È il giorno della villa, quando arrivo l'altro è già qui. Benissimo già sono il secondo. Lei ci saluta entrambi.
"Allora, pronti?" ci chiede.
"Mica tanto, si sbrigassero a passare sti due giorni, penso saranno i più lenti della mia vita" dico.
"Dai vi faccio vedere le camere" risponde Cami e la seguo. Ci fa vedere la villa e le stanze.
"E tu scusa?" le chiedo.
"Io ho la mia stanza mica dormo con voi" mi risponde.
"Si ma dove sta? C'è ne sono due sole qui"
"Eheheheh mistero"
"Su Italia uno lo facevano. Quindi dobbiamo stare in camera se non ci vieni a chiamare tu?" le chiedo.
"Si, mettetevi comodi, ci vediamo dopo" dice e scende. Entro nella mia camera e mi guardo intorno, però non è male, sembra quasi una suite, ma già mi sono rotto le palle. Dopo poco la televisione si accende, cominciamo! Lei ha chiamato Mirko per un aperitivo. Subito lui per primo, benone. Già mi sta sul cazzo e guardo nervoso. Loro bevono e devo stare qui a vedere i baci, gli abbracci e le strusciatine, dio mi viene il sangue al cervello. Ci sono pure io qua, ti sto guardando stronza. Mordo il telecomando dal nervoso. Non ce la faccio a stare calmo, limona con me di sopra assurdo!
Verso ora di cena si ricorda che ci sono anche io, perché la televisione si interrompe e mi manda a chiamare. Aspetto un attimo mi devo calmare perché sennò la mando a fanculo, poi scendo.
"Oh" dico.
"Dimmi" mi dice.
"Meglio che non parlo" mi siedo a tavola.
"Mh, c'è il pesce per cena ti piace?"
"Si" rispondo. Anche se io ne ho uno bello grosso ma a sto punto non so se te lo meriti. Mi strofino la barba con la mano.
"Bene, puoi avvicinarti eh"
"Sono fresco di cose, ci sei stata fino a mezz'ora fa, mi rode" mi avvicinò con la sedia.
"Eh vabbè devi pensare ad adesso mica a prima"
"Eh ma lo ho in testa" dico mentre ci versano il vino e iniziano a portare la cena. Iniziamo a mangiare.
"Di qualcosa però" mi dice.
"Si un attimo, mi devo calmare, sto facendo una fatica cane a non dare di matto" bevo.
"Dai, è bello qua" ride.
"Si sarebbe più bello viverselo io e te da soli. Un po' meno bello vedere quello che fai in diretta" mi pulisco la bocca.
"E non guardare, puoi spegnere"
"Si riaccende, poi devo vedere perché devo decidere anche io e quello che dite lo devo sentire"
"Mh.."
"Hai l'ansia?"
"No tu?" mi guarda.
"No, si, molta non mi sento più sicuro di un cazzo, boh" dico.
"Di già? Madonna"
"Beh si non è una bella situazione, per niente" la guardo.
"Che pessimista"
"No, sono realista ma sto cercando di godermela"
"Ecco bravo" mi guarda.
"E dimmi una cosa, vieni a dormire con me stanotte?" le chiedo.
"Non si può"
"Eddai ho gli incubi poi, basta che non te ne esce che vai da quello e mi si accende la TV, mi fai prendere un infarto, si accende da sola quella cosa"
"Ma va" ride.
"Davero, sai che colpo la notte, sta buona" le accarezzo la mano, voglio provare a stare calmo, dentro ho un uragano.
"Mh, vedremo.."
"Ma che devi vedere?"
"Bevo anche, chissà che mi va di fare"
"Se sto cazzo, con me va bene se vai da lui no" dico.
"Seeee, con lui" dice.
"Apposto, vacci mo allora" tolgo la mano dalla sua "tanto abbiamo mangiato, il dopo cena te lo fai con lui" mi sposto.
"Ah si? Questo è interesse tuo"
"Ancora con questo cazzo di interesse? Già ho visto quello che ho visto un'ora fa, mi rode il culo ma sto qui lo stesso a provarci, te ne esci che vuoi andare da lui mi gira il cazzo. É interesse sennò facevo il finto e sorridevo come un coglione" dico.
"Perfetto" lei si alza e sa tre la sedia contro il tavolo.
"E questo è il tuo interesse, vai a farti conosolare da lui visto che lo nomini sempre e a me mai, è come se non ci sono, mai sentito Kostas uscire dalla tua bocca, ma a lui ci pensi proprio. Vai corri da lui" bevo.
"Si" lei se ne va e mi lascia come un coglione a tavola. No ha proprio sgravato, non si fa così. Sono incazzato nero. Fumo di fuori poi me ne torno in camera che come immaginavo ha la TV accesa, non ci ha pensato due volte eh, le dispiaceva così tanto che si è scapicollata ad andarci. Vaffanculo.
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Uomini e donne
FanfictionTrono classico. Camilla entro maggio dovrà scegliere la persona che potrà essere il compagno della sua vita.