17.

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Decido di fare una esterna tranquilla, la aspetto al centro in modo che non creo la situazione di toccarsi, sono proprio incazzato nero.
Lei arriva e mi saluta con i baci sulle guance.
"Ciao" dice.
"Ciao, ci facciamo un giro, andiamo a fontana di Trevi" dico ancora tesò, non ho smaltito nulla.
"Va bene" cammina vicino a me. Metto le mani in tasca.
"L'esterna l'hai fatta si?"
"La sto facendo" dice.
"Con l'altro, io nemmeno ero sicuro di farla, figurati"
"Ah no e perché?" mi chiede.
"Perché mi sei calata"
"Pazienza" fa spallucce.
"Ah pure? Quindi che cazzo la facciamo a fare l'esterna?"
"È il mio percorso, decido io cosa fare" dice.
"Eh sceglilo. No perché l'ultima parola ce l'ho io e non mi piace manco per cazzo come ti comporti" rispondo.
"Eh vabbè, se scelgo te mi dirai di no" dice.
"Sai di solo eh vabbè? Mah, apposto almeno lo sai. Non mi piace come ti comporti, né quello che fai e come ti relazioni"
"Mhmh"
"Ma che vuol dire?"
"Prendo nota"
"Brava così vai dalla parte più facile, fai come cazzo ti pare, sbrigati a scegliere così abbiamo finito"
"Scelgo quando sono pronta" risponde.
"Eh mi pare che lo sei e pure tanto" arriviamo alla fontana "tie tira la moneta così almeno ti esaudisce il desiderio" gliela metto in mano.
"Mh.." lei esprime il desiderio e la lancia in acqua. Mi siedo sul bordo.
"Fatto? Hai desiderato Mirketto nel letto si?"
"Si" Si siede vicino a me.
"Brava" guardo la gente che passa "con tutte quelle strusciate sarai pure incinta, quindi poco ci manca ad avercelo nel letto"
"Ah può darsi, speriamo sia maschio" mi dice.
"Vabbè st'esterna non ha senso" mi alzo.
"Te ne vai?" mi chiede.
"Si, fanne un'altra con lui visto che nemmeno ti frega niente che mi sei calata, mi rispondi a monosillabi, apposto così, ciao" dico.
"Tanto è forzata questa esterna"
"Ma non allegerisci un cazzo"
"Io non rincorro più nessuno"
"Eh vabbè"
"Questo è il mostrare interesse, perfetto ciao" mi dice.
"Ah si? Oltretutto quello che ho visto sto qua, ti dico che mi sei calata e tu mi rispondi pazienza?"
"Certo ma che ti devo dire? Non lo faccio più? No perché ti prendo per il culo" mi dice.
"Mi rispondi a cazzo da quando sei arrivata, quando io comunque sono venuto, ma che davvero, troppe sicurezze hai su di me, non è così" sbotto.
"Io non ho proprio niente"
"Mi pare di sì perché guardati, stai a fà la strana e fidati che io sono incazzato fracico"
"Sono strana in più mi attacchi sempre, vieni per litigare quando io a breve farò una scelta" mi dice.
"Che ti devo dire? Devo far finta di niente?? Io il falso non lo so fare, non sono capace a fare finta di niente, mi dà fastidio hai capito? Mi fai rode il culo ovvio che vengo a litigare e non a fare i piccioncini"
"Eh vabbè a me non va di litigare, perché non sto facendo nulla di male"
"Ah certo perché è carino come ti sei comportata vero? Poi perché limonare quello se poi lo elimini eh? Vedi che fai le cose senza senso?"
"Mi andava di baciarlo e l'ho fatto, poi ci ho pensato e non aveva senso tenerlo, troppo diverso da me"
"Eh a me non piace. Ah certo perché quell'altro è uguale a te, identico, ma falla finita, mi sono rotto il cazzo Camilla" dico.
"Mi ci trovo di più, si. Oh aspetti la scelta, punto"
"Si ma non faccio più un cazzo per te, ti ho dimostrato abbastanza, ho anche abbandonato il lavoro per te e quella esterna l'hai disintegrata con i tuoi modi del cazzo, perciò"
"Ora e colpa mia, va bene"
"Certo mica limono io un altro eh, fai le cose assumiti le conseguenze, perlomeno pensaci"
"Si" mi dice.
"OK, quando hai la scelta mi fai sapere" dico.
"Andremo in villa, te lo dico già da adesso" mi dice.
"Perché? Che senso ha?"
"La voglio fare"
"Quanto?"
"Due giorni e una notte"
"Se ciao, ma tu sei pazza, ma come puoi gestire due persone lì dentro?" dico allibito, mi conosce un po' e mi sta facendo un torto enorme.
"Posso"
"Quanto ti serve ancora?"
"Una settimana, forse due, non lo so"
"Resto solo per rispetto del programma e di quello che sento io"
"Non mi pare non spiccichi una parola, niente, ti stai solo lamentando e non è parlare questo"
"E di che vuoi parlare? Di cosa hai fatto questa settimana?" chiedo.
"A me le cose forzate non mi piacciono, né tanto meno i favori e siccome non ti va di fare l'esterna a questo punto nemmeno a me, ci possiamo pure salutare" mi dice.
"E allora va, ciao"
"Ciao" si alza e se ne va. La mando a fanculo e me ne vado dall'altra parte, lei fa la stronza e io devo fare il finto perché lei vuole così, ma manco per il cazzo. Sta bene così.

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