Durante la cena fui invitato da un gruppo di ospiti a prendere posto dall'altra parte del tavolo, motivo per cui Harry ed io ci separammo durante il pasto.
Dopodiché mi trascinarono in giardino a fumare dei sigari pregiati e io non rifiutai l'invito, anzi, trascorsi tutto il resto della serata con loro rifiutandomi di guardarmi intorno per paura di scorgere il volto di Harry.
«Per via del bacio?»
«Camila» la ammonisce Lauren, sconvolta per la brusca interruzione del racconto.
Ovviamente il conte scoppia a ridere e Lauren è tentata ad andarsene sbattendo la porta.
Possibile che quell'uomo così egocentrico e altezzoso conceda ad una ragazzina impertinente di comportarsi come crede?
«Proprio per quel motivo» conferma il vecchio.
«Il nostro secondo - come dire – incontro mi aveva scombussolato»
«Perché dopo la serra, invece, si comportò come se niente fosse?»
Lauren non si premura neanche di fulminarla con lo sguardo.
Il vecchio le ha dato carta bianca, quindi non sarà lei a mettere un freno alla sua sfacciataggine.
«La prima volta non realizzai a pieno quanto accaduto.
Cominciai a rimuginarci mentre completavo la mia opera, ma non mi fu dato il tempo di metabolizzare prima che accadesse una seconda volta» spiega incurvando le labbra verso l'alto.
«E i suoi propositi sul 'seguire il flusso della propria arte'?» non riesce a trattenersi Lauren. Nonostante il senso di inadeguatezza che prova la curiosità sembra sempre prendere il sopravvento.
«Ero spaventato» ammette.
«Quel flusso era già una tempesta che rischiava di inghiottirmi. E so che avevo detto a Zayn che la cosa non mi preoccupava, ma non era vero.
«Sul fatto, mi ritrovai spiazzato»
«Forse preferiva un corteggiamento lento e colloquiale?» azzarda Camila.
«Puttanate»
Entrambe le ragazze sbarrano gli occhi incredule.
Il Lord ridacchia al loro evidente disagio.
Lauren constata il suo divertimento nello sconvolgerle.
«Non credevo nei corteggiamenti. Erano anch'essi protocolli per i matrimoni combinati. Un modo come un altro per indorare la pillola e accettare il proprio destino» sbotta.
«Allora cosa successe?» persiste Camila.
«Non ne ho idea» ammette il conte.
«Non credo di sapere neanche adesso cosa mi passasse per la testa. Non sono mai stato il tipo che ama gli schemi e il prevedibile, probabilmente fu questo a spingermi maggiormente fra le sue braccia.
Avevo trovato qualcuno pazzo tanto quanto me»
Lauren sussulta innanzi all'occhiata significativa che le lancia Camila ma non vuole indagare oltre, perciò distoglie lo sguardo concentrandosi sul conte.
«Per questo vi ho detto che probabilmente non comprenderete le dinamiche del nostro rapporto» continua facendo annuire pensierose entrambe le ragazze.
«Non abbiamo mai seguito degli schemi siamo sempre state due teste sognatrici che avevano trovato il modo per evadere da una realtà che faceva schifo» sputa accorato, ma non sembra avercela con loro.
Infatti le guarda scuotendo la testa stanco, ma Lauren non lo vede indisposto perciò azzarda a commentare:
«Non possiamo comprendere quella realtà, ma possiamo viverla attraverso i suoi occhi»
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CRONOSTASI
Fanfiction«Si muove» «Cosa?» Camila si riscuote, apparentemente persa nei propri pensieri, lo sguardo ancora completamente dedito al medaglione nelle proprie mani. «L'orologio a pendolo... Prima era fermo sulle sei e un quarto, adesso ha ripreso a funzionar...