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Destiny

"siamo arrivati." disse Lucky, fermando i cavalli.
"Ci siamo." disse Dimitri. Scambió un breve sguardo con me e Erick, poi scese dal carro.
"Andrà tutto bene." dissi, cercando di rassicurare Erick, che aveva ripreso a pregare, spaventato dall'idea che Lucky lo vedesse. E non aveva tutti i torti ad esserlo.
Dimitri mi porse la mano per aiutarmi a scendere dal carro. Accettai il suo aiuto e Scesi anche io.
" Il fabbro non mi è sembrato molto propenso a costruire il tipo di armatura che vuoi te, streghetta. Quindi non so se la vedrai mai." disse Lucky "ah ho proprio bisogno di divertirmi. Dimitri vieni con me al mio locale preferito?"
"ti ricordo che siamo in servizio, soldato."
Lucky sbuffó. E fu allora che Erick scese dal carro.

Lucky si giró lentamente verso il ragazzo e appena lo vide disse con una serenità terrificante:"io questo lo ammazzo."

Sguainó la spada. Dimitri gli si paró davanti ed io mi misi dietro a Dimitri per proteggere Erick.
"Levati di mezzo. Io lo ammazzo quel bastardo!"
Le guardie delle scuderie reali si girarono nella nostra direzione.
"in quanto a Destiny è stato dato il permesso dalla regina Esme di agire a suo piacimento, non puoi toccare il ragazzo. Destiny ha scelto di portarlo con sé. Lui è ormai sotto la protezione della regina."
"Non permetterò che uno schiavetto entri nel palazzo reale!"
"quindi andresti contro gli ordini della regina? Alla quale hai inoltre giurato di obbedire sempre?" disse Dimitri.
"sapevo che non sarebbe finita bene." disse Erick.
"Stai con me. Lucky non può toccarti." lo rassicurai.
"Rinfodera la spada, soldato." disse Dimitri.
Lucky rimise la spada nel suo fodero.
"ben fatto." disse Dimitri.

Ma la guardia dai capelli bianchi superò Dimitri, cercando di arrivare ad Erick.

"ecco che mi ammazza." disse il ragazzo.

Tuttavia Lucky si trovò di fronte a me. Non si mosse.
"che c'è hai paura di batteri contro una strega?" gli domandai.
Lucky era visibilmente irritato, ma si limitò a dire:" non finisce qui, ragazzino. Ci sarà un momento in cui nessuno ti proteggerà e allora sì che tremerai."
Detto ciò Lucky si allontanò, dirigendosi verso l'uscita delle stalle, mentre il suo mantello azzurro si increspava con l'aria.
"beh è andata meglio di quanto credessi,conoscendo Lucky ." disse Dimitri "la regina Esme vorrà avere un resoconto di questa 'meravigliosa' giornata."
Dimitri disse la parola 'meravigliosa' in un tono sarcastico, si capiva.
"Si. Gli darò un resoconto proprio ora."
"e inoltre le dovrai presentare il tuo nuovo amico." disse Dimitri guardando Erick "pronto ad incontrare la regina?"
"la regina? Io? Sono solo uno schiavo..."
"ora non più." dissi, mettendogli una mano su una spalla ossuta. Erick era visibilmente sotto peso, ma avrei rimediato alla cosa. Quel ragazzo attraeva la mia curiosità come una calamita. Mi incuriosiva troppo.
"Andiamo?" ci disse Dimitri.
Guardai Erick per una conferma, poi dissi :"Ci faccia strada, Signor Dimitri."
Al sentire le mie due ultime parole, Dimitri si voltó con un sorriso. E che sorriso. Stupendo.
"ricominciamo con questa storia, Destiny?"
"Non lo so, probabile?" risposi ricambiando il suo sorriso.

Dimitri ci condusse attraverso i lunghi corridoi del palazzo, affrescati con scene acquatiche e fiori. Erano proprio in fissa con i fiori di loto!

La guardia dagli occhi rossi bussò due volte alla porta della regina, a guardia della quale era tornato Lucky.

"Giornata impegnativa?" gli domandó l'altra guardia dai capelli biondi.
"ah sta zitto, Manfredi!" rispose Lucky, irritato.

"La Signorina Destiny vuole vederla, mia regina." disse Dimitri.
"Prego. Che entri." rispose Esme dall'altra parte della porta.
Lucky scambió un veloce sguardo intimidatorio con Erick, che si nascose dietro di me.
Entrammo nella stanza accompagnati da Dimitri.
La regina Esme era stesa su un divanetto indossando un vestito bianco tremendamente scollato. Mi chiedevo a cosa stesse pensando Dimitri mentre la guardava. Forse provava desiderio? Insomma, Esme era una bella donna.

