4.

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Organizzo l'esterna in sala giochi, solo per Camilla, con Danila non ci vado. Scarto a me? Non credo proprio.
La aspetto e lei mi raggiunge fuori.
"Ciao" mi dice.
"Ciao, sono l'ultimo di quelli che hai portato fuori?" chiedo.
"Si, perché sta domanda?"
"Per chiedere, gli ultimi saranno i primi. Ti piace la sala giochi?"
"Si, certo che mi piace" risponde.
"Bene, entriamo allora, ci facciamo una partita" dico, annuisce e faccio passare prima lei così le guardo il culo. Ha i pantaloni di pelle che la fasciano meglio, ah ciamber.
"Da che vuoi iniziare?" mi chiede.
"Da questo dove si spara, la sai tenere la pistola in mano?" chiedo, giocando un po' con i doppi sensi.
"Ovvio che la so tenere, mi riesce tutto. Tu sai sparare?"
"Io so fare tutto. Allora fammi vedere va, come la impugni" la guardo.
Lei prende la pistola e la impugna molto bene devo dire. Mi guarda, e prendo la pistola anche io. Sparo e faccio fuori un sacco di bersagli. Spara anche lei.
"Spari bene eh"
"Eh occhio" mi dice ma gli sparo un pallino sulla chiappa "aia oh!"
"Eh lo dovevo fare, era irresistibile giuro, tipo un richiamo" dico.
"Ma che dici!"
"Del culo, eh mi sono capito da solo"
"Eddai" ride.
"È vero mh, ti ho fatto male?" chiedo.
"Vuoi provare?" si massaggia.
"Nono ci credo"
"Maledetto" ride e gli faccio la linguaccia. Ora sta a lei scegliere.
Va al tavolo con il disco magnetico dove dobbiamo fare centro nella porta avversaria. Ah io centro lo faccio sempre. Glielo dico, lei non ci crede ma imbuco che è una bellezza, i buchi sono cosa mia, non si vince.
"Ops qualcuna è stata stracciata" dico appoggiandomi al tavolo e la guardo.
"Ti ho fatto vincere, sennò non uscivi più con me"
"Addirittura, quindi vuoi uscire di nuovo con me, queste sono dichiarazioni" dico. "ti puoi avvicinare non mordo"
"Boh può essere"
"Per ora no" dico, lei si avvicina e si siede davanti a me sul tavolo.
"Ah per ora no? E perché dopo si?" chiede.
"Boh, dipende da come mi gira" dico mettendo le mani ai lati delle sue cosce.
"Si eh, allora sei uno scarto ribelle.." mi guarda negli occhi.
"Mo ti do una capocciata, a lei non gliela ho data te la prendi te guarda eh" dico.
"Ma perché scusa, l'ha detto lei e la capocciata me la prendo io, ma come funziona?" ride.
"Mi prendi per il culo, ora ci sei te, la prendi tu"
"No ho già preso una pallina sul culo, per oggi basta"
"Hai visto sì che mira che ho"
"Beh se non ci prendi a dieci cm di distanza, lascia perdere, se non cogli ste cose, figurati altre.."
"Ci stai provando con me mh, stai flirtando" dico.
"Nono sbagli" mi guarda.
"Vabbè sarà.. Che mi dici di te? Non so niente" la guardo in quegli occhi blu, me la farei si, l'attrazione non mi manca.
"Non l'hai visto il mio video di presentazione?"
"No, non ho seguito dall'inizio"
"Male.." si le ca le labbra "beh ho 27 anni, faccio la tatuatrice, sono di Roma, ho due fratelli gemelli più piccoli, hanno 22 anni e sono single da un anno. Ho avuto due sole storie importanti. Amo viaggiare, ascoltare la musica, fare shopping, le foto, mi piace il mare"
"Le foto? Ma te le fai o farle?" mi chiede.
"Da farmi, faccio anche la fotomodella per una rivista di tatuaggi"
"E non si possono vedere ste foto?"
Fa cenno alla redazione che le porta il Tablet. Mi fa vedere le sue foto, ma benedetto il giorno in cui sono sceso. Ci sono foto vedo non vedo, in costume, è tanta roba, giuro.
"Ferma questa mi piace, complimenti ai tuoi meccanici per la carrozzeria" dico e lei ride. "questa la voglio, non sto scherzando"
"Ma che dici" ride.
"Sta foto dai, mandamela" dico.
"Ma tu sei sceso per l'altra a me non mi hai notato"
"E quindi? Siamo usciti due volte, mandami sta foto dai.." le dico all'orecchio.
"Non posso perché non c'è internet"
"Aspetta" mi faccio dare il mio telefono e faccio la foto alla foto. Lei ride.
"Ma che ci devi fare?"
"Me la tengo per ricordo"
"No vabbè" ride "ma come per ricordo, mi accanni così?"
"No però me la voglio tenere, affari miei, anzi che non me prendo il Tablet" dico.
"No oh mio quello" dice e lo ridà alla redazione.
"Te lo riportavo eh" mi rimetto davanti a lei. "e quindi come mai mi hai riportato in esterna?" le chiedo.
"Mi sono trovata bene, che ti dispiace?"
"No, se mi dispiaceva non venivo"
"Invece cedo che vieni sempre.." mi guarda negli occhi, Sti occhi sono magnetici.
"Venire è mio dovere, se non vengo si vede che non mi piaci"
"Dovere.. Io lo vedo più come un piacere.." mi dice.
"L'uomo è progettato per venire, l'importante è venire sempre.." le dico all'orecchio. Sorride.
"Beh come ti trovi con me?"
"Bene devo dire, non pensavo fossi così alla mano, alla fine hai carattere"
"Molto, ho tutto io"
"Tutto tutto?" chiedo.
"Si, anche di più. So cucinare, divertirmi, scherzare, rido"
"E difetti niente?"
"Permalosa, stronza, vendicativa, gelosa, cattivella, lunatica" dice.
"Ma che vuol dire cattivella?"
"Eh faccio le ripicchette"
"Mhhh.. Non mi sono mai rapportato a una come te, tipe più calme, sveglie ma non così tanto"
"Beh ce sempre una prima volta.." mi dice.
"Quindi mi riporti?" sfioro il naso con il suo.
"Secondo te?"
"Secondo me si, non ti sei annoiata si può fare" dico.
"Si. Con Danila l'hai fatta l'esterna?" mi chiede.
"Non te lo dico, silenzio stampa, poi lo vedi in puntata. Secondo te?"
"Penso di no, dopo quello che ti ha detto, saresti un coglione ad andarci" mi dice.
"Beh vedi dopo, non ti posso dire niente la redazione non vuole"
"Se dopo che ti ha detto scarto, ci sei andato io non ti porto più fuori, perché lo zerbino ce l'ho a casa, non me ne serve un altro" mi dice.
"Miao, come graffia"
"Mozzico pure.."
"Fa vedere.." le dico. Si avvicina e mi morde piano il collo. Sento il brivido lungo la schiena. Lo fa anche dall'altro lato. Le metto le mani sulle cosce.

