Capitolo 22

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Tyler aveva anche delle coperte in terrazzo, che stese, con l'aiuto di Amy, per terra, in modo che stessero più comodi.

-Come mai mi hai portata qua su? chiese Amy che aveva la testa appoggiata sul petto di Tyler, mentre guardavano il cielo stellato.
-Perchè mi ero ripromesso che ci avrei portato qualcuno di importante- rispose Tyler, facendo scivolare la sua mano lungo la schiena di Amy. Un movimento continuo, su e giù.
-Quindi io sarei importante? chiese Amy alzando gli occhi verso di lui.
-Non sai quanto...- disse Tyler che continuava a guardare il cielo. Fu una risposta spontanea.

Amy non rispose, non c'era una risposta alla sua affermazione, abbassò solo lo sguardo e sorrise.

-Guarda che ti sento- disse Tyler che riuscì a sentire i battiti di Amy che accelerano ogni volta che si sente in imbarazzo o prova qualcosa di forte dentro di sè. 
- Non ti seguo, cosa senti?- chiese Amy.
- Il tuo cuore Amy, il tuo cuore- rispose Tyler mettendole una mano sul petto.
-Non lo faccio apposta, è un gesto spontaneo...- disse Amy con un tono un po' triste. La prese come un'offesa, e si alzò appoggiandosi alla ringhiera del terrazzo.
- E chi ti ha detto che è una brutta cosa- la inseguì Tyler.
- Lo so e basta- rispose fredda Amy.
-Non sai niente invece- controbatté Tyler di conseguenza.
-Ah ora non so niente, ti ringrazio "mr. so tutto io"- si atteggiava Amy. Ha sempre avuto la paura che la sua malattia potesse provocarle imbarazzo o magari potesse dare fastidio alla persona che ha difronte. Per questo motivo se la prende molto.
- Nel senso che non capisci un cazzo di quello che cerco di farti capire- alzò un po' i toni Tyler, incazzato per il fatto di non riuscire a spiegarsi del tutto.
-Chiama un taxi io me ne vado- disse Amy e con passo veloce si incamminò verso le scale.
-Non chiamo proprio nessuno, tu sta notte resti qua- la fermò tirandola per il braccio.
- Di certo non sto qua a sentire i tuoi "non capisci un cazzo"- si sentiva presa in giro.
-Non capisci quanto cazzo ti desideri, non capisci che ogni tuo battito di cuore equivale al mio, non capisci quando ti dico che per me sei importante, non comprendi il fatto che io farei di tutto per te. - disse Tyler che ce l'aveva a 5 centimetri dalla faccia.

- Tutto..?- abbassò i toni Amy mentre lo guardava negli occhi scendevano le lacrime dal suo viso.

-Si cazzo tutto. Quello che non capisci è che io prenderei un pallottola proprio qui per te- indicò il cuore -attraverserei fiumi, mari e monti per te, andrei contro la mia famiglia per te, preferirei sopportare io tutto il dolore che provi tu, ciò che non capisci è che io morirei per te-

Senza pensarci due volte Amy lo baciò fino a farlo cadere per terra, dove c'erano le coperte.

- Hai parlato abbastanza e non potevi usare parole più belle, ora ti faccio stare un po' zitto- disse Amy tappandogli la bocca con la mano.
- E come pensi di riuscirci?- chiese Tyler che le spostò la mano.
- Così- disse Amy che si mise seduta sopra di lui e iniziò a sbottonare la sua camicia.
- Sicura che in questo modo riuscirai a  farmi stare zitto?- chiese Tyler con un tono provocatorio, la prese per i polsi e la mise sotto di lui, in modo che lui stia sopra di lei e la tenga ferma.
- Scommettiamo?- chiese Amy che avvicinò il viso a quello di Tyler.
- Accetto la sfida- disse Tyler e le lasciò i polsi.
- Per prima cosa ti devo bendare, ma non so con che cosa- disse Amy che si guardava attorno per cercare qualcosa che coprisse la vista.
- A che gioco vuoi giocare?- chiese Tyler.
- Ti devo ricordare che devi stare zitto?- disse Amy che aveva la situazione nelle sue mani.
- Mi stai eccitando troppo, quindi ti conviene sbrigarti- disse Tyler che se la stava mangiando con gli occhi.
- Un po' di pazienza, sto pensando- rispose Amy.
- Non decido io...- disse Tyler mentre si guardava in mezzo alle gambe.
- Trovato, togliti la camicia- le venne un'idea.
- Iniziamo bene..- disse Tyler a bassa voce. Si tolse la camicia e la diede ad Amy che a sua volta la mise sugli occhi di Tyler.
- Ora non devi nemmeno fiatare- sussurrò Amy sull'orecchio di Tyler.
-Sarà diffile con te sopra di me...- rispose Tyler quasi sofferente.
- Ora immaginati un posto nel tuo corpo dove vuoi che io ti baci se indovino sorridi e il gioco continua così. Nel momento in cui non indovino ci sarà una penitenza- spiegò le regole del "gioco"

Tyler senza rispondere annuì, era pronto per iniziare.

- Hai pensato?- chiese Amy che si trovava sopra di lui.
- Si..- rispose Tyler.

Amy si chinò e gli diede un bacio sul collo, un bacio lento e passionale. Tyler sorrise. Quindi toccava anche ad Amy.

- Secondo bacio- disse Amy.
Scese un po' giù e lo baciò sul fianco sinistro poco sopra le mutande. Tyler sorrise anche sta volta.

-Terzo bacio...Mi sa che in sto gioco non mi batti caro Tyler- disse Amy mentre saliva pian piano verso il viso di Tyler.
Gli strappò un bacio sulle labbra.

-Penitenza!- disse Tyler soddisfatto.

Un cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora