ANGOLO AUTRICE: abbiamo deciso di pubblicare il capitolo oggi e non domani per via di un impegno. Godetevelo con l'anticipo di un giorno! Speriamo che commentiate la storia così da partecipare anche voi al percorso che stiamo intraprendendo. Baci
C'è un rimbombo incessante e fastidioso.
Lauren prova ad aprire gli occhi ma li richiude immediatamente trattenendo un conato di vomito.
Ha sete, ma non riesce a muovere alcun muscolo perciò si limita a lamentarsi nella speranza che qualcuno prima o poi accorra in suo aiuto.
Il suo letto cigola ma lei è immobile quindi non si capacita di come ciò sia possibile.
Cerca di ignorare il rumore assordante per concentrarsi sugli altri suoni della stanza, per poter capire anche ad occhi chiusi cosa sta succedendo.
«L-Lauren?» la chiama qualcuno da troppo vicino.
Possibile che ogni suono giunga alle sue orecchie così forte e acuto?
«Mi sento morire» piagnucola Camila.
Lauren allunga il braccio alla cieca e colpisce qualcosa con più forza di quella che credeva di possedere.
«Ahia, Lauren!» protesta Camila con uno squittio.
«Quella è la mia faccia»
«Che ci fai nel mio letto?» biascica Lauren e sente degli scossoni, come se il letto si fosse spalancato d'improvviso e rischiasse di venire inghiottita dal pavimento.
Agguanta le coperte e reprime l'ennesimo conato.
«Sei tu ad essere nel mio»
«La smetti di urlare?»
«Non sto urlando»
«Sì che... Cos'è, perché continua?»
Un tonfo.
Lauren si arma di coraggio e spalanca gli occhi.
L'altra metà del letto è vuota.
«Camila?»
Un conato, il suono del liquido riversato in un contenitore.
«Camila, non avrai preso il...»
«Tanto non lo usa più nessuno» piange in risposta, continuando ciò che stava facendo.
«Dio, come siamo ridotte» constata Lauren.
«Una di noi deve andare in farmacia»
«Lauren mica possiamo andare così in farmacia a chiedere medicinali per la sbornia! Non so nemmeno se esistano...»
«Ci conviene trovare un piano in fretta» borbotta Lauren facendo fatica a tenere gli occhi aperti.
Spiegato il rumore.
È la pioggia.
Soltanto la pioggia, maledizione.
«Se il Lord ci scopre» pigola disperata Camila.
«Il Lord ha portato qualcosa che fa al caso vostro»
La voce proveniente dalle sue spalle costringe Lauren a voltarsi ad una velocità tale che la stanza comincia a girare vorticosamente e tutti i suoi sforzi di reprimere la nausea risultano ormai vani.
Si ritrova un vaso fra le mani e rigetta tutto chiudendo gli occhi.
Odia quel sapore. L'odore non fa che procurarne altro fino a sfiancarla, per questo di solito cerca di trattenersi.
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CRONOSTASI
Fanfic«Si muove» «Cosa?» Camila si riscuote, apparentemente persa nei propri pensieri, lo sguardo ancora completamente dedito al medaglione nelle proprie mani. «L'orologio a pendolo... Prima era fermo sulle sei e un quarto, adesso ha ripreso a funzionar...