Capitolo 8

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È un ragazzo che legge molto e qualcosa di pronto soccorso l' ha imparato, inizia a fare qualche manovra affinché suo padre fosse completamente cosciente.

Arrivata l'ambulanza Tyler accompagnò suo padre fino al reparto 3 dell'ospedale. Vincent aveva avuto un attacco cardiaco leggero e doveva stare all'ospedale qualche giorno per controlli più accurati.

La sua stanza si trovava proprio di fronte a quella di Amy, ma Tyler ancora non ci aveva fatto caso distratto dallo spavento di prima.

-Stia tranquillo signor Gonzales si riprenderà presto, tempo 2/3 giorni starà molto meglio e la potremmo dimettere- spiegava il dottore.
-La ringrazio dottore- rispose  Tyler, al posto di suo padre, tendendo la mano come gesto di ringraziamento.
-È il mio lavoro- e ricambia il saluto.
Tyler prese da parte di dottore e gli chiese se davvero suo padre non avesse nulla di grave, il dottore lo tranquillizzò e gli disse di lasciarlo riposare un po'.

Tyler salutò così suo padre ed uscì , una volta uscito dalla stanza vide la camera di Amy.
La porta era socchiusa e riuscì ad intravedere Amy che si stava facendo bella per uscire "ma dove?" Si chiedeva
Tyler. Spiava dalla piccola striscia di porta aperta la situazione e moriva dalla voglia di ascoltare la conversazione, si spostò e appoggiò  l'orecchio vicino alla porta:

-Allora sto bene così? O è meglio questo?- Amy si stava preparando per uscire insieme a Kloe a comprare il regalo per il suo compleanno, domani sarebbe stato il suo giorno, avrebbe compiuto 18 anni.

-Stai bene con qualsiasi cosa Amy- le diceva Kloe mentre riordinava l'armadio.
-Se lo dici tu..- con espressione triste
-Cos'hai ora?- si sedette Kloe vicino a Amy.
- Sono solo un po' giù di morale- disse Amy abbassando lo sguardo per nascondere le lacrime.
-Hei! Perché sei giù? Domani è il tuo compleanno dovresti essere felice-

Tyler spalanca gli occhi dalla notizia.

-Si lo so ma è il secondo che passerò senza mia mamma, per lo più il 18esimo, non chiedo tanto, solo poterla abbracciare- le disse Amy alzandosi dal letto e, asciugandosi le lacrime, si diresse verso la finestra.

Sentire quelle parole a Tyler gli si spezza il cuore, lui nella sua vita non ha mai avuto una figura materna, il dolore che prova Amy non lo può capire, può solo immaginare quanto sua madre la possa voler bene, come si fa a non voler bene una ragazza come lei?

Lei, una ragazza così pura, vedendola sembra quasi un angelo caduto dal cielo proprio per emanare purezza e semplicità. Trasmette al cuore di Tyler una tale tranquillità, era un po' un'ancora su cui stare appoggiarsi, un posto sicuro.
La doveva vedere felice, lui necessitava vederla felice. Un cuore fragile come il suo ha bisogno di amore, un amore che Tyler non le poteva dare se la voleva vedere bene di salute.

Finita di prepararsi Amy, le due escono dalla stanza e Tyler doveva trovare un posto dove nascondersi, il posto più vicino era il ripostiglio dove stanno le medicine e varie cartelle.

-Sei pronta per uscire dopo tanto tempo ?- chiese Kloe quasi più emozionata di Amy.
-Prontissima!-
-Dai andiamo allora, dopo di lei bellezza-disse Kloe facendole strada con la mano.
-Grazie, no aspetta! Devo prendere le medicine nel caso facessimo tardi- la fermò Amy.
- Hai ragione, allora tu vai a prenderle, intanto io scendo-

Amy rientra nella sua camera a cercare le medicine e sfigata com'è il pacchetto era finito.
"E ora come faccio?" Si chiedeva Amy
L'unica soluzione era quella di cercare nel ripostiglio.

Si diresse verso il ripostiglio, gira la maniglia ed entra:

-Allora dove staranno queste medicine...- guardando gli scaffali più bassi.
Alzando gli occhi gli trova.
-Ma come ci arrivo io là sopra?- mettendosi le mani sui fianchi affinché non le venisse qualcosa in mente.

Tyler si era nascosto proprio dietro ad un scatolone di fianco ad Amy e stava cercando di non fare rumore per non farsi beccare, ed era abbastanza difficile dato che il ripostiglio era davvero piccolo.

-E niente Amy ti dovrai arrampicare - parlava da sola dalla disperazione.

Era quasi arrivata alla scatola piena di medicine quando ad un tratto le scivola il piede, con una velocità impressionante Tyler esce e riesce ad afferarla.

I loro sguardi si incontrarono nuovamente come se fossero destinati ad incrociarsi.
Le mani di lui stringevano la vita di lei, mentre lei rimase rapita dalle sue possenti braccia e dal suo sguardo penetrante, talmente tanto da non accorgersi di essere caduta. Sembravano persi nel nulla ,dentro a un mondo tutto loro, come se niente gli circondesse.

Un cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora