Succede in un tranquillo pomeriggio.
Sono tutti in sala musica.
Louis e Camila stanno improvvisando un duetto con chitarra e pianoforte. La ragazza cerca di andare dietro al conte e ogni qual volta sbaglia, l'anziano signore emette una risatina leggera e le fa cenno con la testa di riprovarci.
Le loro note si inseguono vicendevolmente e, anche se non è una melodia perfetta, suona nel complesso armoniosa.
Lauren imbraccia il suo blocco da disegni, tracciando linee confuse e insicure.
Come diavolo si fa a riprodurre su carta un soggetto in movimento?
Il sorriso di Camila non è mai lo stesso, e si ritrova a cancellarlo in continuazione per sceglierne uno che si adatti meglio all'angolazione del volto che ha ormai definito.
Le mani dovrebbero andar bene, anche se Lauren non è pienamente soddisfatta, la sua insicurezza la porta a non esserlo mai del tutto.
Camila è ignara di essere ritratta e Lauren spera con tutta se stessa che resti tale; sarebbe davvero imbarazzante dover dare spiegazioni.
Ad un certo punto la mora si alza e deposita la chitarra sul tre piedi, Allyson smette di battere le mani.
Entrambe escono dalla stanza per prendere il tè e così Lauren si trova irrimediabilmente sola con l'uomo che la scruta con i suoi penetranti occhi azzurri.
«Fa un po' vedere» esordisce il conte con serietà.
Lauren resta di stucco perché, va bene, ha capito che l'uomo è più furbo e sveglio di quanto voglia dare a vedere, ma la ragazza non pensava mai e poi mai che lui potesse accorgersi di quanto stava accadendo.
Nonostante ciò si arma di coraggio e si dirige verso l'anziano ancora seduto al piano per mostrargli il suo disegno.
Il conte afferra il blocchetto con mani delicate e rispettose. Lo osserva tenendo il foglio un po' distante, probabilmente per problemi alla vista.
Ad un certo punto traccia con il dito alcuni punti e... inizia a sfregare.
«Manca di profondità» suggerisce in un sussurro come se stesse rivelando alla ragazza dai capelli corvini un profondo segreto.
Tende una mano nella tacita richiesta che Lauren afferra al volo porgendogli il carboncino.
«Ecco, vedi?»
Traccia delle linee marcate nei punti giusti e Lauren osserva attentamente per prendere nota e imparare da quelle mani gracili quanto esperte.
«Non sono capace» si lascia sfuggire lei.
«Non è vero. Devi solo fare pratica. Focalizzare il soggetto»
«Si muoveva in continuazione, come si fa a disegnare un soggetto mobile?» si lamenta ignorando il fatto che Louis non trovi affatto bizzarro l'idea che Lauren possa disegnare l'altra ragazza.
«È tutta questione di mente» spiega pazientemente il conte, «devi fotografare il momento, imprimerlo nella tua testa e poi riprodurlo, è facile»
Lauren alza gli occhi al cielo perché non è affatto facile, ma afferra il carboncino dalla mano dell'uomo e continua il suo lavoro per rendere profondo quel benedetto disegno.
Camila e Ally fanno il loro ingresso con il tè e Lauren inevitabilmente salta per aria: può giurare di aver sentito il conte ridacchiare divertito fra un colpo di tosse e un altro.
Cominciano a servirsi della calda bevanda e per qualche minuto regna il silenzio accompagnato dal timido tamburellare della pioggia contro le finestre.
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CRONOSTASI
Fanfic«Si muove» «Cosa?» Camila si riscuote, apparentemente persa nei propri pensieri, lo sguardo ancora completamente dedito al medaglione nelle proprie mani. «L'orologio a pendolo... Prima era fermo sulle sei e un quarto, adesso ha ripreso a funzionar...