Attenzione: Beh c'è della roba zozzona, ci saranno dei *** quando inizia ;)
Raggiunsero la macchina ansimando, tremando e ridendo insieme, Harry tirò a sé Louis e gli strofinò le braccia per scaldarlo.
"In macchina adesso, e metto su il riscaldamento." Disse Louis mentre batteva i denti per il freddo e aprì la parte posteriore della sua macchina scivolando dentro e sporgendosi sul davanti accendendo il riscaldamento e afferrando una coperta che aveva lasciato nella retro della macchina mentre Harry saliva e chiudeva la portiera.
"Beh, quello è stato-" Harry si allontanò.
"Freddo." Louis impassibile prima che un sorriso gli illuminasse il viso. "Ma anche fottutamente bollente." Harry rise forte afferrando Louis e tirandolo più vicino. Louis gettò la coperta su di loro e affondò la testa nel collo di Harry, senza annusarlo affatto. No.
"Sono d'accordo." Mormorò Harry tra i suoi capelli. Si misero addosso i vestiti e Louis sorrise a Harry, che lo stava guardando con occhi grandi e un sorriso increspato, e Louis poteva sedersi a fissarlo per anni e non stancarsi. Finalmente guardò altrove quando il suo stomaco brontolò e sorrise tra sé e sé.
"Il mostro nel mio stomaco mi sta dicendo che dovremmo prendere McDonald's e sederci sulla spiaggia lontano da quell'uomo per un po'." Disse Louis guardando Harry.
"Sembra un piano." Harry sorrise. Louis salì davanti, acutamente consapevole di Harry che fissava il suo sedere.
"Smettila di fissarlo." Borbottò cadendo dalla leva del cambio e piantando il viso sul sedile, Harry ridacchiò prima di far passare una mano sulla schiena di Louis e prendere a coppa il suo sedere dandogli una stretta, Louis ansimò e si alzò per girarsi. Harry gli sorrise e si arrampicò su di lui per sedersi sul sedile anteriore. Louis scosse lentamente la testa e si mosse sul sedile.
Andarono al McDonald's che passarono lungo la strada e Louis saltò fuori dall'auto e girò intorno al lato di Harry, aprendolo anche per lui.
"Gentleman." Sorrise.
"Non ci fare l'abitudine." Louis sorrise e guardò Harry mentre faceva una risata e si portava la mano sulla bocca, come se fosse sorpreso di aver fatto il rumore in primo luogo, Louis tese la mano e Harry la prese immediatamente. Camminarono, beh, questo è quello che avrebbe detto Louis alla gente, quando in realtà saltarono e riderono finché non furono dentro il ristorante. Il posto era vuoto, tranne che per un uomo seduto in un angolo dietro un giornale. Era un po' inquietante secondo Louis.
"Ciao, posso prendere il vostro ordine?" Chiese la cassiera con aria annoiata. Louis guardò Harry chiedendosi se Harry avrebbe trovato strano se avesse ordinato un Happy Meal, ma Harry indicò il bardo direttamente agli Happy Meal e sembrava che stesse considerando qualcosa.
"Se prendo uno di quelli mi daresti il giocattolo che ho chiesto?" Chiese alla ragazza, lei guardò la lavagna e Louis pensò che forse Harry gli piaceva molto più di quanto avesse pensato inizialmente.
"Non dovrei, ma potrei fare un'eccezione per voi" Lei sorrise, Louis guardò lei e poi di nuovo la lavagna.
"Quindi potrei averne uno verde?" Le chiese.
"Se riesco a trovarlo." Lei annuì
"Voglio quello blu" Harry sorrise.
"Cosa vorresti mangiare?" Chiese lei e Louis si accigliò, aveva completamente dimenticato che ti spettava del cibo con gli Happy Meal.
"Quante crocchette di pollo ci sono?" Chiese.
"Quattro." Rispose, Louis scosse la testa, non andava affatto bene.
STAI LEGGENDO
thin walls [larry stylinson] || italian translation
FanfictionLouis si trasferisce in un palazzo mentre frequenta l'università, il suo vicino di casa, Harry, che non ha mai visto è abbastanza rumoroso la notte. Louis si confronta con lui per i rumori e i due iniziano a parlare tramite il muro parecchio sottile...