Capitolo 11¬ Ritorno a scuola

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Pov Aizawa

Dovetti tornare a scuola quasi subito, ma fortunatamente T/C sarebbe rimasta da noi ancora per un po'.

Dopo quell notte lei si presentò ancora in camera mia, scoprii che la ragazza faceva molto spesso degli incubi che le impedivano di avere un sonno tranquillo; diceva che dormire al mio fianco l'aiutava.
A me non dispiaceva affatto, mi tranquillizzava coccolarla, poi era così carina quando dormiva al mio fianco che mi faceva venire sonno solo a guardarla.

Passavo molto tempo a guardarla e così notai che era davvero carina quando si confondeva, o quando stava ragionando, oppure quando mi abbracciava, o quando indossava la mia felpa, o quando si allenava, o quando parlava, oppure semplicemente respirando era adorabile.

Spesso mi accorgevo di finire a pensare cose del genere, ma liquidavo il tutto come un semplice fatto, lei era adorabile era ovvio che pensassi che lo fosse.
Perdonate i toni, ma che coglione.

Poco prima del rientro a scuola mi tolsero il gesso alle mani, se non fosse stato per l'intervento sul campo e le cure della gattina avrei potuto tenerlo molto più a lungo; le avrei alzato il voto probabilmente, era stata bravissima.

Tolto il gesso potei aiutarla in casa; Hitoshi non era per nulla capace in qualunque ambito domestico, dal cucinare al pulire era una frana, per questo motivo la gattina aveva dovuto occuparsi di tutto dato che le mie mani erano bloccate.

Un'altra cosa che potei fare appena tolto il gesso fu abbracciarla di notte, a lei piacevano gli abbracci e non poterglieli dare per un po' mi aveva dato fastidio, volevo vederla felice.

Poi per me stringere il suo esile corpicino era rilassante, mi piaceva appoggiare il volto alla sua testolina per baciarle il capo e sentire il suo profumo delicato, non mi dispiaceva afatto quindi dormire con lei al mio fianco.

Grazie al tempo che passavo ad osservarla notai altre due cose.

Uno, prendeva delle strane pillole regolarmente, quando le scordava diventava leggermente più cupa. Stavo indagando, ma senza successo, per quanto le cercassi mentre lei era con Hitoshi o al lavoro, non le trovavo mai.

Due, spesso riceveva dei messaggi o delle chiamate (che spesso duravano a lungo) che la mettevano particolarmente a disagio. In più non me le faceva ascoltare, le mie ipotesi erano poche, ma una peggio dell'altra...
1) suo padre la chiama per cercare di farla tornare a casa
2) magari un suo ex fidanzato la perseguitava per farla tornare con lui, era una ragazza molto carina, era possibile
3) non mi aveva mai spiegato quale fosse il suo lavoro, il fatto che lavorasse di notte e quelle continue chiamate mi portavano a pensare ad una sola cosa: prostituzione. Per quanto non mi piacesse come idea era probabile.
4) infine, lei era in realtà una villain infiltrata. La talpa che sappiamo di avere potrebbe benissimo essere lei, il fatto che quelle chiamate la mettessero a disagio confermava la mia ipotesi.

Quei pensieri mi seguivano sempre, cercai di eliminarli perché non erano fatti miei.

Il giorno del rientro non aspettai né Hitoshi né la ragazza gatto ed andai a scuola da solo.

Appena arrivato Hizashi mi strinse in un abbraccio spacca ossa.
Ew il contatto umano.

Aizawa: "Hizahsi, liberami. Ora!"

Dissi autoritario al fastidioso canarino in piedi davanti a me.

Hizashi: "But Shooo! I missed you sooo much!"

Aizawa: "Uhm..."

Come faceva ad essere così energico? Erano le 7.20!
Mi liberò dalla sua presa mortale e mi guardò.

Falling ¬ Shouta Aizawa x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora