༄★ 𝑨 𝑩𝒖𝒄𝒌𝒚 𝑩𝒂𝒓𝒏𝒆𝒔'𝒔 𝒇𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 ★༄
Ci sono incubi che non puoi evitare e ai quali non puoi sfuggire. Per quanto ci provi, per quanto ti sforzi di non pensarci e di reprimerli, alla fine finisci che li rivivi appena chiudi gli o...
Il gruppo di super soldati è in piedi di fronte a me, con uno sguardo serio e determinato addosso. Assottiglio lo sguardo e li scruto con attenzione mentre alle mie spalle Bucky ha le braccia conserte, in costante allerta.
È da diverso tempo che stiamo addestrando questi cinque super soldati a controllare il siero che scorre nelle sue vene, ma sia io che il Soldato d'Inverno sappiamo che pochissime persone sono in grado effettivamente di controllarlo.
«Come ben sapete, il siero evidenzia i pregi come i difetti di una persona, per capirlo avrete bisogno di tempo, forza di volontà e concentrazione» pronuncio, mentre i miei loyal-eyes seguono i miei movimenti liberi nell'aria.
Uno di loro fa un passo in avanti. «Siamo stufi di questa stupidaggine! Vogliamo risposte, questo stupido siero brucia letteralmente nelle nostre vene, hai la più pallida idea di che significa?!» sbotta, afferrandomi per il collo e sollevandomi di alcuni centimetri dal pavimento.
Bucky scatta avanti ma io lo blocco, alzando una mano nella sua direzione.
«Certo che so che cosa significa. Quelle persone — indico la camera affianco alla nostra. — hanno messo nel mio corpo dei pezzi di gemme colorate e i loro poteri, se non controllati e moderati, possono generare catastrofi senza paragoni. Non penso che siete pronti a vederli in azione, quindi ti consiglio caldamente di seguire i miei comandi se non vuoi dire addio a tutto ciò che hai sacrificato per essere qui.»
Lui sgrana gli occhi e lascia la presa dal mio collo, facendomi atterrare a terra. Sento Bucky emanare un sospiro di sollievo, prima di lanciarmi un'occhiata fredda al soldato che ha cercato di strangolarmi.
«Bene, e se nessuno ha altro da aggiungere, è arrivato il momento di iniziare l'addestramento. Allora, abbiamo volontari?»
Osservo le mie mani mentre i ricordi smettono di attraversare la mia mente. Sollevando lo sguardo, incrocio quello di Stephen. «Non sarai da sola laggiù, lo sai?» mormora l'esperto delle arti mistiche, appoggiando una mano sulle mie.
«Sì, lo so» mi sforzo di dire. Ma sono l'unica in grado di distruggerli.
«Allora sai anche che non hai nulla da temere. Non permetteremo che qualcuno ti faccia del male.»
Annuisco e lo stregone mi sorride.
Poco lontano da noi, Bucky abbassa lo sguardo. «Non so se valgo tutto questo, ragazzi.»
Steve si volta verso di lui. «Invece sì, Bucky. Quello che tu e Charlotte avete fatto in passato, non eravate voi.»
«Ma le abbiamo fatte lo stesso» sussurra con gli occhi lucidi il sergente Barnes.