"Ragazzi, cinque minuti ed è finita l'esterna.." ci dicono da dietro le telecamere.

"Che facciamo in cinque minuti?" le chiedo e la guardo.
"Che vuoi fare?"
Sesso no nemmeno mi spoglio in 5 minuti.
"Salutiamoci"
"Eh come?" mi chiede.
"Eh fammi stare zitto e buono che è meglio" le accarezzo le cosce con le mani.
"Perché?" ride.
"Perché si non fa domande. Ah il premio ti devi prendere dei punti che abbiamo fatto" dico.
"No voglio sapere dai.."
"Te lo dico la prossima esterna"
"Perché?" chiede.
"Perché ci dobbiamo salutare" le bacio la guancia quasi vicino alla bocca poi mi sposto.
"Scappi un'altra volta?"
"No così te ne vai che ti lascio con il dubbio e mi pensi"
"Vabbè quale è il regalo?" mi chiede.
"Vediamo che hanno"

"Ragazzi.. È finita"

"Vabbè fatela scegliere poi andiamo via" dico e ci avviciniamo al banco dei premi. Lei prende il peluche di super Mario.
"Ti somiglia"
"Me lo hanno detto già"
"Troppo bello" dice.
"Si lo so, modestamente sono un modello" dico.
"Ciaooooo" ride e cammina.
"Che stronza" dico scuotendo la testa e me ne vado anche io, è piacevole uscire con lei.

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