Destiny
I miei occhi si ostinavano a rimanere chiusi. Sotto di me vi era una superficie fredda e dura. Poteva essere marmo o ghiaccio.
"la Prigioniera è sveglia, signore." disse una voce ferma e severa.Prigioniera?
I mei occhi impiegarono tempo prima di aprirsi. Sotto i me vi era un pavimento in marmo di un marrone-giallo dorato.
Vi erano tre troni, uno centrale, grande ma non maestoso quanto quello di Aither e due
laterali, più piccoli.
Dietro i troni vi erano tre grandi vetrate dalle quali filtrava la luce.
Vicino ad una di esse stava un uomo sui cinquantacinque intento ad osservare l'esterno. Una barbetta giovanile gli incorniciava il viso, e i capelli erano di un biondo dorato, anche se con qualche ciocca biancastra. Indossava un saio blu scuro con delle fasce argentee lungo la scollatura del collo. La cintura che teneva il tessuto era in cuoio marrone chiaro, con una fibia in oro rappresentante quella che poteva essere una cicogna?
Ai piedi aveva dei sandali di legno decorati con pietre di fiume colorate. Sul capo aveva una corona di rami intrecciata con al centro un fiore di loto, anche esso dorato.
"fatela alzare." il tono di voce dell'uomo aveva un non so ché di dolce.Mi alzai velocemente in piedi prima che le guardie mi alzassero di forza.
L'uomo nel saio blu si avvicinò con passi lenti e un portamento fiero.
Una guardia dai capelli bianchi stava appoggiata ad una colonna della sala. I suoi occhi erano di un azzurro profondo come l'oceano. Teneva le braccia incrociate al petto e non smetteva di fissarmi.
"quale crimine può aver commesso una donna di tale bellezza?" chiese l'uomo con il saio.
"Le donne più belle commettono i crimini peggiori, mio re." disse la guardia con i capelli bianchi. Sembrava avere non più di trentadue anni.
Realizzai che la persona che avevo davanti era il re. L'uomo sorrise alle parole della guardia dai capelli bianchi.
" Non posso darti torto, Lucky. "
Lucky. La guardia dai capelli bianchi si chiamava Lucky.
"di quale delitto è accusata?"
"È complicato signore." iniziò a dire una guardia accanto a me. "potrebbe essere stregoneria, ma non ne siamo sicuri."
"ha fatto incantesimi demoniaci o cose del genere?"
"No signore, almeno così mi sembra." disse un'altra guardia.
"Cercate di essere più chiari, e smettete di confondere il re." disse Lucky con voce annoiata.
"insomma, che cosa ha mai fatto questa donna?"
"ha ferito a morte una sua guardia mio signore e ne ha uccisa un'altra."
Il re mi guardó di nuovo.
"Come ha fatto?" chiese poi. Il tono della sua voce divenne severo.
"ha tirato fuori due spade e poi il suo corpo si è illuminato."
"Ora sí che non ci capisco un cazzo." ammise Lucky.
" vi prego di spiegarvi meglio." disse il re.
" Mio signore, questo è quello che è successo." rispose la guardia stringendo la lancia che teneva nella mano destra.
" È stregoneria, vi dico!" esclamò una guardia puntando un dito contro di me in maniera accusatoria.
Alzai lo sguardo da terra e guardai il re negli occhi.
" È lei il re di questo luogo, vero?" domandai per esserne certa.
L'uomo con il saio blu rimase sorpreso per il tono diretto della mia voce.
" Sono Re Zafa della famiglia dei Della Rovere." rispose.
" Faccio tacere la Prigioniera, mio signore?" disse Lucky scostandosi dalla colonna.
" No. Fatela parlare."
" È una strega!" disse una guardia.
"Silenzio" lì zittí Zafa. "Sai che uccidere nel mio regno è punito con la morte?"
"Non sono di questo regno. Fino a pochi mesi fa non sapevo nemmeno il nome del luogo in cui mi trovavo. Provengo da un altro regno, probabilmente un altro continente. Vengo dal regno dell'oro e degli eroi. Aither era la mia casa e il regno che governavo, quindi potete chiamarmi "Altezza". Ma se vi è più comodo, potete chiamarmi Senior White. "dissi con vice ferma e decisa.
Vi fu un attimo di silenzio. Lucky scoppiò a ridere e disse :" non ho mai sentito una cazzata più grande di questa! "
" Guardia, se tu sapessi chi sono, mi porteresti rispetto. " dissi.
Re Zaafa mi guardó in modo impassibile prima di decretare :" mettetela nelle prigioni. Starà lì finché non avrò pensato ad una punizione adeguata. "
Detto ciò, il re si voltò dandomi le spalle e si incamminó verso il suo trono.Le guardie mi misero le mani addosso, pronti a condurmi via, ma io urlai:" non ho ancora finito! Re Zaafa mi dovete ascoltare! Io posso mostrarvi ciò che sono,ma voi dovete credermi!"
Zaafa si fermò e per un attimo vidi speranza.
"Parla." disse Zaafa.
"Mio re, se posso... Questa donna mi sembra una squilibrata." disse Lucky sottovoce.
"Parla." ripeté il re.Mi sgrullai di dosso le mani delle guardie.
"cosa hai da mostrarmi?" chiese Zaafa.
Feci qualche passo verso di lui e imposi le mani. Lucky si paró davanti al re per proteggerlo da un mio eventuale attacco, ma io avevo altro in mente.
Con un enorme sforzo lasciai che la poca luce che riuscivo a sprigionare prendesse possesso di me e lentamente mi illuminai.
Le guardie indietreggiarono, compreso Lucky, che mise una mano davanti al re.
" Ma questo è un prodigio." disse Zafa, che mi guardava con sguardo incredulo.
"chi sei davvero?" chese poi.
"Glielo ho detto prima, mio re. Sono Senior White." dissi prima che la luce mi abbandonasse.
" spero che ora sarà propenso ad ascoltare ciò che ho da dirle.""Ascolterò la tua storia."
Esternamente non mostravo la mia felicità nella riuscita del mio piano, ma dentro di me non smettevo di ripetere :" cazzo! Ha funzionato!"
"Sarò breve, mio re." iniziai a dire. "come le ho detto prima, provengo da un altro regno. Probabilmente non ne conoscete l'esistenza, ma questo mio regno è stato distrutto e il mio popolo è stato sterminato da forze oscure."
"forze oscure? Streghe?" chiese Lucky.
"Di peggio. Sono demoni, ombre che nascono dal buio. Sembrano non avere forma fisica, ma in realtà la possiedono. Hanno denti affilati come lame e..." iniziai a sentirmi mancare. La mia voce divenne sempre più fioca e impercettibile."sono guidati da un... Lui..." mi aggrappai al vuoto con le mani, cercando un appoggio. La guardia dai capelli bianchi mi sostenne. L'aver sprigionato luce mi aveva indebolito più del previsto. Non riuscivo più a reggermi in piedi.
" lui ha distrutto tutti i regni del mio continente e.. Dovete credermi abbiamo bisogno ognuno dell'aiuto dell'altro perché lui.. Lui sta arrivando."
"lui chi?" chiese Zaafa.
"Senior Black" dissi con il filo di voce che mi rimaneva in corpo, prima di svenire di nuovo.
"Eh?" chiese Lucky, ma io non ero più in grado di rispondergli.
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Light yourself: Gocce Di Eterno Splendore
Fantasy[𝕀𝕟 𝕔𝕠𝕣𝕤𝕠] 𝕊𝕖𝕔𝕠𝕟𝕕𝕠 𝕃𝕚𝕓𝕣𝕠 «Non ti lascerò mai, Manfredi. Mai!» mi disse, afferrandomi per un braccio. La sua stretta era forte, possessiva. «Uffa! Dovrò sopportati per un periodo di tempo troppo lungo» mi lamentai, senza staccare...