"Vedo che hai portato un amico." disse la regina prendendo un chicco d'uva da una ciotola che le porgeva una serva.

Esme non staccò gli occhi dai miei mentre assaporava il succoso cicco d'uva.
Riuscii a capire perché Esme mi trattasse con riguardo. Era terribilmente attratta da me, o mi sbagliavo? Tuttavia avevo già fatto l'esperienza di un amore con un altra donna in passato, ma non era ciò che cercavo in quel momento.

"da dove viene il ragazzo?"
"dal villaggio vicino alle mura." rispose Dimitri.
"hhmmm." rispose la regina "hai incontrato il fabbro di cui ti parlavo?"
"si mia Regina." risposi.
"chiamami Esme."
"Sì, Esme."
"il ragazzo può stare con te se ti fa piacere." disse poi.
"Non so quanto le sono grata Esme." dissi.
"Da domani inizierà l'addestramento delle guardie. Io credo alla tua storia e so cosa è il potere che hai in corpo, quindi se allearmi con te significherà salvare il mio regno da un ipotetico Signore Oscuro, mi sta bene."
Piegai leggermente il capo affinché il mio gesto fosse interpretato come un segno di rispetto e non un inchino. Non mi sarei mai inchinata davanti ad Esme o ad altri sovrani. Un Leader non si inchina mai.
"inoltre ho da poco parlato con dei tuoi amichetti, che mi hanno confermato la versione da te raccontata su queste forze oscure. Anche se mi avevi detto di essere arrivata da sola nel mio regno."
"i miei 'amichetti', Altezza?"
"si. Ti aspettano nella tua stanza. Ho avuto modo di testare il potenziale di ognuno di loro e posso affermare di non aver mai visto nulla del genere. Siete speciali e la cosa non fa che sorprendermi."
Non capivo.

"Ho detto ai servitori di assegnare delle stanze ad ognuno di loro, compreso il nuovo ragazzo del villaggio."
"lei è troppo gentile, Esme."
Continuavo a non comprendere chi fossero gli amichetti di cui parlava la regina. Avevo una vaga idea in realtà, ma non potevo crederci.
"non preoccuparti, cara. È bello sapere che delle stanze del mio palazzo siano occupate da qualcuno e non vuote a prendere della polvere. E poi mi servono invitati per il fidanzamento di mia figlia Azula che si terrà tra quattro giorni."
"come desidera, Esme."
"inoltre vorrei che tutti voi cenaste con me domani sera."
"Sarebbe un onore, Esme."

"Perfetto ora puoi andare, Destiny. Dimitri ti ricondurrà nella tua stanza, così incontrerai i tuoi compagni. Come ho detto prima, prima di stanotte ognuno di loro avrà una sistemazione."

D'istinto incrociai le mani sul mio viso.
"quella mossa che fai..." disse la regina Esme.
Mi accorsi del mio errore.
"mi perdoni, regina Esme." dissi.
"so cosa significa. Mi è stato spiegato dai tuoi compagni. È una cosa particolare. Da quel che ho capito voi portate maschere o almeno lo facevate. È una specie di saluto, non è così?"
"si, mia regina."
"Questa è un'altra cosa che mi incuriosisce di voi. Bene ora potete andare. Il mio bagno di latte mi aspetta." disse Esme.

Dimitri condusse me ed Erick alla mia stanza. In realtà non mi accompagnó veramente alla mia stanza. Diciamo che non gli diedi il tempo di farlo che avevo già iniziato a correre in direzione della mia stanza.

I miei amichetti...
I miei compagni...

"mi aspetti Signorina Destiny. Mi è stato dato l'ordine di accompagnarla, non di rinseguirla." disse Dimitri, aumentando il passo.

I miei amichetti...
I miei compagni...

Ma di chi parlava la regina Esme?
Erick ci seguiva come un cucciolo sperduto, guardandosi attorno con aria affascinata.
" rallenta, Destiny. " disse Dimitri.
Corsi ancora di più ed arrivai alla porta di camera mia. La aprii senza esitare e venni colpita dalle tre persone che trovai nella mia stanza.

"Deficienti! Come avete fatto ad arrivare qui?!" esclamai.

Light yourself: Gocce Di Eterno Splendore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora