Uomini e donne

1.

Il mio percorso è iniziato da circa un mese. Settimana scorsa sono scesi per me altri ragazzi ed ho iniziato ad instaurare dei veri rapporti. Siamo in due sul trono e oggi è il turno di Danila ricevere nuovi corteggiatori. Io mi metto seduta bene, sono pronta a guardare. Scendono dieci ragazzi, ma l'ultimo attira la mia attenzione. La salita con il bacio sulla guancia è si mette in cerchio con gli altri. Io li guardo tutti.
"Così mi mettete in difficoltà, sono tutti belli Marì" dice.
"Vuoi sentire qualcuno?" le chiede Maria.
"Mh.. Il ragazzo con il ciuffo" dice e indica quello che avevo puntato anche io. Gli danno il microfono e parla.
"Ciao, sono Kostas, ho 29 anni e sono greco, ma vivo a Roma da tanto tempo" dice e lo guardo.
"È come mai sei sceso adesso?" gli chiede.
"Gli appuntamenti al buio non mi piacciono" si lecca le labbra.
"Di me cosa ti piace?" chiede. Beh niente.
"Beh il fisico" risponde. Pfff, ma se è piatta come una tavola, poi ha sto profumo di fiori del cimitero. "è ho visto che comunque sei determinata, sai quello che vuoi"
Ma chi lei? Ma se non sa nemmeno comprarsi le mutande. Ma questo mi sa che scherza, o si è sbagliato con me.
Alla fine Danila fa restare solo Kostas, una cosa buona l'ha fatta, meno male. Lei gli chiede di ballare, lui si alza e balla con lei. Mi cadono gli occhi sul suo lato b, è messo bene, pure davanti. Ballano e si risiedono. I corteggiatori di lei fanno un po' di panico.
"Che c'è già mi temete? E nemmeno ho iniziato, pensa tra poco" dice Kostas.
Io lo guardo.
"Eh ma cosa centri tu scusa, noi stiamo qui da un mese!" dice un altro ragazzo.
"E prenditela con lei, cazzo vuoi da me? Io faccio come voglio, la porto a me con un attimo" dice.
"Che lavoro fai scusa?" mi intrometto.
"Chi io?" mi chiede e annuisco "lavoro in radio, per arrotondare faccio il barman in discoteca nel weekend"
"Ah ecco perché non lo hai detto, parli tanto poi" dico.
"Non mi pare"
"Un po' si"
"Devo farmi rispettare da subito" dice.
"Si okay ma sta per me, che te ne frega" mi dice Danila.
"Scusa? Se voglio lo porto anche in esterna, posso vero Maria?" chiedo.
"In teoria si, puoi" risponde la De Filippi.
"Se come no, sta qua per me. É sceso per me, quindi non ci viene"
"Se lui vuole venire" azzardo.
"Oh Camilla un altro?" mi dice Justin.
"Ci vieni in esterna con me?" gli chiedo e lo guardo.
"Può essere, ma non so magari chiacchiero troppo" mi guarda. Anche i miei ragazzi si ribellano.
"Decido io qua, a chi non sta bene, quella è la porta, io non trattengo nessuno" dico.
"Ma va va, oltre tutto che abbiamo accettato nuovi settimana scorsa, ancora devi aggiungere altri, io sono allibito"
"Si, e anche altri ancora"
"Si vede che non ti piacciamo" continua Justin.
"È un mese che sto qui, non un anno, quindi"
"Eh ma guarda la gente che ci sta, invece di iniziare a stringere, allarghi, assurdo"
"Ho creato il panico" dice Kostas verso Maria.
"Vedo" se la ride.
"Non pensavo di fare tutto sto macello.."
"Si aumento, tra un po' allargano lo studio per tutta la gente che ci sarà"
"Ma va va" dice Justin e si gira dall'altra parte.
"Vabbè quindi? Le esterne?" chiede Maria.
"Allora io porto Justin, Lucas ed il ragazzo nuovo" dico.
"Se è sceso per me, Maria diglielo" dice la mia collega.
"È libero di fare quello che vuole" dico.
"Ma io che porto i ragazzi tua, fammi capire? Kostas non cominciare" dice poi rivolta a lui. Lo guardo.
"Guardate che state facendo tutto voi eh, io non ho fatto niente"
"Vabbè io non prego nessuno, né faccio storie. Se vuole venire in esterna ci viene e ci facciamo due chiacchiere, sennò no, punto" dico mi sono spazientita.
"Meglio di no. Io porto Kostas, Francesco e Giovanni" dice.
Porella. Se lui non viene è finito. Salutiamo e ci fanno andare via. Faccio le esterne con Justin e Lucas in mezzo alla settimana, aspettando di conoscere se si degna, quel ragazzo così strano.

~

Organizzo l'esterna con Danila. Andiamo a fare un giro in centro, una cosa tranquilla. Ci dobbiamo conoscere.
Non so che fare con l'altra. Ho sentito anche i miei amici più stretti che mi hanno detto testuali parole: "Ah Ko eddaje, e vai! Ma hai visto che frega che è? Ti ha portato vai, sti cazzi"
Sempre delicatissimi. Ci penso un po' ma poi si accetto. Chiamo la redazione e organizzo qualcosa al volo, per la prima esterna non ci vogliono cose eclatanti. La aspetto.