Capitolo 11

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La mattina seguente Amy si svegliò prima del solito, verso le 6 meno 10, riuscì addirittura a vedere le prime luci del giorno.

Una volta alzata riordinò il suo letto, si lavò i denti, si pettinò, si fece carina e iniziò a vestirsi.
Scelse un bel vestito, semplice, poco sopra le ginocchia, aveva delle belle decorazioni fatte di fiori, si fece una mezza coda e indossò un paio di converse nere, un classico.
Stava chiudendo la cerniera del vestito quando bussano alla porta:

- Un attimo, arrivo!- urlò Amy che era in fondo alla stanza.
Si diresse verso la porta tutta tranquilla.

Aprì e si ritrovò tutto lo staff medico e  una bella torta con 18 candale.

- Tanti auguri Amy!- tutti in coro per fare gli auguri di compleanno alla bellissima Amy.
- Vi ringrazio tantissimo- con le mani davanti alla bocca stupita dalla sorpresa.
-Esprimi un desiderio- le disse Stefania che aveva la torta in mano.

Amy la guardava e sorrideva , soffiò le candele, chiuse gli occhi ed espresse un desiderio. Dopo un gran applauso il medico interrompe tutti:

- Andiamo a mangiare la torta prima che inizi il turno delle 7:00- mentre si mangiava la torta con gli occhi. Tutti si misero a ridere, compresa Amy e si incamminarono verso la mensa dell'ospedale.

Se ne approfittò subito Tyler che da dietro la porta della camera di suo padre aveva assistito alla sorpresa fatta ad Amy.

Entrò in punta di piedi nella camera di Amy e appoggiò il bel mazzo di rose bianche sopra il suo letto, in modo che le potesse vedere immediatamente.
Nel mentre però lo becca la madre di Amy , Alessandra,  era molto simile ad Amy, dei capelli lunghi di un color rame e occhi chiari , che entra nella stanza:
-Ho sbagliato camera?- chiese Alessandra mentre bussava alla porta socchiusa.
- Oh no no, entri pure, Alessandra Hall?- chiese Tyler mentre tende la mano per salutarla.
- Si sono io, tu saresti ?- chiese la madre confusa che ricambiò il saluto.
- Non importa, auguri a sua figlia signora Hall- e si diresse verso la porta per andarsene.
- No aspetta un attimo- si girò dalla parte di Tyler.
- Mi dica- si rivolse verso la signora Hall
- Non è che sei tu il ragazzo che mi ha pagato il biglietto?- mentre gli puntava  il dito con un sorrisetto innocente.
-Certo che lei e proprio uguale a sua figlia- disse per sbaglio Tyler, scuotendo la testa verso il basso sorridendo.
-Come scusa?- iniziò a ridere anche Alessandra.
- No niente, comunque può darsi- e se ne uscì dalla stanza senza dare ulteriori informazioni.

Tyler uscì giusto in tempo dalla camera, 5 minuti dopo Amy torna dalla mensa per andare in camera sua.

Una volta arrivata, aprì la porta e si ritrovò sua madre davanti:

-Mamma!- urlò e le salatò addosso.
-Ma che ci fai qua!?- le chiedeva Amy con le lacrime agli occhi dall'emozione di rivedere la madre.
-Sorpresaa!- rispose la madre, felice anche lei di vedere la figlia.
-Si mamma quello lo vedo ma come? Non avrai mica speso tanto?- si staccò  dalle braccia di Alessandra.
- Non ho speso niente Amy- mentre le accarezzava il viso
- In che sen..so, allora come hai fatto?- non stava capendo.
-Me l'hanno pagato il viaggio e io ho accettato per vederti- le spiegava Alessandra.
-Sei in debito con qualcuno??- chiese Amy ancora più preoccupata di prima.
- Ma no Amy, ti sembro il tipo? Hanno voluto farti una sorpresa e così mi hanno pagato il biglietto, non so...-
-Ma chi?- e si alzò di stacco dal letto dove le due erano sedute.
- Ti ho detto che non lo so,  sarà una persona che ci tiene davvero a te se ti ha fatto questa sorpresa non credi?- le diceva la madre che era quasi certa di sapere chi fosse questa persona.
- Non mi viene in mente nessuno...-

Una volta in piedi nota delle rose bianche sul letto.

- E queste? Sono da parte tua?- prendendo le rose in mano.
-No figlia mia- che sapeva già da chi fossero stati mandati.
-Che strano..- disse Amy che guardava i fiori.

Amy lesse il biglietto "Buon compleanno Giulietta, 18 rose bianche per i tuoi 18 anni pieni di luce e purezza."

Amy sorrise e la domanda sporge spontanea alla madre:

-Come mai quel sorrisetto?-
-Perché ho capito chi me li ha mandati-
- E chi?- chiese la madre facendo finta di non sapere.
- Tyler- disse Amy persa nel vuoto.
- Tyler... Forse devi dirmi qualcosa?- la guardava la madre sorridendo, era felice di vedere Amy in quel modo.
- Emh, ma no mamma che dici- ritornò  in sé Amy.
- Allora perché quel sorrisetto quando senti il nome di questo ragazzo...Tyler?-
- Non lo so nemmeno io mamma.. Ti giuro che proprio non lo so- disse Amy incantanta nei suoi pensieri.

Un cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora