Harry guidò Louis verso il parco, dondolando le loro mani e canticchiando un ritornello random. Louis smise di ascoltare tutto e si focalizzò su Harry e le loro mani. Ancora non capiva esattamente perché Harry avrebbe voluto andare ad un appuntamento con lui. Temette silenziosamente se Harry si fosse annoiato con lui e avrebbe smesso di voler uscire con lui, a causa sua, piuttosto preferirebbe morire. Non era sicuro di quando fosse diventato così vicino ad Harry ma una cosa era certa, non voleva sicuramente che finisse.
"A cosa stai pensando?" Chiese Harry curioso e Louis lo guardò con un sorriso.
"Mi sto solo godendo il momento." Rispose stringendo la mano di Harry, quest'ultimo sorrise e li diresse al ponte. Louis fissò il luogo dove era rimasto seduto sotto la pioggia e Harry lo notò.
"È qui che eri?" Chiese, Louis annuì e lo guardò con un sorriso timido.
"Ehm, sì" Disse.
"Bene ho organizzato questo appuntamento qui, per creare bei ricordi, invece di te che te ne stai seduto da solo e tutto." Lo sguardo di Harry scivolò a terra, Louis lasciò la sua mano e Harry guardò su proprio mentre Louis lo abbracciò.
"Grazie Hazza." Sospirò e Harry ridacchiò avvolgendo il braccio intorno a lui.
"Andiamo, ti voglio mostrare una cosa." Harry sorrise sciogliendo l'abbraccio e gli tese la mano, Louis la prese e intrecciò le loro dita mentre Harry lo dirigeva verso un vecchio salice, i cui rami erano sospesi quasi a formare un'alcova . Louis pensò fosse bellissimo.
"Qui." Espirò mentre stendevano la coperta da pic nic e poggiavano il cestino.
"È meraviglioso." Louis sorrise ampiamente mentre Harry gli fece cenno di sedersi. Liberò la mano e si sedette di fronte a lui.
Louis non riusciva a credere che Harry avesse potuto fare qualcosa come quella, era molto premuroso e bellissimo. Nessuno gli aveva mai fatto avere questi pensieri prima d'ora. Non riuscì a nascondere il suo ampio sorriso. Harry gli sorrise di rimando e Louis pensò che non c'era niente di meglio di quel momento, e desiderò non finisse mai. Il suo stomaco brontolò e Harry rise. Louis arrossì mentre Harry apriva il cestino accanto a lui.
"Spero ti piaccia il pollo?" Chiese e Louis annuì immediatamente.
"Mi piace praticamente tutto, anche se potrei aver chiuso con il pesce per sempre." Rise e Harry annuì.
"Penso di aver chiuso con il pesce anche io." Arricciò il naso e gli passò un sandwich, Louis lo prese con gratitudine e sospirò.
"Sai, se preferisci avere un appuntamento con quel sandwich basta dirlo e me ne vado." Ammiccò Harry.
"Che bel pensiero da parte tua, Hazza." Replicò con un sorrisetto, si morse il labbro mentre Harry metteva il broncio e decise che, no, niente poteva essere comparato a Harry.
"Vi lascio soli allora." Harry finse di singhiozzare.
"Aw, Harry non piangere." Sorrise e diede dei colpetti al ginocchio di Harry. Si chiese quando avesse superato il suo imbarazzo, e realizzò velocemente che tutto era iniziato quando aveva cominciato a parlare con Harry tramite il muro.
"Ma ti piace il sandwich più di me." Piagnucolò.
"Beh ovvio che lo faccio, ma solo per circa un minuto fino a che non sarà dentro di me." Rispose e Harry ridacchiò, mettendosi la mano davanti alla bocca.
"Beh, penso che tu e quel sandwich stiate andando un po' troppo veloce." Ammiccò e Louis, che aveva appena dato un grande morso al panino, iniziò a strozzarsi quando realizzò esattamente cosa Harry stesse insinuando. I suoi occhi cominciarono a lacrimare mentre Harry rideva e gli dava delle pacche sulla schiena. Deglutì e alzò un sopracciglio.
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thin walls [larry stylinson] || italian translation
FanficLouis si trasferisce in un palazzo mentre frequenta l'università, il suo vicino di casa, Harry, che non ha mai visto è abbastanza rumoroso la notte. Louis si confronta con lui per i rumori e i due iniziano a parlare tramite il muro parecchio sottile...