato di sistemare la situazione chiedendo qualche prestito ma ho finito solo per peggiorare la situazione."

NovaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora