Louis restò fermo tutta la notte da quando aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi bruciavano e il suo naso era bloccato. Guardò la pioggia mentre batteva sul fiume e creava increspature che scorrevano via col la corrente. Guardò il sole sorgere e i mattinieri correre con le loro giacche sopra le loro teste per ripararsi dalla pioggia. Louis era intorpidito. Le sue labbra stavano tremando ed erano leggermente blu per il freddo. Le sue mani era rugose e stavano tremando incontrollabilmente. Guardò una ragazza camminare per il parco avvolta in un cappotto, con un ombrello.
Il suo telefono suonò e guardò in basso verso le sue tasche, rispose con le mani tremolanti.
"Pronto?" Disse, la voce traballante e i denti che sbattevano.
"Hey Lou, sono passata ma tu non eri a casa, non è da te alzarti presto." La voce di Eleanor parlo dolcemente nel suo orecchio.
"Non riuscivo a dormire." Mormorò diffidente, tremando ancora incontrollabilmente.
"Non riuscivi a dormire, da quanto sei fuori?" Chiese ansiosamente.
"Non lo so, tipo dalle undici." Tirò su col naso.
"Sei stato fuori tutta la notte nella fottuta pioggia, Lou quanto stupido puoi essere, cazzo." Urlò, Louis rimase in silenzio a guardare il fiume.
"Perché stai urlando?" La voce di Harry mormorò attraverso lo speaker e Louis emise un singhiozzo soffocato.
"Oddio, Lou. Stai piangendo?" Chiese Eleanor, Louis aprì la bocca per rispondere ma scoppiò in più singhiozzi.
"Cosa?" Chiese Harry. "Dov'è Louis?"
"Bella domanda, Lou dove sei?" Chiese Eleanor in panico.
"P-parco." Balbettò.
"Sei stato al fottuto parco sotto la pioggia tutta la notte, oddio, devi star congelando, chiamo Niall per farti venire a prendere, dove sei esattamente?" Si impanicò.
"Cosa intendi con tutta la notte al parco?" Chiese Harry, Louis si morse il labbro e si asciugò gli occhi sulla sua manica tremante.
"Voglio stare da solo." Tirò su col naso.
"Non ti lascio da solo sotto la pioggia al parco." Gridò Eleanor.
"Shh, lasciami parlare con lui." Disse Harry e Louis andò in panico.
"No, non farlo, nonono." Louis pianse, i singhiozzi si contorcevano nel suo petto.
"Vaffanculo Harry, dice di no, smettila! Louis dove sei?" Insistette.
"Perché non vuole parlare con me?" Chiese Harry.
"Beh, sta dicendo nonono." Scattò Eleanor.
"Cosa, perché?" Domandò e Louis lasciò uscire un singhiozzo rumoroso.
"Voglio andare a casa." Disse strozzato.
"Ti porteremo a casa se ci dici dove sei." Disse Eleanor dolcemente.
"Non lì, non ci voglio andare lì. Voglio tornare da mamma. Odio il mio appartamento, tutto."
"Dai Lou, sono seria lasciami- hey"
"Louis dove sei?" Risuonò la voce di Harry e Louis andò nel panico, lasciando andare un singhiozzo sorpreso prima di riattaccare.
Si alzò tremante e barcollò leggermente, non essendo capace di sentire molto, stava tremando violentemente e sentiva sua testa come un peso morto.
"Cazzo, Louis sei tu? Una voce rieccheggiò e Louis guardò Liam che stava correndo verso di lui, Louis collassò sulla sua spalla e Liam avvolse un braccio attorno a lui, aiutandolo a camminare.
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thin walls [larry stylinson] || italian translation
FanfictionLouis si trasferisce in un palazzo mentre frequenta l'università, il suo vicino di casa, Harry, che non ha mai visto è abbastanza rumoroso la notte. Louis si confronta con lui per i rumori e i due iniziano a parlare tramite il muro parecchio sottile...