Capitolo 24

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T/n's pov

I giorni successivi li passammo soprattutto nelle palestre della scuola. I professori volevano che sviluppassimo delle tecniche speciali, anche esse fattore di riconoscimento per un eroe. Gli allenamenti erano molto più intensi e la cosa peggiorò quando ci annunciarono che avremmo dovuto fare un esame per ottenere la licenza provvisoria per essere eroi.
Non passavo molto tempo con Katsuki: la mattina eravamo impegnati con le lezioni, il pomeriggio con gli allenamenti e la sera la passavamo a studiare per il giorno dopo per poi crollare dal sonno. Solo durante i momenti di pausa o nel tardo pomeriggio, dopo esserci allenati, riuscivamo a stare un po' insieme.
Il giorno dell'esame per la licenza provvisoria eravamo estremamente agitati, la tensione era palpabile. Avremmo dovuto sfidare altre scuole, alcune delle quali venivano messe spesso allo stesso livello della UA da molti giornalisti.
Katsuki sembrava stranamente teso. Decisi di chiacchierare con Mina piuttosto che con lui dato che sembrava non volesse essere infastidito da nessuno.
La prima prova, essendo una scrematura, venne presa sul serio da subito. C'erano solo cento posti disponibili e riuscire a prenderne uno fu un'impresa. Nonostante le difficoltà, tutta la 1A riuscì a passare e ad arrivare alla seconda sfida.
Questa volta sembrava decisamente più semplice: era stato simulato un attacco dei villain e per tutto il perimetro della zona, adeguatamente attrezzata per l'esame, c'erano dei feriti da dover salvare.
Ci parve una cosa molto più facile, ma ci ricredemmo quando gli attori presi per fare i civili feriti si rivelarono degli esaminatori estremamente rigidi.
Alcuni sgridarono pesantemente Midoriya per aver avuto un comportamento un po' troppo impulsivo, ma per il resto non andò male.
A differenza della prima prova, collaborammo con i ragazzi delle altre scuole e riuscimmo a portare in salvo tutti senza problemi.
Quando ormai mancava poco allo scadere del tempo dell'esame, un forte boato provocato da un'esplosione portò la nostra attenzione verso una zona non troppo distante dall'area in cui ci trovavamo. Inizialmente pensai si trattasse di Katsuki ma nella situazione in cui eravamo non c'era motivo di utilizzare il suo quirk in quel modo.

In poco tempo la nube di fumo che si era creata in seguito all'esplosione si diradò mostrandoci la figura di Gang Orca, l'eroe numero 10 in classifica. Insieme ai suoi sottoposti iniziò ad attaccarci.
Era un eroe estremamente forte quindi pensai di poter essere d'aiuto in quella situazione. Stavo curando le ferite di una signora quindi chiesi a Momo di sostituirmi.
Momo :"T/n sei sicura di voler andare?"
T/n :"Posso farcela e poi non sarò sola."
Dissi sorridendo per rassicurarla.
Momo :"Va bene, ci penso io qui. Stai attenta."
T/n :"Non preoccuparti."
Corsi verso il campo di battaglia dove alcuni alunni stavano già combattendo con vari avversari.
Un ragazzo di un altro liceo stava avendo uno scontro diretto con Gang Orca. Potendo fare tutto ciò che fa un'orca anche sulla terraferma, attraverso i suoi ultrasuoni stordì il ragazzo e lo paralizzò facendolo cadere a terra.
Ero rimasta da sola davanti all'eroe che non perse tempo e si lanciò all'attacco. Indurii le braccia preparandomi ad incassare il colpo, ma l'uomo si fermò improvvisamente girandosi di scatto e distruggendo un muro di ghiaccio. Non mi ci volle molto per capire da chi fosse stata prodotta quella barriera. Todoroki, che poco prima si trovava alle spalle del numero 10, mi raggiunse.
Todoroki :"Stai bene?"
T/n :"Sì, non preoccuparti. Ora pensiamo a un modo per fermarlo, se avanzerà ancora avrà campo libero e potrà distruggere la zona in cui gli altri stanno guarendo i feriti."
Todoroki :"Non sarà affatto semplice, è pur sempre il numero 10 in classifica e il mio ghiaccio non lo terrà a bada a lungo."
T/n :"Possiamo farcela, del resto ci stiamo preparando per entrare in quella classifica, no?"
Il bicolore si limitò ad annuire facendosi scappare un piccolo sorriso.
Eravamo pronti a ricevere un altro attacco dall'eroe, ma una violenta folata di vento, troppo forte per essere naturale, ci fece alzare lo sguardo e capire che i turbini d'aria provenivano da un ragazzo di un'altra scuola che appena ci vide si rabbuiò. Spostai lo sguardo su Todoroki per vedere la sua reazione e sembrava arrabbiato...

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